BRAGADIN, Francesco
Angelo Ventura
Nato nel 1458 da Alvise, procuratore di San Marco, e da Cecilia di Francesco da Canal, apparteneva a una delle maggiori famiglie del patriziato veneziano. Una malformazione [...] . e cultura venez. del Quattrocento, in La civiltà venez. del Quattrocento, Firenze 1957, pp. 118, 141; Id., Saggi sull'aristotelismo padovano pp. 285, 340, in cui si ricorda un severo giudizio del Bembo sulla preferenza accordata dal B. "riformatore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le posizioni sull’alchimia di Alberto Magno, Geber latino e Ruggero Bacone contribuiscono [...] e morale di questa disciplina già emerse nei precedenti tentativi di assimilarla ai principi della filosofia naturale aristotelica e che ora vengono affrontate in un dibattito allargato, che va oltre le argomentazioni speculative del mondo ...
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essalazione
Enrico Malato
D. usa una sola volta il sostantivo, in Pg XXVIII 98 l'essalazion de l'acqua e de la terra / ... quanto posson dietro al calor vanno, nel senso proprio di " vapore " che viene [...] termine più generico ‛ vapore ' (v.) è usato nelle varie opere ben ventotto volte. Qui vuol sottolineare, secondo la dottrina aristotelica, la differenza tra i vapori umidi, prodotto dell'e. dell'acqua, e i vapori secchi, cioè i venti, prodotto dell ...
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TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; [...] sarebbe avvenuta nell'Olimpiade 61 (536-533 a. C.): il Marmo di Paro ha la data 535. Tespi non è nominato da Aristotele, ma di lui ci dà notizie Suida, che accenna a un'altra tradizione, secondo la quale il primo tragediografo sarebbe stato Epigene ...
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MANCINI, Celso
Filosofo e scrittore politico, nato in Ravenna, non si sa in quale anno, morto ad Alessano nel 1612. Entrò nel 1555 tra i canonici lateranensi di S. Maria in Porto. Addottoratosi a Padova [...] e teologia negli istituti della congregazione. Frutto di questo insegnamento è la sua prima opera, di dottrina e di metodo aristotelica, De cognitione hominis, quae naturali lumine haberi potest (Ravenna 1586). Nel 1590 fu da Alfonso d'Este chiamato ...
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senso comune
Locuz. che ha assunto, nel corso della storia della filosofia, significati diversi e che, in età moderna, è stata prevalentemente utilizzata per identificare, in polemica con gli orientamenti [...] rimonta alla locuzione greca κοινὴ αἴσϑησις («sensazione comune»), con cui Aristotele designò (nel De sensu e nel De anima) l’ delle sensazioni singole, la «sensazione comune» (che Aristotele fa dipendere da un κοινὸν αἰσϑητήριον, sensorium commune ...
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Stenzel, Julius
Storico tedesco della filosofia antica (Breslavia 1883 - Halle 1935). Fu prof. a Kiel (dal 1933) e a Ralle (1935), e fu uno dei fondatori della rivista Quellen und Studien zur Geschichte [...] per quanto riguarda la logica, la dialettica, il numero e i rapporti della filosofia platonica con quella aristotelica. Le sue principali opere sono: Studien zur Entwicklung der platonischen Dialektik von Sokrates zu Aristoteles (1917); Zahl ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] , e l’identificazione, quindi, di un’unica direzione ‘naturale’ nel moto all’ingiù avvicina Galileo piuttosto a Lucrezio che ad Aristotele, ma non toglie che il moto rettilineo dei corpi seguiti a essere distinto in ‘naturale’ e ‘violento’, e che sia ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] di realtà e d'idealità che nell'arte trovavano la loro sintesi. Ma, per ciò stesso, si può considerare la formulazione aristotelica come la più alta a cui sia giunta tutta l'estetica antica, appunto in quanto coglie nella forma più netta i termini ...
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. È il termine (κανονική, sott. τέχνη, o, in generale, κανονικόν, da κανών "norma, criterio") che nella filosofia epicurea serviva a denominare la parte gnoseologica della filosofia, distinguendola dalla [...] verità, senza d'altronde porsi né come "dialettica" (secondo la concezione platonica) né come "logica" (secondo le concezioni aristotelica e stoica). Essa assumeva infatti di restringersi alla sfera del senso, della fantasia e dell'opinione, che sola ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...