Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] poeti greci, a cominciare da Omero. Il primo l. vero e proprio (con il titolo di Λέξεις) fu redatto da Aristofane di Bisanzio (3°-2° sec.). In seguito la tradizione lessicografica fiorì ininterrottamente sino all’età imperiale romana: fra i maggiori ...
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PERICLE (Περικλῆς, Perĭcles)
Gaetano De Sanctis.
Uomo politico ateniese. Nacque nel primo quinquennio del sec. V a. C. da Santippo, il vincitore di Micale, e da Agariste, figlia dell'Alcmeonide Ippocrate, [...] principalissime per la storia di P. sono i contemporanei Tucidide e Aristofane. Inoltre Aristotele nella 'Αϑηναίων πολιτεία e nella Politica, Diodoro, Plutarco, gli scolî ad Aristofane e moltissime notizie di vario valore sparse qua e là in tutta ...
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Antichità. - È nel mondo omerico l'assemblea dei liberi che si riunisce per udire le deliberazioni dei capi; talora, per decidere. È convocata, in guerra dai capi degli eserciti, in pace dai principi; [...] altro, sempre in cerca di qualcuno a cui contestare le malefatte ed estorcere, col timor del processo, del denaro". Aristofane pensava che nell'agorà non s'imparasse niente di buono, e nelle Nubi consigliava al giovane costumato di tenersene lontano ...
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INFERNO (fr. enfer; sp. infierno; ted. Hölle; ingl. hell)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
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Il vocabolo latino infernus era originariamente un aggettivo e designava qualche cosa che fosse più in [...] i Babilonesi e gli Ebrei. Sono noti i fiumi infernali dei Greci, Stige, Acheronte, Piriflegetonte e Cocito; nelle Rane di Aristofane si descrive un lago di fango incontrato da Dioniso nella sua discesa nell'inferno. Singolare è l'idea degli Egiziani ...
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Divinità in origine di carattere ctonio (sotterraneo), posta poi dal mito in stretta relazione con Apollo. Patrono della medicina.
Il mito e il culto di Esculapio in Grecia. - Pindaro (Pyth., III, i segg.), [...] come oggi Lourdes e Pompei. Infatti in molte esposizioni epigrafiche di quei sogni, in quella del Pluto di Aristofane, che descrive la guarigione del dio della ricchezza dalla cecità, si ravvisano operazioni chirurgiche e applicazioni medicinali (cfr ...
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MITOGRAFIA (μυϑογραϕία)
Gino Funaioli
Il mito (v.) è una creazione da cui prende forme e spirito ogni grande espressione artistica dei Greci. Esso si trasforma e si traveste via via che s'allontana dai [...] in minima parte, le Hypotheseis o sommarî di lavori poetici nel senso di cui dettero esempio Dicearco e Aristofane di Bisanzio. Tali propaggini mitografiche da noi possedute non sono che assottigliamenti delle enciclopedie, che dovettero fiorire in ...
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GOZZI, Carlo
Giovanni Ziccardi
Fratello di Gasparo (v.), nacque a Venezia il 13 dicembre 1720. Avviato da abati poco dotti all'esercizio delle lettere, tentò la via delle armi militando tre anni in [...] si rivela dannoso e irragionevole. In questa parodia tragico-filosofica si avverte una somiglianza con lo spirito animatore delle Nuvole di Aristofane.
Le Fiabe, desunte per l'argomento specialmente da Lo cunto de li cunti del Basile, dai Mille e un ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] si svolge in un determinato settore (ad esempio casa di Eracle o palude dell'Acheronte o città infera, nelle Rane di Aristofane) ignora l'esistenza degli altri elementi scenici, pur visibili anch'essi dagli spettatori. Ma non esiste, in sostanza, una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il modello rifiutato: re e tiranni
Marco Bettalli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Delle tre forme principali di governo (monarchia, [...] tutta l’esperienza politica greca. Tale rifiuto è particolarmente forte – e letterariamente elaborato – ad Atene, durante l’età classica. Aristofane, nel passo che segue (Vespe vv. 488-497) non manca di dileggiare i suoi concittadini per l’ossessione ...
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GENTILI, Scipione
Angela De Benedictis
Nacque nel 1563 a San Ginesio, nel Maceratese, figlio di Matteo, medico, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
Nel 1579 il padre lasciò San Ginesio, [...] sono le inclinazioni dei cittadini alle virtù e ai vizi. Scopo del poeta è, come lo stesso Eschilo riconosce presso Aristofane, che nelle città gli uomini diventino migliori. Ciò accade se essi introducono le virtù nei loro animi ed eliminano i ...
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aristofanio
aristofànio (o aristofanìo; anche aristofanèo) agg. e s. m. [dal lat. aristophaneus, gr. ἀριστοϕάνειος]. – Verso della metrica classica, così detto dall’uso frequente fattone da Aristofane; è costituito da un coriambo più un baccheo...
aristofanesco
aristofanésco agg. (pl. m. -chi). – Del commediografo greco Aristofane (c. 445 - c. 385 a. C.); anche, che ricorda le commedie di Aristofane per audacia di situazione o di espressione comica; è quindi spesso sinon. di mordace,...