Tragedia del poeta C. (de’) Dottori (1618-1685). Composta nel 1654, ebbe successivi rimaneggiamenti fino alla pubblicazione nel 1657; venne rappresentata per la prima volta intorno al 1690.
Il tema è quello [...] della leggenda sorta sulla figura di Aristodemo di Messene, il sovrano che avrebbe ucciso la propria figlia, sacrificandola agli dei per ottenere la vittoria dei Messeni su Sparta.
L’opera ebbe molte successive edizioni, tra le quali si ricorda ...
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Nome d'arte di Umberto Guillaume (Brescia 1872 - Parigi 1935), della nota famiglia di artisti di circo; clown famoso per eleganza di stile e prontezza d'intuito, dal 1907 al 1913 fece coppia con Grock [...] e poi (1919-34) con Beby (Aristodemo Frediani); riportò l'entrata comica alla forma tradizionale. ...
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Attore e autore drammatico (n. Roma 1650 circa - m. 1720 circa); recitò con il nome di Celio in ogni ruolo della Commedia dell'arte, poi si unì a F. Calderoni. Divenuto capocomico a sua volta, volle tornare [...] a un repertorio più impegnativo (il Pastor fido di G. B. Guarini, l'Aminta di T. Tasso, l'Aristodemo di Carlo Dottori, la Rodogune di P. Corneille, l'Iphigénie di Racine, ecc.). Svanita la speranza di un rinnovamento delle scene italiane, perché le ...
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COTTA, Pietro
Ferdinando Taviani
Attore, nato a Roma attorno alla metà del sec. XVII, viene generalmente ricordato fra i più celebri del suo tempo, antesignano di quella riforma del repertorio che segnerà [...] nel 1686, quarant'anni prima rispetto al momento in cui il Riccoboni stava scrivendo, non certo rispetto alla messa in scena dell'Aristodemo a Venezia ad opera del C. e della sua compagnia. Nel testo del Riccoboni, però, "quarante" può essere (ed è ...
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ZANARINI, Petronio
Alberto Manzi
Attore, nato a Bologna verso il 1737, morto dopo il 1802. Figlio d'arte, fu dal padre Agostino avviato agli studî letterarî; si appassionò all'incisione in legno, in [...] riforma del costume, la quale meritò tanti elogi al Talma. Nel 1787 al Teatro Valle di Roma creò la parte di Aristodemo nella tragedia del Monti. Vi assistette il Goethe che nella Italienische Reise scrisse che "pareva di veder sulla scena uno degli ...
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BELLI BLANES, Paolo
Ada Zapperi
Nacque a Firenze nel 1774 da Vincenzo Belli e da Maria Romei. Fuggì di casa ancora in giovane età e, cambiato il proprio nome (Paolo Belli) in Pellegrino Blanes, si unì [...] da tragedie, quali le alferiane Oreste, Agamennone, Filippo, Virginia, Saul, o la Lucrezia degli Obizzi del Sografi e l'Aristodemo del Monti. Memorabili le rappresentazioni della Mirra e della Merope dell'Alfieri avvenute nello stesso 1805 al Teatro ...
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CAPRANICA (Capranico), Matteo
Enza Venturini
Della sua vita si hanno notizie molto scarse e anche i dati anagrafici sono incerti: infatti, mentre secondo alcuni egli sarebbe nato ad Amatrice (Rieti) [...] II atto e l'atto III, oltre ad alcune arie indicate nel libretto. A lui sono attribuite anche le opere: Aristodemo (libretto di anonimo, Roma, teatro Argentina, 1746); Alidoro (libr. di P. Trinchera, Napoli, teatro Nuovo, carnevale 1748); La finta ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] con cui l'alta società romana aveva accolto le tragedie di Alfieri, si volse al teatro drammatico e scrisse l'Aristodemo (1787), rappresentato con trionfale successo, il Galeotto Manfredi (1788) e il Caio Gracco iniziato nel 1788 e terminato nel 1800 ...
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DOMENICONI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque nei pressi di Rimini nel 1786, ultimo degli otto figli di un fattore, in una "onesta e agiata famiglia" (Pinelli, p. 15) di costumi particolarmente rigidi. [...] di Mendrisio nella Gismonda di Pellico, Egisto nell'Agamennone e Filippo in Filippo di Alfieri, Zambrino in Galeotto Manfredi e Aristodemo nell'omonima opera di Monti.
Nel 1818 il D. fu costretto ad abbandonare le scene per un improvviso disturbo ...
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COLOMBERTI, Antonio
Rossella Motta
Nacque a Viterbo il 20 febbr. 1806 da Gaetano Colomberghi e da Caterina Rinaldi, entrambi attori.
Gaetano, nato a Ferrara nel 1785 da Antonio, un pittore di prospettive [...] un repertorio vastissimo, ma riscosse successo soprattutto impersonando Perez, Carlo e Filippo nel Filippo dell'Alfieri, Palamede nell'Aristodemo del Monti, Cesare nel Catone e Sesto nella Clemenza di Tito del Metastasio, e recitando le commedie del ...
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