FANTONI, Giovanni
Antonella Pagano
Nacque a Torino il 22 marzo 1675. Compì i primi studi sotto la guida del padre Giambattista, illustre clinico e medico personale di Vittorio Amedeo II di Savoia, da [...] cui apprese i primi elementi di medicina. Nella sua formazione confluirono sia la tradizione aristotelica sia le moderne correnti atomistiche. A diciotto anni (1693) si era già laureato a Torino ed iscritto al Collegio medico della capitale sabauda. ...
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Filosofo peripatetico della seconda metà del secondo secolo d. C., maestro di Alessandro di Afrodisia. La sua opera principale, Sulla filosofia (Περί ϕιλοσοϕίεσ), in dieci libri, di cui si hanno pochi [...] di Diogene Laerzio. Quanto alla sua posizione filosofica, egli sembra aver colorito di panteismo stoico la dottrina aristotelica dell'intelletto divino, considerandolo intrinseco in tutte le cose, ma in varia misura a seconda della loro costituzione ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] a causa dei suoi perfidi intrighi. La nota di B. Adversus Plethonem de substantia fu all'origine di una discussione tra aristotelici e platonici della sua cerchia. Questa si trasformò in una disputa a cui B. pose fine con autorità nel 1462. La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella meccanica del Cinquecento confluiscono differenti tradizioni e metodi, la riscoperta [...] del moto di un proiettile (come per esempio di una freccia), dopo che si è allontanato dal motore (l’arco). Aristotele giunge a individuare tale causa nell’aria che, messa in moto dal motore e muovendosi di moto vorticoso, avrebbe avuto la ...
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Filosofo (Barcellona 1340 circa - Saragozza 1412). Ricoprì alte cariche nella comunità ebraica di Barcellona e di Saragozza. Nella sua opera principale, Ōr Ădōnāy ("La luce del Signore", 1556), egli sostiene [...] per ciò che concerne i rapporti tra fede e ragione e svolge una acuta critica ai principî basilari della fisica aristotelica destinata a influire su Spinoza e Newton. Scrisse inoltre un trattato polemico contro i dogmi cristiani (in spagnolo, ma ne ...
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Impiegato nel corso della storia con significati spesso eterogenei e in riferimento a distinte tradizioni di pensiero, il termine designa genericamente il complesso delle dottrine che, in assenza di certezza, [...] , procedenti per via deduttiva dall’universale al particolare, le premesse delle argomentazioni dialettiche e retoriche furono definite da Aristotele come «opinioni che sono in fama» (ἔνδοξα), vale a dire opinioni «condivise da tutti o dai più o ...
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scialacquatori
Giorgio Varanini
La colpa degli s., o dissipatori, non risiede nel " mal dare " ad altri, e cioè nell'eccessiva liberalità (che è invece imputabile ai prodighi del quarto cerchio), sibbene [...] volontà di distruggere, nelle proprie sostanze, sé stessi (il Torraca, con altri, cita opportunamente l'Etica aristotelica e il commento dell'Aquinate: " Nam prodigus dicitur quasi perditus, inquantum scilicet homo corrumpendo proprias divitias per ...
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venagione
Alessandro Niccoli
È " l'attività dell'andare a caccia " (dal latino venatio): Cv IV IX 13 pescare pare avere parentela col navicare... che non hanno insieme alcuna regola, con ciò sia cosa [...] che 'l pescare sia sotto l'arte de la venagione e sotto suo comandare.
Qui D., riferendosi alla dottrina aristotelica e tomistica della subalternazione delle scienze e delle arti (cfr. Tomm. Comm. Anal. Post. I 25), pone il problema di quale arte sia ...
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TARTARETO (o Tatareto), Pietro
Pio Paschini
Filosofo e teologo scotista della seconda metà del sec. XV, insegnò a Parigi e fu rettore dell'università nel 1490; poco altro si sa della sua vita, sebbene [...] del tempo. Scrisse una Expositio in summulas Petri Hispani, compendio di logica aristotelica che fu spesso ristampata; scrisse anche commentarî alle opere di Aristotele, stampati nel 1494 e in seguito, inoltre, commentarî alle opere teologiche di ...
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VAHLEN, Johannes
Filologo, nato a Bonn il 27 settembre 1830, morto a Berlino il 30 novembre 1911, professore a Breslavia, Friburgo, Vienna, e dal 1874 all'università di Berlino.
Si devono a lui fra l'altro [...] l'edizione dei frammenti superstiti di Ennio (Ennianae poesis reliquiae, 1854, 2ª ed. 1903), e quelle della Poetica aristotelica (1867, 3ª ed. 1885) e del De Legibus di Cicerone (1871, 2a ed. 1883). I due volumi delle Gesammelte philologische ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...