BARDI, Girolamo
Francesco Cagnetti
Nacque a Rapallo il 7 marzo 1603, da Giovanni e da Lucrezia Della Torre. Ricevette a Geno-ra, città d'origine della sua famiglia, la prima istruzione. A dodici anni [...] di Pisa, e di Ascanio Piccolomini, arcivescovo di Siena, nel 1633 fu chiamato allo Studio di Pisa come lettore di filosofia aristotelica e platonica al posto del defunto Iacopo Mazzoni.
Il B. iniziò il suo corso l'11 novembre con una prolusione sull ...
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Iperonimo (dal gr. ypér «sopra» e ónoma «nome») è un termine tecnico, coniato da Lyons (1963; per una parziale revisione, cfr. Lyons 1977) per indicare una parola dal significato più ampio di quello di [...] e di cane. Due parole che sono iponimi di uno stesso iperonimo si dicono co-iponimi.
Già accennata dalla metafisica aristotelica (che parla di genus proximum rispetto a differentia specifica), la relazione iponimo-iperonimo è la più generale nella ...
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valori, filosofia dei
Indirizzo di pensiero che ha avuto particolare importanza nella prima metà del Novecento e alla cui nascita e diffusione contribuirono: la reazione al materialismo positivistico [...] v. in senso metafisico e religioso, di cui si usa ritrovare la presenza già nella filosofia platonica e aristotelica e nel pensiero cristiano; essa costituisce piuttosto un tentativo di riaffermare la validità di principi etici, politici, religiosi ...
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Magnen, Jean-Chrysostome Medico e filosofo francese (n. Luxeuil, Franca Contea, 1590 ca
m. 1679 ca.). Visse a lungo a Pavia, dove dal 1646 insegnò presso l’univ., prima medicina e poi filosofia. Nel [...] gli atomi (II) e il movimento (III). Accanto a temi e dibattiti classici, quali la discussione della fisica aristotelica e platonica (timaica), la composizione del continuo, la possibilità di conciliare l’atomismo democriteo con il Genesi, M. tratta ...
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Filosofo della scuola peripatetica, di cui fu scolarco nella prima metà del sec. II a. C., succedendo, a quanto sembra, ad Aristone di Ceo. Fece parte, con l'accademico Carneade e con lo stoico Diogene [...] secondo natura", e della voluptas come malum (secondo Aulo Gellio, IX, 5, 6); mentre semplice accentuazione della distinzione aristotelica può essere la sua dottrina delle tre classi dei beni (spirituali, corporei ed esterni: dove i primi hanno l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] opere di Livio, Giustino, Cicerone, le Deche dell’umanista forlivese Biondo Flavio e il commento all’etica aristotelica dell’umanista fiorentino Donato Acciaiuoli, che riportava le lezioni del celebre umanista Argiropulo).
Ancora più illuminanti sono ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] sul mondo naturale, ma nessuno dei due credeva che in ciò si esaurisse la filosofia naturale. Come i loro avversari aristotelici, erano convinti che la fisica fosse la scienza delle cause. Anche se le loro idee su come questa scienza potesse ...
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intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, [...] , in quanto tale " non è corpo, ma qualcosa del corpo " e quindi presente nel corpo (Anima II 2, 414a), sembra che, per Aristotele, l'i., pur essendo una facoltà o parte dell'anima, sia invece " separato ". " E certo - egli scrive - che l'anima non è ...
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SEGNI, Bernardo
Simone Bionda
– Nacque a Firenze il 21 febbraio 1504 da Lorenzo, appartenente a una ricca famiglia di mercanti, e da Camilla Capponi, sorella di Niccolò, gonfaloniere della Repubblica [...] 241-265; Id., La copia di tipografia del “Trattato dei Governi” di B. S.: breve incursione nel laboratorio del volgarizzatore di Aristotele, in Rinascimento, s. 2, XLII (2002), pp. 381-414; S. Genzano, La notion de «principat civil» dans l’oeuvre de ...
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Policleto
Matilde Luberti
Scultore greco del sec. V a.C. (in varianti di codici antichi Policreto, così nella '21), nativo di Argo, detto il Vecchio per distinguerlo dallo scultore omonimo e concittadino [...] vissuto nel sec. IV. Fu operoso tra il 460 e il 420 a.C. circa. Le fonti antiche (da Aristotele Etic. VI 7 e da Cicerone Brutus LXXXVI 296, a Plinio Nat. Hist. XXXIV 50 e 55, a Quintiliano, a Valerio Massimo, ecc.) lo pongono accanto a Mirone e a ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...