FUMÈ, Michelangelo
Giuseppe Maria Croce
Nacque ad Alba, nelle Langhe, intorno al 1750. Entrato giovanissimo nel monastero camaldolese di S. Croce di Fonte Avellana, emise la professione religiosa il [...] un libello contro il generale, accusandolo di malversazioni a danno dei monasteri della Congregazione, e di essere "amico dell'aristocrazia" e "contrario alle leggi democratiche" (cfr. Croce, Monaci ed eremiti, pp. 227 s.).
Nel maggio del 1798, dopo ...
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PANNOCCHIESCHI, Ildebrando
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
PANNOCCHIESCHI, Ildebrando. – Non si conosce la data di nascita di questo vescovo di Volterra, figlio di Ranieri I Pannocchia del fu Ugolino, [...] , canonizzato da Lucio III nel 1185) poteva permettergli di riaffermare la propria autorità e consolidare i vincoli con la piccola aristocrazia terriera della zona, a lui fedele (e dalla quale era uscito il santo).
L’ultimo documento che nomini il ...
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DI FRANCIA, Annibale Maria
Fiamma Satta
Nacque a Messina il 5 luglio 1851, terzogenito di una famiglia di piccola nobiltà. Il padre Francesco, viceconsole pontificio, sposato dal 1847 con Anna Toscano, [...] Scritti inediti di s. Veronica Giuliani, Messina 1891; Discorso letto... in occasione della visitafatta dalle dame dell'aristocrazia messinese all'Orfanotrofio dello stesso, ibid. 1907; Lettera ... agl'ill.mi signori sindaco Zuccaro e pro sindaco ...
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GUGLIELMO della Chiusa
Carlo Albarello
Monaco di S. Michele della Chiusa nella seconda metà dell'XI secolo, G. è autore delle Vite di due abati clusini, Benedetto (I) e Benedetto (II): sotto il governo [...] , Torino 1988, pp. 161-174; G. Sergi, S. Michele della Chiusa, in Diz. degli Istituti di perfezione, VIII, Roma 1988, pp. 601-604; G. Sergi, L'aristocrazia della preghiera. Politica delle scelte religiose nel Medioevo italiano, Roma 1994, pp. 73-104. ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] sunt", si era lasciato trascinare nella disputa sulla forma della Chiesa, sembrando propendere per una monarchia temperata di aristocrazia, seguendo l'autorità di teologi parigini (In Theologiam, pp.371, 453).
Pur nella sostanziale prudenza e nella ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] che ostacola l'affermazione del merito personale, oscurando il carattere originario dello Stato: "Si è gradualmente alterata l'aristocrazia, sì perché è cessata in gran parte l'elezione degli uomini valorosi, e perché la maggior parte degli onori ...
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GIOVANNI GUALBERTO, santo
Antonella Degl'Innocenti
Nacque, probabilmente tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, in Toscana, non lontano da Firenze (secondo le agiografie più tarde nel castello [...] di Firenze Pietro Mezzabarba colpì indirettamente il marchese Goffredo, fedele alleato del presule fiorentino, e l'alta aristocrazia a lui legata.
Un momento fondamentale nella storia di G. e del monachesimo vallombrosano è rappresentato appunto ...
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GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 15 marzo 1444. Destinato sin dalla nascita alla carriera [...] , il primo di quella che si sarebbe rivelata una serie innumerevole; era cioè un esponente di punta di quella aristocrazia italiana che veniva nella seconda metà del Quattrocento monopolizzando le cariche di Curia e insieme ridefinendo i rapporti fra ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] , cominciate nel marzo 1817, si tenevano nel palazzo dell'A. in Torino, reclutò i suoi adepti essenzialmente nell'aristocrazia. Retta su una buona organizzazione, fiancheggiata dalla Congregazione degli Oblati, il cui fondatore, Lanteri, ne era stato ...
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FAVARONI, Agostino (Agostino da Roma)
Daniela Gionta
Nacque intorno al 1360 a Roma. Nulla si sa della sua famiglia di provenienza: la prima notizia certa si rinviene nei registri dell'Ordine agostiniano [...] . Il Garofolo aveva, infatti, già riunito una ristretta comunità di osservanti, tra i quali figuravano molti esponenti dell'aristocrazia veneziana, come Francesco Contarini, Daniele Morosini, Filippo Paruta e Andrea Bondumier. Il F. favorì anche lo ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...