«Le radici dei suoi elementi sono nell'aria, e le sommità nella terra. E quando esse vengono estirpate dalla loro sede, si ode un suono terribile, e segue un grande timore».C.G. Jung L’albero capovolto [...] di Platone, il mito di Sisifo, il mito di Prometeo, e ancora il mito di Edipo o quello di Narciso. Lo stesso Aristotele non disprezzava il mito, dal momento che esso nasce per appagare la meraviglia: «anche chi ama il mito è in qualche modo filosofo ...
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La filosofia, come molte discipline definite scienze non esatte, non è fatta di grandi scoperte o illuminazioni.Non è come il progresso scientifico, le cui rivoluzioni sono segnate alla base da quelli [...] filosofi meno noti dell’antichità, e anche dagli antichi non era ricordato con rilevanza - nel primo libro della Fisica Aristotele lo attacca e denigra per la sua teoria sul mondo materiale, in quanto diversa dalla propria.Ma tornando alla tradizione ...
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Perennemente in tensione tra i traumi storici, vissuti in prima persona, e l’influenza della filosofia dell’esistenza e degli insegnamenti heideggeriani, Hannah Arendt (1906 – 1975), una delle figure intellettuali [...] L’approfondimento di Arendt sulla tradizione filosofica non si ferma all’esegesi platonica, ma prosegue nell’indagine di Aristotele (384 – 322 a.C.), Thomas Hobbes (1588 – 1679), Jean-Jacques Rousseau (1712 – 1778), Friedrich Hegel (1770 – 1831) e ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] avrebbe portato in scena l’Edipo Re, resa drammatica di uno dei racconti più famosi della mitologia greca. Individuato da Aristotele come l’esempio più perfetto di tragedia, l'Edipo Re ha sicuramente posto le basi per la struttura canonica del ...
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Quando Aristotele scrive la Poetica non sembra avere particolari dubbi. È Euripide “il più tragico dei poeti”, tragikotatòs ton poietòn (τραγικώτατός τῶν ποιητῶν, Poetica 1453a). Eppure, nonostante questa [...] esplicita dichiarazione, si può affermare con pressoché inequivocabile certezza che per il grande filosofo il dramma che meglio rappresentava e compendiava le caratteristiche del tragico non era euripideo ...
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L’emergere della scienza moderna, fondata sul metodo sperimentale e su criteri interpretativi di tipo meccanicistico, permise la graduale eliminazione dei presupposti panpsichistici, antropomorfici ed [...] l’esistenza del vuoto in natura, in quanto esso era identificato con il non ens, ossia con il nulla. Nella Fisica Aristotele aveva definito lo spazio come l’insieme dei luoghi propri di un corpo, intendendo con il termine “luogo” il «limite immobile ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] l’opera più nota e celebrata che racconta il mito di Edipo è la tragedia “Edipo re” di Sofocle che da Aristotele, nella “Poetica”, è ritenuta il paradigma della perfetta rappresentazione tragica, perché è quella che al massimo grado suscita nello ...
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Dante Alighieri è stato uno dei primi comunicatori di scienza del suo tempo. Cresce infatti in un contesto culturale di importante diffusione della conoscenza, con traduzioni di opere greche e latine molto [...] importanti tra cui Aristotele, Tolomeo, Euclide, Archimede. ...
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Nel decimo canto della Divina Commedia Dante si ritrova a vagare tra delle lugubri tombe scoperte. Alla domanda del Poeta incuriosito dal macabro spettacolo, Virgilio recita questi versi:
Suo cimitero [...] compagni, poteva riuscire ad esorcizzare le ansie e le paure della vita, al fine di raggiungere il piacere del vivere. Per Aristotele, e quindi per Prassifane, il saggio ha pochi amici, e non si affanna ad assumerne di nuovi, appagato dalla propria ...
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Il 1999 segna un momento di svolta nell’analisi del lavoro artistico di Jackson Pollock: il fisico Richard Taylor applica con due colleghi tecniche di analisi dei frattali ad alcuni quadri dell’artista, [...] della parte ha dato il via allo studio degli insiemi infiniti, e la sfida al celebre quinto postulato, cominciata da Aristotele, ebbe nello studio del lavoro di Girolamo Saccheri da parte di Gauss, Bolyai e Lobačevskij una conclusione in precedenza a ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia platonica; dopo la morte di Platone...
Aristotele
384-83 a.C
Nasce a Stagira da una famiglia di medici
366 a.C
Si trasferisce ad Atene ed entra nell’Accademia di Platone
348-47 a.C
Morte di Platone. A. inizia un periodo di viaggi, durante il quale insegna in varie città
343-342...