Tragedia del poeta C. (de’) Dottori (1618-1685). Composta nel 1654, ebbe successivi rimaneggiamenti fino alla pubblicazione nel 1657; venne rappresentata per la prima volta intorno al 1690.
Il tema è quello [...] della leggenda sorta sulla figura di Aristodemo di Messene, il sovrano che avrebbe ucciso la propria figlia, sacrificandola agli dei per ottenere la vittoria dei Messeni su Sparta.
L’opera ebbe molte successive edizioni, tra le quali si ricorda ...
Leggi Tutto
GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] è a cura di A.-M. van Passen, Roma-Leuven 1990; la Descrittione di tutti i Paesi Bassi è edita criticamente da D. Aristodemo, Amsterdam 1994.
Fonti e Bibl.: Molti documenti e atti ufficiali relativi al G. sono stati riprodotti in facsimile in R.H ...
Leggi Tutto
(gr. Κρεσϕόντης) Mitico discendente di Eracle, figlio di Aristomaco; con i fratelli Temeno e Aristodemo invase il Peloponneso e si fece signore dei Dori di Messenia, ma fu poi ucciso con due figli da Polifonte [...] che ne occupò il trono e ne sposò la vedova Merope ...
Leggi Tutto
Poeta (Parma 1741 - ivi 1817). Dal 1772 insegnò greco nell'univ. di Parma; ebbe una famosa disputa con V. Monti, a proposito dall'Aristodemo di questo. Si vantò di aprire "vie non trite" verseggiando di [...] scienza e filosofia, ma restò sostanzialmente seguace di C. I. Frugoni. Le sue cose migliori sono alcuni epitalamî e varie canzoni (Opere, 5 voll., 1816-19) ...
Leggi Tutto
DOTTORI, Carlo de'
Antonio Daniele
Nacque a Padova, secondogenito di cinque fratelli, il 9 ott. 1618 da Antonio Maria, di antica e nobile famiglia, e da Nicolosa Mussato, in contrada S. Bartolomeo, [...] e il suo territorio, n. 4, nov.-dic. 1986, pp. 12-17; M. Magliani, Ritratto di C. de' D., ibid., pp. 12-15; L'Aristodemo è l'opera più studiata del D.; sull'argomento si vedano: B. Zumbini, Sulla poesia di V. Monti, Firenze, 1886, pp. 47-69; A. Zardo ...
Leggi Tutto
Poeta (Padova 1618 - ivi 1685). Dopo una giovinezza scapestrata e turbolenta, ricoprì in patria cariche pubbliche, gradito com'era alla casa d'Austria. Lontano dal marinismo, esordì con le Poesie liriche [...] è il poema eroicomico L'Asino (1652), in cui si rifà alle lotte medievali tra Padovani e Vicentini. Assai vigorosa la tragedia Aristodemo (1675), riscoperta dal Croce, che rappresenta forse una delle punte più alte del genere tragico secentesco. ...
Leggi Tutto
Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] e che dovrà tener conto anche della lingua e dello stile.
A temperie d'arte ci solleva pure la tragedia del Dottori, Aristodemo. Più fortunato di Federico Della Valle, Carlo de' Dottori ebbe per questo suo lavoro le lodi dei contemporanei; ma la sua ...
Leggi Tutto
BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] Saul dell'Alfieri (non tanto per il tema biblico del Gionata, quanto per quello del tiranno maniaco del Serse) sia sull'Aristodemo del Monti.
Affermatasi nel più moderno ambiente di Venezia, dove insegnò rettorica tra il 1748 e il 1751 (si vedano i ...
Leggi Tutto
BONGIOVANNI, Pellegra
Luciano Marziano
Nacque a Palermo ai primi del sec. XVIII da Vincenzo, un mediocre pittore dalla vita errabonda, dal quale venne condotta ancora fanciulla a Roma, dove apprese [...] stesse parole-rima del modello.
Per testimonianza del Quadrio, la B. si cimentò altresì nella composizione di drammi musicali, Aristodemo e Aminta, quasi sicuramente perduti, e di un oratorio a quattro voci, La madre della patria s. Rosalia (Palermo ...
Leggi Tutto
Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] con cui l'alta società romana aveva accolto le tragedie di Alfieri, si volse al teatro drammatico e scrisse l'Aristodemo (1787), rappresentato con trionfale successo, il Galeotto Manfredi (1788) e il Caio Gracco iniziato nel 1788 e terminato nel 1800 ...
Leggi Tutto