LUBAC, Henri de
Ovidio CAPITANI
Teologo e storico della teologia, nato a Cambrai il 20 febbraio 1896; entrato nella Compagnia di Gesù nel 1913, sacerdote nel 1927. Prof. all'università dei gesuiti di [...] le sue ricerche - sorrette da una vastissima erudizione e da una rara sensibilità religiosa - al di là della scolastica aristotelica verso la patristica greca e latina per cogliere in loro una più ricca esperienza scritturale e mistica e rivalutarne ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] naschino et già mai, se noi con diritto occhio vogliamo mirare et quello che la natura tutto il giorno fa et quello che Aristotele ne ha scritto (Del flusso et reflusso del mare, et dell’inondatione del Nilo, 1577, p. 42).
E, ancora, a proposito dei ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Cinematica
Hélène Bellosta
Cinematica
Sebbene la cinematica si configuri come scienza solamente molto più tardi, alcuni [...] luogo un movimento infinito e quella per cui tra due movimenti contrari vi è necessariamente un tempo di quiete (Rashed 1999).
Aristotele, nel Libro VI della Fisica (VI 7, 238a 20-37), dimostra l'impossibilità di percorrere una distanza finita in un ...
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legge
Anche nella concezione dantesca, la l. assume il valore di ‛ principio normativo ' dell'ordine universale, dell'ordinamento civile ed ecclesiastico e del comportamento dei singoli. L'unica definizione [...] da D. precisati in vari contesti, ma sempre in riferimento alla tradizione filosofico giuridica del tempo.
Finalità della legge. - Secondo la tradizione aristotelica (Eth. Nic. IV 5,1122b; V 3, 1129b 14, 21; Pol. III 6, 1138b 21 ss.; 10, 1281a 35; 11 ...
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fortezza
Philippe Delhaye
Il termine ricorre spesso nelle opere di D., con riferimento alla virtù della f. e ai connotati morali che la distinguono. Esamineremo di seguito la nozione di f. nell'opera [...] , e XXXI 104 quattro belle, mentre un'esplicita enumerazione è in Cv IV XXII 11. Tuttavia D. sembra preferire l'enumerazione aristotelica (Eth. nic. II 7) delle undici virtù da lui ripresa e commentata in Cv IV XVII. Per quanto ci riguarda noteremo ...
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UNIVERSALI, Questione degli
Bruno NARDI
La questione intorno al valore conoscitivo degli universali, dibattuta nella scolastica dal sec. IX in poi ed entrata nella fase acuta alla fine del sec. XI e [...] aptum est inesse v. Ed anche (ibid., t. c. 57 [c. 16, 1040 b 25]): "Commune simul in pluribus est". La dottrina aristotelico-averroistica trovò il suo maggiore illustratore in Tommaso d'Aquino, per il quale (De ente et essentia, cap. 1 e 2) "unitas ...
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TRAGICO
Delio Cantimori
. Dal greco τραγικός, inizialmente usato a designare parole che per gli spettatori della tragedia (v.) erano cariche di un significato terribile, mentre il personaggio che le [...] tragedia "che con la compassione e col terrore compie la purificazione di simili sentimenti" (v. catarsi). Questa concezione aristotelica del tragico si è mantenuta, in sostanza, per tutto il pensiero moderno, fino al romanticismo e al Hegel, che ...
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GONZÁLEZ de SALAS, Jusepe Antonio
Eugenio Mele
Erudito spagnolo, nato a Madrid nel 1588, morto nel 1654. Fu il più profondo conoscitore del mondo classico nella Spagna del Seicento: dotto in geografia [...] e filologiche. Profuse la sua erudizione nella Nueva idea de la tragedia antigua (1633), ricco commento della poetica aristotelica, che, sebbene privo di vedute originali, ha valore per la messe di notizie erudite sulla musica, sulla danza ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Meccanica e scienza del moto
Domenico Bertoloni Meli
Meccanica e scienza del moto
Il contesto intellettuale, istituzionale e sociale
Scrivere [...] matematica a Pisa, già di Galilei, e durante il soggiorno pisano sostenne il maestro nella disputa sull'idrostatica contro gli aristotelici. L'origine delle ricerche di Castelli si trova anch'essa in una controversia, che non ebbe luogo a corte fra ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] modo, in altro luogo, magari in altra vita. Comunque, pur nelle differenze dei registri, in tutti è presente Eros: è lo stesso Aristotele e, prima di lui, Platone così come, secoli dopo, Plutarco a notarlo (De facie in orbe lunae, XII, 926 d; DK 31 ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...