MAZZOCCHI, Giacomo
Massimiliano Albanese
MAZZOCCHI (Mazochio), Giacomo. – Nacque a Bergamo da Antonio, verosimilmente nell’ultimo quarto del XV secolo. Non è noto se fosse parente dei tipografi Giovanni [...] . Dalla sue stampe uscirono numerosi autori greci in versione latina, tra cui: Omero (Odissea), lo Pseudo Aristotele (Theologia Aristotelis), Plutarco, Lisia, Aftonio, Stobeo, Agazia Scolastico, Luciano, Massimo Tirio, Procopio di Cesarea, Basilio il ...
Leggi Tutto
MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] , fu pubblicata un'altra curatela del M.: la traduzione latina di Teodoro Gaza del De animalibus di Aristotele (IGI, 804; ISTC, ia00974000); dal colophon: "Sebastianus Manilius Romanus recognovit & per capita disposuit".
La collaborazione con ...
Leggi Tutto
GHINI (Glinci), Leonardo
Anna Siekiera
Nacque a Cortona intorno al 1535.
Il proavo Simone Ghini arrivò nella città toscana da Perugia alla metà del sec. XIII. Di parte guelfa, i Ghini nel 1258 parteciparono [...] intorno al poema di Dante il G. fornì al Bulgarini sue chiose personali ad autori greci, fra i quali Aristotele, Omero e Plutarco, utili a controbattere le critiche rivolte al letterato senese da Girolamo Zoppio (Dell'umanista. Ragionamento e ...
Leggi Tutto
CEVA, Teobaldo
Nicola Merola
Nacque a Torino il 14 genn. 1697. Compiuti gli studi d'umanità e di belle lettere nel Collegio vecchio della Compagnia di Gesù, si fece carmelitano, smettendo il nome secolare [...] concorrenza sleale che, a suo modo di vedere, gli faceva il Ceva.
Lo Schiavo nella sua Prefazione alla Rettorica d'Aristotele fatta in lingua toscana dal commendatore Annibale Caro (Venezia 1732), in nome di un conservatorismo ottuso e pedante, aveva ...
Leggi Tutto
BALDINI, Bernardino
Paola Zambelli
Nato nel 1515 sul lago Maggiore, a Intra o a Suna (sedi successive della sua famiglia), entro la giurisdizione dei Borromeo, studiò filosofia, medicina e "matematiche" [...] non compare nelle opere posteriori e di cui si ignorano i rapporti col B., e Ludovico Boccadiferro, il celebre aristotelico, ma propenso anche a indagare dottrine platonizzanti, che, dopo aver commentato a Bologna Fisica, Meteora, De anima e Parva ...
Leggi Tutto
DAZIARI, Silvestro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, presumibilmente nel terzo decennio del sec. XV, da famiglia popolare, ma benestante. Il padre, Nicolò, era pellicciaio di professione, per cui non [...] non doveva riuscire sgradito al fondatore della Biblioteca Vaticana. In calce alla trascrizione dei due libri degli Economici di Aristotele, tradotti da Leonardo Bruni, il D. appose poi una breve nota in latino, in cui riassunse i termini dell ...
Leggi Tutto
BUONAMICI, Giulio
Nicola Parise
Nacque a Firenze da Silvio e da Fulvia Bartolini il il 7 sett. 1873. Dopo iniziali studi sulla civiltà egiziana si dedicò quasi esclusivamente all'etruscologia. La questione [...] 345).
Da questi interessi il B. si scostava soltanto nel 1930, allorché pubblicava a Pisa un volume sulla Dottrina della conoscenza secondo Aristotele e la scuola. A quest'epoca era già in corso di stampa la sua opera maggiore, la raccolta di saggi e ...
Leggi Tutto
CONTI, Giacomo
Daniela Moretti
Figlio di Giovanni, operaio, e di Paolina Pompeo, nacque a Messina nel 1813. Ricevette i primi insegnamenti di piaura a Messina, allievo di L. Subba, di cui abbandonò [...] (Esposizione nazionale) Il re delle Due Sicilie Federico II che riceve da Michele Scoto la traduzione delle opere di Aristotele, per il quale P. Selvatico, che criticava aspramente il falso teatralismo di quel genere di pittura, formulò un giudizio ...
Leggi Tutto
BISSO (Bissi), Giovanni Battista
Riccardo Scrivano
Nacque a Palermo il 5 febbr. 1712. Entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù il 4 apr. 1729 e fece la solenne professione dei voti il 15 ag. 1746. [...] frase poetica, la "sentenza" (cioè i sentimenti) e la "dizione" (le parole), due dei quattro aspetti essenziali, secondo il canone aristotelico professato dal B., d'ogni poesia; degli altri due, la "favola" (idea, o finzione verisimile) e il "costume ...
Leggi Tutto
CASTELLI, Gaudio
Giuseppe Gangemi
Nacque a Terni circa il 1577 da una delle più ragguardevoli famiglie della nobiltà locale che aveva numerosi possedimenti in Umbria e in Sabina: il padre era il marchese [...] (cfr. Bonini).
Tesi e argomentazioni sono continuamente confortate con citazioni di autori sia classici che cristiani (specialmente di Aristotele, in traduzione latina, Tacito, Seneca e Agostino) ai quali, in misura maggiore nell’edizione del ’35, si ...
Leggi Tutto
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...