Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] ricca lista di paralleli relativi a questa epistola (lo stoicismo e Cicerone, i trattati pseudo-pitagorici, oltre a Platone e Aristotele) si trova nelle note di D.P. Taormina in Giamblico. I frammenti delle Epistole, cit., pp. 506-508.
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Dante Alighieri
Cesare Vasoli
La mirabile costruzione della Comedia è l’esito del passaggio, attraverso le cosiddette opere minori, dal momento esistenziale e poetico della Vita nuova alla meditazione [...] il Convivio, è un obiettivo non facile da raggiungere. Si può affermare che conosceva bene una parte notevole dell’opera di Aristotele, come mostrano le citazioni e i riferimenti a diverse sue opere. D’altro canto, non è sempre chiaro se usasse le ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] e quindi il male è una forma di ignoranza: è impossibile fare il male volontariamente, se davvero 'sappiamo' che è male. Aristotele ritiene invece che il male dipenda dall'uomo, il quale è libero di dominare gli impulsi con la ragione, oppure di non ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Pascal e l¿horror vacui
A.R. Capoccia
Pascal e l’horror vacui
Il principio-assioma dell’horror vacui, sviluppato a partire dalla Fisica aristotelica, [...] , pp. 84-86).
Le ventose
Il fenomeno delle ventose trova le sue prime spiegazioni nella Philosophia di un commentatore arabo di Aristotele, al-Ġazālī: «Attraverso la suzione, l’aria è attratta e, con l’aria, viene attratta anche la pelle dell’uomo al ...
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Filologo classico (Cuneo 1892 - Muzzano 1961), prof. di letteratura latina (dal 1928) nelle univ. di Cagliari, Padova, Bologna e infine Torino; socio nazionale dei Lincei (1954). Autore di importanti studî [...] ; e una lunga serie di saggi poi raccolti in Scritti minori, 3 voll., 1955-56), di edizioni di classici commentate (la Poetica di Aristotele, 1927; l'Arte poetica di Orazio, 1930; il De poetis di Svetonio, 1944; il trattato Del Sublime, 1947) e di un ...
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BAGOLINO, Gerolamo
Cesare Vasoli
Nato a Verona negli ultimi decenni del sec. XV, si addottorò in medicina nello Studio di Padova il 1° febbr. 1501 (Padova, Archivio della Curia Vescovile, vol. 46, f. [...] l'aiuto del figlio Giambattista e in collaborazione col Burana. È in parte opera del B. anche la grande edizione veneziana di Aristotele con i commenti di Averroè, pubblicata dal figlio nel 1552.
Opere: Fato deque eo quod in nostra potestate est ex ...
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Nell’uso filosofico, termine corrispondente del gr. ἀνάμνησις, che nella terminologia platonica si distingue da μνήμη «memoria». Mentre la memoria sta (specialmente nel Teeteto) a indicare il serbatoio [...] forme ideali da parte dell’anima. Essa è d’altronde mantenuta, anche dopo l’abbandono di questa teoria, da Aristotele, che alla distinzione dei due concetti dedicò il breve trattato Περὶ μνήμης καὶ ἀναμνήσεως («Sulla memoria e la reminiscenza»). ...
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Storico italiano della filosofia (Aosta 1929 - Torino 2019); prof. univ. dal 1964, ha insegnato storia della filosofia a Torino, dove è emerito dal 2004. Ha come campi privilegiati di interesse il pensiero [...] inoltre di filosofia contemporanea, dedicando la sua attenzione alle teorie etiche. Fra le sue opere: La logica di Aristotele (1956); John Locke. Dal razionalismo all'Illuminismo (1960); Etica (1981); La selva delle somiglianze. Il filosofo e il ...
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Pensatore della tarda scolastica (Oresme, Bayeux, 1320 circa - Lisieux 1382). Insigne rappresentante della rinascita scientifica e naturalistica suscitata dall'occamismo nel sec. XIV. Notevole fu la sua [...] (in partic. di R. Suisset, G. Heytesbury e T. Bradwardine), polemico contro alcune tesi centrali della fisica di Aristotele, svolse la teoria occamista dell'impetus, sostenne la possibilità di una pluralità di mondi e del moto della Terra sul suo ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] , III, 374, 396; XV, 422; XXIV, 294) e in Esiodo (Theogonia, 878) designava la visione sensibile, come non manca di ricordare Aristotele nel De Anima (III, 3, 427 a 6 segg.). Platone si rivela erede di questa tradizione, poiché per lui oggetto dell ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...