ZANE, Jacopo
Giacomo Comiati
Nacque a Venezia il 20 dicembre 1529 da Francesco e Maria Gradenigo.
La sua educazione fu affidata a fra Benedetto, minore conventuale. Dopo aver ricevuto i primi rudimenti [...] latine e di logica, si dedicò all’apprendimento della lingua e della letteratura greche e successivamente della filosofia aristotelica, della teologia e delle opere di Platone. Si interessò anche di cosmografia e di astrologia, ma sua costante ...
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Meditazioni metafisiche (Meditationes de prima philosophia)
Meditazioni metafisiche
(Meditationes de prima philosophia) Opera (1641) di R. Descartes, pubblicata dapprima a Parigi da Mersenne e poi [...] dal testo di sei meditazioni, in cui l’autore espone la sua «filosofia prima» (latinizzazione della formula aristotelica πρῶτη φιλοσοφία, che Descartes preferisce al termine lat. metaphysica), cui seguono sette serie di Obiezioni (Obiectiones) poste ...
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Tartaret (o Tataret), Pierre (italianizz. Pietro Tartareto o Tatareto)
Tartaret
(o Tataret), Pierre (italianizz. Pietro Tartareto o Tatareto) Filosofo e teologo (seconda metà 15° sec.). Scotista, fu [...] esercitò notevole influsso sullo sviluppo della scuola scotista nel sec. 15°. Scrisse un compendio di logica aristotelica (Commentationes in libros totius Logicae Aristotelis), più volte ristampato; una Expositio in Summulas Petri Hispani; commentari ...
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QUARTAPELLE, Berardo
Alberto Tanturri
QUARTAPELLE, Berardo. – Nacque a Teramo il 6 luglio 1749, da Domenico e da Prassede Lelii.
Il suo itinerario formativo si svolse attraverso tre fasi: frequentò [...] Tamburrini; passò quindi allo studio di filosofia dei minori osservanti di Teramo; infine, insoddisfatto dell’impostazione aristotelica che improntava il loro insegnamento, si trasferì nel 1767 presso lo studio dei minori conventuali di Ascoli ...
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imperfettamente
Vincenzo Valente
L'avverbio è solo in Cv IV XX 7 e indica la ‛ disposizione imperfetta ': se l'anima è imperfettamente posta, non è disposta a ricevere questa benedetta e divina infusione [...] (stare perfettamente, cioè ‛ disposizione perfetta '), nello stesso periodo, D. pone il problema dell'infusione della grazia entro la nozione aristotelica del rapporto agente-paziente (cfr. la citazione dantesca di Arist. An. II 2, 414a 11-12). Se la ...
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Labanca, Baldassarre
Filosofo e storico italiano delle religioni (Agnone, Isernia, 1829 - Roma 1913). Insegnò storia della filosofia a Padova, poi (dal 1886) storia delle religioni e (dal 1888) storia [...] è Della dialettica libri quattro (1874), in cui tenta, mescolando il pensiero hegeliano con alcuni aspetti della logica aristotelica, di teorizzare un primo dialettico (la «mente suprema dell’Universo») nel quale si uniscono, pur differenziandosi, l ...
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spendio
Federigo Tollemache
La voce ricorre una sola volta, nella definizione del peccato degli avari e prodighi, che fuor guerci / sì de la mente in la vita primaia, / che con misura nullo spendio [...] complemento con misura si riferisce al giusto mezzo da tenersi nella vita morale tra i due estremi, secondo la dottrina aristotelica, di cui D. ragiona diffusamente in Cv IV XVII 4-7; essi invece " non feciono qui... alcuna distribuzione delle loro ...
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dianoia
Nel pensiero di Platone e di Aristotele è la conoscenza discorsiva, la quale ricava conclusioni da premesse. Platone (Repubblica, VI 511 d) la connette alla conoscenza geometrica, e, nella gerarchia [...] scienza (ἐπιστήµη). Il grado più alto di conoscenza è quella intuitiva o intellezione pura (νόησις). Nella gnoseologia aristotelica è il pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] un certo atteggiamento servile che è contrario alla virtù». Esclusa la possibilità di «dimostrare» con i principi della filosofia aristotelica l'immortalità dell'anima, P. dichiarava che il problema è «neutro» e la sua soluzione può essere data solo ...
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Si dice di ciò che non è comune a tutti o all’intero, ma si riferisce solo a una parte della totalità o dell’intero, è proprio del singolo o di un certo numero di individui, di oggetti, di casi.
Filosofia
Nel [...] è direttamente contrapposto a universale. La distinzione del p. dall’universale si riferisce alla dottrina aristotelica del giudizio e del sillogismo. Per Aristotele, universale è il giudizio in cui il predicato è posto in relazione, affermativa o ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...