ALBERGATI, Fabio
Elena Fasano Guarini
Nacque a Bologna nel 1538 da Filippo e da Giulia Bargellini. Le notizie sulla sua vita sono scarse e non prive di incertezze. Chiamato ad Urbino da Guidubaldo della [...] della Repubblica cristiana, esempio perfetto di "stato misto", di cui il papa è il monarca e il clero l'aristocrazia, fondato però su un sistema democratico di reclutamento del clero che gli conferisce un'impronta popolare. Nella parte dedicata al ...
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Nella primavera del 2010, immagini di violenti scontri tra forze di polizia thailandesi e manifestanti disarmati – abbigliati in T-shirt rosse, e da ciò rinominati Camicie Rosse (red shirts) – invasero [...] accusato di brogli elettorali e dichiarato illegale. Rappresentazione del forte nazionalismo presente tra la borghesia ricca e l’aristocrazia di Bangkok, oggi il movimento delle Camicie Gialle chiede le dimissioni dell’attuale governo e del premier ...
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BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] e moralità e nominati con mandato temporaneo e revocabile, in modo che lo Stato sia guidato da una ristretta aristocrazia dell'ingegno, continuamente controllata dalla massa dei cittadini. Al culmine della vita sociale il B. poneva l'ateneo, centro ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] una straordinaria plasticità di adattamento e un potente fascino di mobilitazione. Da movimento e ideologia originariamente tipici dell'aristocrazia e della borghesia liberali e progressiste, il nazionalismo si è sviluppato spesso, per la sua stessa ...
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Servizi segreti
Giuseppe De Lutiis
I s. s., o servizi di informazione e sicurezza, sono organismi militari o civili che svolgono attività di spionaggio, controspionaggio e più in generale raccolta di [...] Consiglio, favorì la costituzione di reti informative molto efficienti, delle quali facevano parte anche nobildonne dell'aristocrazia piemontese.
I servizi segreti italiani fino alla riforma del 1977
Il primo ufficio informativo dello Stato italiano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] sicuro «sarà democratica», innalzando gradualmente la plebe a «popolo e corpo politico», temperando il suffragio universale con «l’aristocrazia della virtù e dell’ingegno» propria degli eletti ed evitando le insidie della demagogia, che è la «maggior ...
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Il governo esercitato da un principe; il territorio soggetto alla giurisdizione di un principe o di un sovrano assoluto.
Il p. dell’antica Roma
Con riferimento all’esperienza giuridico-politica di Roma [...] la propria autorità nei confronti dei loro vassalli e castellani, perdendo così parte dei diritti di banno a favore della minore aristocrazia dei castellani e dei milites. Grazie anche al Movimento della pace di Dio, si mise però in moto (10°-11° sec ...
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Eguaglianza
Lorenzo Ornaghi
di Lorenzo Ornaghi
Eguaglianza
sommario: 1. L'idea di eguaglianza e la sua eredità storica. 2. Equità, pluralismo e giustizia sociale nelle analisi contemporanee. 3. L'ineguaglianza [...] ) ne descriveva la sua possibile rentrée nella vita democratica americana: "semmai la disuguaglianza permanente delle condizioni e l'aristocrazia penetreranno di nuovo nel mondo, si può prevedere che quella ne sarà la porta".
Di fronte alle odierne ...
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Cavour, Camillo Benso conte di. - Statista (Torino 1810 - ivi 1861). Ufficiale del genio (1827-31), fece il suo ingresso in politica nel 1847, fondando il giornale Il Risorgimento. Deputato (1848, 1849), [...] 'attività febbrile, attuando quasi del tutto, senza scosse brusche, il libero scambio. Caddero molti privilegi dell'aristocrazia; furono assunti i migliori degli esuli politici nell'amministrazione statale, vincendo le diffidenze dei subalpini; venne ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] ' dei partiti operai nella lotta contro la borghesia dove questa fosse dominante, e in alleanza con essa, contro l'aristocrazia, nei paesi meno sviluppati. Il Manifesto fu nell'immediato privo di influenza pratica, ma la ebbe enorme in seguito ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...