Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il XIII secolo si chiude il periodo aureo dell’alchimia metallurgica che aveva [...] individua un agente materiale che regola i rapporti di scambio tra macrocosmo e microcosmo, mettendo in crisi la cosmologia aristotelica che separava in modo netto sfera del divino e sfera dell’umano.
Le origini del concetto di quintessenza risalgono ...
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Filosofo inglese, nato a Lancaster il 26 marzo 1911, morto a Oxford l'8 febbraio 1960, uno tra i maggiori esponenti di quella corrente contemporanea della filosofia analitica comunemente nota sotto il [...] nome di ''analisi del linguaggio ordinario''. Studioso della filosofia greca, e in particolare dell'etica aristotelica, si distinse anche per la profonda conoscenza delle opere di Leibniz, Frege, Wittgenstein. Dal 1952 sino alla morte ricoprì la ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] di Averroè ed è all'origine sia degli errori di P. Pomponazzi sia, ancor più, di B. Spinoza. La fortuna della filosofia aristotelica, d'altro canto, era nata, secondo il G., dalla crisi della cultura nel Medio Evo e ora era in declino proprio per l ...
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felice
Domenico Consoli
In accordo con la duplice concezione dantesca della felicità (v.) come stato di beatitudine naturale o sovrannaturale, l'aggettivo qualifica appunto in primo luogo la condizione [...] s'acquista e[ssere] felice - [che] è essere contento - secondo la sentenza del Filosofo (Cv III XV 5: il testo aristotelico di Eth. nic. X 7, 1178a 5-8 suona: " unicuique proprium natura optimum et delectabilissimum est unicuique homini utique, quae ...
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Crescas, Ḥasday Filosofo (Barcellona 1340 ca
Saragozza 1412). Ricoprì alte cariche nella comunità ebraica di Barcellona e di Saragozza. Nella sua opera principale, Ōr Ădōnāy («La luce del Signore», [...] per ciò che concerne i rapporti tra fede e ragione e svolge un’acuta critica ai principi basilari della fisica aristotelica, destinata a influire su Spinoza e Newton. Scrisse inoltre un trattato polemico contro i dogmi cristiani (in spagnolo, ma ne ...
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Filosofo e pedagogista ceco (Nivnice, Moravia, 1592 - Amsterdam 1670). Pensatore tra i più incisivi e influenti del sec. 17°, K. è insieme un prodotto del clima spirituale europeo, e soprattutto nazionale, [...] del periodo, e del naturalismo scientifico e filosofico. Spirito profondamente mistico, legato per molti aspetti alla tradizione aristotelica e scolastica, le sue attitudini di poligrafo e la sua aspirazione all'armonia e all'unità spiegano la ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] la gloria del filosofo peripatetico, che trascende ogni aspetto dei sensi e dell'immaginazione, e strisciano a terra come vermi: Aristotele è un'aquila in campo filosofico, mentre gli altri non sono che uccellini che tentano di spiccare il volo senza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A fronte dell’unità determinata dall’adesione al cristianesimo, la filosofia etica [...] Sul sommo bene
La felicità è l’attività più nobile e migliore e come tale proviene dalla virtù più alta come dimostra Aristotele nel primo libri dell’Etica (I, 7, 1098a15-17); ora, come dice il Filosofo nel libro VI dell’Etica (VI, 7, 1141a18 ...
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speculativo
Aggettivo attinente a ‛ speculazione ' (v.), ‛ speculare ' (v.); già attestato nel primissimo Trecento (Plutarco volgare), designa l'operazione propria dell'intelletto (v.) grazie alla quale [...] universale, di elaborare la scienza e di ‛ contemplare ' l'intelligibile. Si contrappone a ‛ pratico ' (v.), ‛ operativo ' (v.).
La definizione (d'impronta aristotelica: cfr. Anima III 7, 431 b 10-11, e 10, 433a 14-18) è in Cv IV XXII 10-11 Veramente ...
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Storico della filosofia antica (Breslavia 1883 - Halle 1935); prof. a Kiel (dal 1933) e a Halle (1935); uno dei fondatori della rivista Quellen und Studien zur Geschichte der Mathematik, è autore di notevoli [...] specie per quanto riguarda la logica, la dialettica, il numero e i rapporti della filosofia platonica con quella aristotelica. Tra le opere principali si ricordano: Studien zur Entwicklung der platonischen Dialektik von Sokrates zu Aristoteles (1917 ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...