DE SABATA, Victor
Raoul Meloncelli
Nacque a Trieste il 10 apr. 1892 da Amedeo, maestro di canto d'origine friulana, e da Rosita Tedeschi, di famiglia israelita. Dal padre, maestro del coro all'Opéra [...] per Ilmercante di Venezia di W. Shakespeare (regia di M. Reinhardt, Biennale di Venezia, 1934) e Lisistrata di Aristofane (non rappr.). Per orchestra, Suite per grande orchestra in quattro tempi, Risveglio mattutino, Tra fronda e fronda, Idillio ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] (1981 e 1982); testi di A. Strindberg, B. Shaw, A. Schnitzler, A.N. Ostrovskij; Fedra di J. Racine (1984), il Pluto di Aristofane (1985), e nel 1987 Il mercante di Venezia di Shakespeare (a Parigi, Comédie Frana̧ise); Mirra di V. Alfieri nel 1988 e ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] guerra, un mezzo di esercitarsi a mirare, a colpire con fermezza, e a non perdersi d'animo davanti al pericolo. Aristofane vorrebbe mandare piuttosto a caccia tutti i politicanti e i parolai (Cav., 1382), e Platone (Leg., VII, 824 c) condannando ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] Sarebbe, a questo punto, da dire alcunché delle invenzioni derivate, o per le scene o pei libri, dalle fantastiche creazioni di Aristofane, Le nuvole, Le rane, Pluto, ecc. Perfino nella nostra commedia dell'arte ve ne han tracce, sino ad alcune delle ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] riso così limpido, tutto proprio del G., senza fiele, senza ironia, senza bassa volgarità: non è il riso grottesco di Aristofane o di Beniamino Johnson, né quello sboccato dei novellieri toscani, né il riso pungente di Voltaire, né il riso nervo di ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] dell'Eneide, di Terenzio, dei Persiani di Eschilo, del Filottete di Sofocle, dell'Alcesti di Euripide, delle Rane di Aristofane. Già prima dell'89 aveva tradotto la Catilinaria di Sallustio. Tutte queste traduzioni furono edite postume.
Lettere. - La ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] ortoepico e ortografico. - Nell'epoca classica, i Greci notavano solo gli spiriti; l'introduzione degli accenti si attribuisce ad Aristofane di Bisanzio. Alla fine del secolo IV, sant'Epifanio enumera i dieci segni diacritici che allora si usavano: l ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] e di sapore barbaro - in quanto evocatrice delle sette cinte di Babilonia - della città di Atlantide (23); come Aristofane, che negli Uccelli irrideva al piano urbanistico studiato dall'architetto Métone per Nephelokokkyghía, la città fantastica (24 ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] importante, la Quaestio lepidissima an uxor sit ducenda, farcita di citazioni classiche (da Platone ad Aristotele, da Aristofane a Senofonte a Plutarco), misogina, anche se l'intenzione viene letterariamente autorizzata da una folta serie di scritti ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] la pietas tradizionale, o i numi sono divenuti addirittura oggetto di giocosa irriverenza, come nel teatro di Aristofane. Al declino della religione della pólis ha corrisposto tuttavia una reviviscenza di autentica religiosità, una fiduciosa attesa ...
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aristofanio
aristofànio (o aristofanìo; anche aristofanèo) agg. e s. m. [dal lat. aristophaneus, gr. ἀριστοϕάνειος]. – Verso della metrica classica, così detto dall’uso frequente fattone da Aristofane; è costituito da un coriambo più un baccheo...
aristofanesco
aristofanésco agg. (pl. m. -chi). – Del commediografo greco Aristofane (c. 445 - c. 385 a. C.); anche, che ricorda le commedie di Aristofane per audacia di situazione o di espressione comica; è quindi spesso sinon. di mordace,...