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Alfonso Maierù
Ricorre due volte nel Convivio e designa " l'atto che dà la forma " o l'essere a qualcosa: IV II 6-7 Lo tempo... è... " numero di movimento celestiale ", lo quale dispone [...] fiori, e altrimenti lo verno; e altrimenti è disposta una stagione a ricevere lo seme che un'altra. In rapporto alla dottrina aristotelica del tempo mensura motus (Phys. IV 17, 219b 1) e a quella per la quale ogni moto prende l'avvio dal nono cielo ...
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modo
Dal lat. modus, che in questo significato corrisponde al gr. τρόπος. Come termine filosofico, designa in generale la qualificazione, non essenziale, che una data realtà può assumere nel suo divenire, [...] e in entrambi i suoi due (ma non esclusivi) attributi dell’estensione e del pensiero.
Modi del sillogismo
Nella logica aristotelica, e successivamente nella tradizione latina e medievale, i vari tipi di sillogismo che in seno a una data «figura» si ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] il 16° sec. e la prima parte del 17°, anche se alcuni chimici come N. Lemery (1645-1715) cercarono di conciliare i principi aristotelici e quelli di Paracelso con la teoria meccanicistica.
Tra la fine del 17° sec. e gli inizi del 18° si sviluppò un ...
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Scienziato e filosofo (m. 1416). Addottoratosi in arti, secondo una tradizione accettabile, a Pavia nel 1374, insegnò astrologia, matematica e filosofia negli studî di Pavia (dal 1377), di Bologna (dal [...] e della cinematica. Tra le sue opere, di cui molte manoscritte, si ricordano, oltre a commenti a varie opere di Aristotele, un Tractatus de ponderibus (in cui tra l'altro è descritto un rudimentale densimetro), un Tractatus de latitudinibus formarum ...
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MIMESI
Guido Calogero
. Termine filosofico, tratto dal greco μίμησις "imitazione". Esso comincia ad acquistare importanza con Platone, che col concetto di μίμησις o di ὁμοίωσις ("assimilazione") designa [...] termine nel campo dell'estetica, che è rimasto a esso più peculiare, e a cui ha dato secolare fortuna la rivalutazione che ne operò la Poetica aristotelica interpretando l'arte come mimesi non più della realtà particolare bensì dell'universale idea. ...
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QUERENGHI, Antonio
Uberto Motta
QUERENGHI (Quarenghi), Antonio. – Nacque a Padova nel 1546, secondo figlio di Niccolò e di Elisabetta Ottellio. Il fratello maggiore Marco ereditò il nome del nonno paterno, [...] Benedetto Castelli con la collaborazione di Galileo Galilei, e pubblicato nel 1605, per confutare, e irridere, l’interpretazione aristotelica dei movimenti celesti. Tra i Ricovrati, inoltre, il 7 giugno 1604 fu recitato un suo testo in endecasillabi ...
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vizio
Alessandro Niccoli
Una definizione del concetto di v., qual è assunto dal pensiero e quindi nel lessico dantesco, può essere ricavata dal passo del Convivio nel quale D., dopo aver enumerato le [...] XVII 7). Per v. deve quindi intendersi ciascuno degli estremi opposti di cui la virtù è la medietà, secondo una dottrina aristotelica (cfr. Ethic. Nic. II 6, 1106 a 14 ss.), così enunciata da Tommaso: " Specialiter... Philosophus ostendit quod virtus ...
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Letterato (Torino 1592 - ivi 1675). Entrato nel 1611 nella Compagnia di Gesù, fu insegnante di retorica e predicatore, quindi precettore e storico di corte dei Savoia; nel 1635 uscì dalla Compagnia, restando [...] di Torino, post., 1679), T. occupa un posto di primo piano nella cultura europea del suo tempo grazie al Cannocchiale aristotelico, o sia idea dell'arguta et ingeniosa elocutione che serve a tutta l'arte oratoria, lapidaria et simbolica esaminata co ...
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Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] il suo nome.
I contributi dei filosofi greci pervennero in Occidente, tramite gli Arabi e i commentatori di Aristotele, pressoché inalterati, e vi subirono notevoli rielaborazioni, a opera specialmente della scuola parigina del 14° secolo. Accanto ...
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Letterato (Udine 1516 - Padova 1567). Professò eloquenza a Lucca, Pisa, Venezia, Bologna e Padova, pubblicò classici antichi con note, compose dissertazioni di antichità romane, per alcune delle quali [...] Aristotelis de arte poetica explicationes (1548), ampio commento alla Poetica (condotto sulla versione latina di A. Pazzi de' Medici, da R. riveduta ed emendata) che ebbe notevole influenza sulle successive discussioni intorno all'opera aristotelica. ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...