IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] e medievale. Forme e modi di trasmissione, a cura di A. Valvo, Alessandria 1997, pp. 211-220; Ead., Le categorie aristoteliche nella problematica dell'unità secondo Ibn Sab῾īn, in La diffusione dell'eredità classica nell'età tardo antica e medievale ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] a Napoli, nel periodo 1239-1244. Con ogni probabilità, fu lui a introdurre per primo l’Aquinate allo studio di Aristotele, e forse anche ai commenti di Avicenna e Averroè. Di conseguenza, Tommaso poté orientarsi a un approccio più naturalistico alla ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] e ne esce una metafisica dell’uomo che concentra in sé il tutto e si dilata nel tutto. Il mondo aristotelico-tolemaico esplode; la centralità della Terra diventa un assurdo; alla dignità dell’uomo ritrovata nella centralità della mente corrisponde la ...
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teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] da esso indicato è assai più antico. Alla visione teleologica della realtà aderirono quasi tutti i filosofi dell’antichità, da Aristotele, agli stoici, ai neoplatonici. Ad essa si opposero invece gli atomisti, che concepirono gli eventi naturali come ...
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Letterato (Siena 1508 - ivi 1578). Ammesso giovanissimo nell'Accademia degli Intronati, intorno al 1540 fu a Padova, dove tenne un corso di filosofia morale da cui trasse argomento per il trattato Della [...] delle donne, noto anche come La Raffaella. Tradusse Virgilio, Senofonte, Ovidio e Aristotele; le sue Annotazioni nel libro della Poetica d'Aristotele (1575) ebbero una certa influenza sui trattatisti successivi. Dei suoi vasti interessi scientifici ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] e del male, della giustizia e dell'ingiustizia e la sua capacità di esprimere e approfondire questa percezione attraverso la parola (Aristotele, Pol., 1253a). È l'esperienza condivisa di questi valori quel che fa della polis ciò che essa è. Al di ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] o nell'anima (o, nel caso di Hobbes, nel cervello o nel cuore). Anche in questo caso, rispetto alla nozione aristotelica secondo la quale le facoltà sensibili erano separate e distinte da quelle intellettuali, le opinioni si divisero. Per Descartes e ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le specie, il tempo, la storia
Phillip R. Sloan
Le specie, il tempo, la storia
Nel XVIII sec. i problemi di classificazione e di ordinamento di forme polarizzarono [...] : De generatione animalium, III, 762a 20-b25).
La stretta relazione tra forma (eĩdos) e materia (hile) nella teoria aristotelica della generazione rendeva ancora più complesso il dibattito sul concetto di 'specie' organica. Da una parte, eĩdos indica ...
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BETTI, Claudio, detto Betto giovane
Giorgio Stabile
Nacque a Modena, probabilmente intorno al 1570, da Antonio Maria, celebre medico modenese e professore di filosofia e medicina all'università di Bologna, [...] . al padre, datata Modena 17 genn. 1548. L'Alidosi parla anche di un corso di filosofia e commenti alle opere di Aristotele lasciati manoscritti. Il Fantuzzi cita un manoscritto contenente un Giudizio sopra il parere di D. Scipio de Castro intorno al ...
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Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desideri fisici o spirituali o di aspirazioni di vario genere. In senso assoluto (come trad. del gr. ἡδονή e del lat. voluptas), è contrapposto [...] svalutazione del p. e quindi nel Fedone alla teoria della necessaria liberazione dell’anima dalla corporeità del piacere. Per Aristotele il p. accompagna sempre l’attività umana quando essa realizza e mette in atto le sue potenzialità: è massimamente ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...