Teologo e filosofo (n. in Inghilterra 1110-1120 - m. Stella, presso Poitiers, 1169 circa). Monaco cistercense a Cîteaux (1145), poi abate di Stella (1147 circa). Nei suoi Sermones (ampî trattati teologici) [...] Anselmo di Canterbury e dello Pseudo-Dionigi; d'orientamento platonico-agostiniano è l'Epistola de anima (del 1162, ad Alchiero di Clairvaux), che tuttavia già mostra indizî di gnoseologia aristotelica, in particolare per la dottrina dell'astrazione. ...
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Filosofo peripatetico, scolaro di Aristotele. Pare che, dopo un lungo periodo di discepolato presso questo, E. aprisse in tarda età una sua scuola filosofica a Rodi. Aristotele gli diresse un'elegia (ne [...] 'altro, frammenti di una Fisica, di un'Analitica, di un'Etica (e a E. era attribuita dallo Spengel anche l'aristotelica Etica Eudemea). Più importanti gli scritti dedicati alla storia della scienza, che si riconnettono al piano di ricerca scientifica ...
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IMMEDIATEZZA
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in generale il carattere per cui una realtà o una conoscenza esiste o si presenta al pensiero senza che perciò sia necessario che le preceda, [...] cui è negativo. Così, secondo il significato originario del termine di "mediazione", per cui essa si attua nell'apodissi aristotelica, mercé la forza conclusiva del "medio" sillogistico, l'immediatezza è di quelle conoscenze che da tale apodissi non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal XII secolo l’astrologia, che si è sviluppata soprattutto nel mondo arabo, [...] in cui esprime ammirazione per le conoscenze astrologiche del Vicino Oriente.
Benché non ammetta l’astrologia, la fisica di Aristotele, sostenendo che ogni mutamento che avviene sulla terra (posta al centro del cosmo) trova la sua causa nei movimenti ...
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elemento
Enzo Volpini
Il termine e. è vocabolo tecnico del linguaggio filosofico e scientifico medievale, e come tale è usato da D.; il latino elementum traduceva il greco στοιχει̃ον (cfr. Cicerone [...] (III 2-5).
Io veggio l'acqua, io veggio il foco, / l'aere e la terra, enumera D. in Pd VII 124-125. Secondo Aristotele infatti (Generat. et corrupt. II 3, 330a 30-330b 5), il numero e la natura degli e. derivava logicamente dal numero e dalla natura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il modello di poema eroico fornito dal Tasso influenza il genere epico secentesco europeo, [...] al favorito di Filippo III, ossia Il Panegirico al Duca di Lerma di Luis de Góngora. Ma le costrizioni aristoteliche del genere epico vengono avvertite con insofferenza; continuando a inseguire l’ideale della grandeur e del “purismo” linguistico si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Isaia Iannaccone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il De revolutionibus orbium coelestium (1543) dell’astronomo polacco Niccolò Copernico [...] direzione chiaramente antiaristotelica: i gravi cadono sulla Terra non per raggiungere il loro luogo naturale (come insegnava la fisica aristotelica), ma in quanto dotati di una naturale tendenza a unirsi al corpo di cui fanno parte. La gravità non ...
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Lukasiewicz
Łukasiewicz Jan (Leopoli, oggi Ucraina, 1878 - Dublino 1956) logico polacco. Insegnò all’università di Leopoli e quindi a quella di Varsavia. Si dedicò allo sviluppo della logica matematica, [...] logica, recando notevoli contributi all’interpretazione del pensiero logico stoico e della sillogistica aristotelica. Nel saggio Sul principio di contraddizione in Aristotele (1910) egli sostenne che anche nella logica classica il principio di non ...
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PRITANIDE (Πρύτανις, Prytanis)
Guido Calogero
Filosofo greco del sec. III a. C. Appartenne alla scuola peripatetica nel periodo in cui a capo di essa era Licone. Polibio (V, 93, 8), il quale riferisce [...] conviv., I, prooem., 3) lo considerano come uno dei più segnalati peripatetici del suo tempo. Secondo la biografia aristotelica dell'Anonimo Menagiano, P. sarebbe stato anch'egli scolarco dopo Ieromino e prima di Formione: ma è notizia inattendibile ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] , il latino, l’ebraico). Si traducono testi medici, astrologici e alchimistici e anche i classici della matematica e il corpus aristotelico.
Emblematica di quest’epoca è la figura del francese Gerbert d’Aurillac (946 ca-1003), che fu papa col nome di ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...