SCANDELLA, Domenico detto Menocchio
Andrea Del Col
– Nacque a Montereale Valcellina, presso Pordenone, verso il 1532. Il padre si chiamava Giovanni e la madre Domenica.
Si sposò ed ebbe undici figli, [...] le cui dottrine erano insegnate nel Cinquecento nelle università, soprattutto a Padova, centro europeo dell’aristotelismo. Possibile quindi che Menocchio abbia sentito in qualche modo tale teoria e l’abbia fatta propria. Inoltre nella sua concezione ...
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ECK (Echio, Ecchio, Eckius, ab Heck, ab Heeck, Heckius, van Heck, van Heeck), Joannes (Johannes)
Maria Muccillo
Nacque a Deventer (Paesi Bassi) il 2 febbr. 1579, come si rileva dai registri dell'archivio [...] negativa, egli nega che si possa dare una conoscenza di Dio, massimo metafisico, criticando quanti, in primis Aristotele, hanno sostenuto il contrario. Rispetto alle pretese e illusioni dei filosofi, troppo spesso dimentichi della natura limitata ...
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GIOFFREDO, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque a Nizza, nell'agosto 1629, da un'antica famiglia "civile", figlio di Antonio e Devota Gerbona.
Il padre, provveditore del castello di Nizza e dei forti del contado [...] di una certa originalità, con un rimando alle "circonstanze del fatto" che costituiva non solo un distacco dall'Aristotele dell'Etica Nicomachea, ma anche una rivisitazione delle tesi bodiniane dei due occhi della storia. La geografia risultava ...
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BLADO, Antonio
Francesco Barberi
Nacque nel 1490 ad Asola (Mantova) da Gerardo.
Dall'appellativo Platina (o Platyna), che si legge in poche sottoscrizioni di sue edizioni, il Fumagalli arguì la probabile [...] sono le edizioni musicali; un testo è in lingua ebraica; tre o quattro le commedie. L'arte militare, la Meccanica di Aristotele, il duello, il gioco degli scacchi, la mascalcia e altri argomenti peregrini sono presenti in una o due edizioni.
Oltre ...
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DE FRANCESCHI, Francesco (Francesco Senese, Senese)
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Siena, probabilmente intorno al 1530. Sulle sue origini e la sua giovinezza non si sa praticamente nulla. Circa i suoi [...] C. Bartoli, il Vitruvio, tradotto da D. Barbaro (anche questo stampato due volte, nel 1567 e nell'84); la Retorica d'Aristotele, tradotta dal concittadino del D., A. Piccolomini (1571) e le Opere di Oronce Finé tradotte ancora dal Bartoli e da Ercole ...
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ZUCCHI, Jacopo
Sara Ragni
– Nacque all’inizio degli anni Quaranta del Cinquecento, presumibilmente tra il 1541 e il 1543, nel territorio del ducato fiorentino da maestro Piero di Francesco di Donnino [...] grande sistema cosmologico e astrologico messo a punto dal filosofo Pietro Angeli sulla scorta di molteplici fonti (Aristotele, Tolomeo, Marsilio Ficino), e basato sulla teoria della trasmutazione degli elementi, sulla triplicità dei segni zodiacali ...
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NARDINI, Stefano
Anna Esposito
– Nacque intorno al 1420 da Nardino e da Giulia dall’Aste.
I Nardini erano una famiglia nobile del territorio di Forlì, signori di Poggio Berni e di altri luoghi del Montefeltro; [...] cardinale sviluppò in questa parte un’articolata lode della legge, con ampio sfoggio di citazioni dagli autori classici (Platone e Aristotele) e dalla Sacra Scrittura. Questo breve testo è l’unico conservato di Nardini: se certo non è sufficiente a ...
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FORTEGUERRI (Carteromaco), Scipione
Francesco Piovan
Nacque il 4 febbr. 1466 a Pistoia, in cappella di S. Paolo, da Domenico e da Angiolina di Piero. Era nipote del cardinale Niccolò Forteguerri, il [...] del F. (che si firma per la prima volta - a quanto pare - "Carteromaco") compare nell'edizione aldina dell'Organon aristotelico uscita il 1° nov. 1495. Il decennio veneziano e il coinvolgimento nel progetto aldino costituiscono il periodo forse più ...
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FAUSTO (Fausto da Longiano), Sebastiano
Franco Pignatti
Nacque forse nel 1502 (meno probabile la data del 1512 fornita dal Turchi, p. 32) a Longiano in Romagna (prov. di Forlì); nulla sappiamo della [...] uscirono per varie tipografie veneziane almeno tredici opere nelle sue versioni: Dioscoride fatto di greco italiano (1542); Aristotele, Meteorologia (1542); Platina, Vita e fatti di tutti i sommi pontefici (1543); F. Simonetta, La Sfortiade (1543 ...
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TITI, Placido
Ugo Baldini
– Nacque a Perugia il 25 dicembre 1603. Non si hanno notizie dei suoi genitori.
Dal Medioevo un ramo della famiglia apparteneva al patriziato perugino, ma non è certo che fosse [...] quello, il quale habbia rivelato a Tolomeo le influenze celesti, [...] io domando [...] chi sia stato quello, che habbia rivelato ad Aristotele che il giro perpetuo del nascere e perire delle cose ogni anno habbi origine dal circolo obliquo» (p.n.n ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...