Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] , non è più giustificata con argomenti trascendenti o attraverso il riferimento a una superiorità 'naturale' (del clero e dell'aristocrazia), ma è attribuita, dall'ideologia borghese-calvinistica del successo, a differenze di 'virtù', di meriti e di ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] militare e il pagamento delle tasse per la guerra, dovette la propria fortuna principalmente alla protezione accordatagli dall’aristocrazia morava, in perenne lotta con il potere imperiale, che garantì agli hutteriti non solo libertà di culto, ma ...
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ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] tutti i ceti che sapessero scrivere: con monaci e monache, con abati, vescovi e altri ecclesiastici, con signori dell'aristocrazia e con altre personalità secolari, con donne di alto lignaggio, ecc. Ricordiamo alcuni nomi celebri: Gregorio VII, i re ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] 'uomo derivino dall'egoismo, di cui è massima espressione la proprietà privata. Tra le forme di governo, egli preferisce l'aristocrazia, ossia il governo dei migliori; e poiché i migliori sono i sapienti, Platone propone il governo dei filosofi.
La ...
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Giulio II
Alessandro Pastore
Giuliano della Rovere nacque ad Albisola il 5 dicembre 1443 di modesta famiglia, da Raffaello e da Teodora di Giovanni Manirola. Ad essi dedicò il 30 aprile 1477 un monumento [...] ma già nel 1505 le aveva destinato l'eredità di Monserati de Guda e nel 1506 si era rivolto al re e all'aristocrazia inglese chiedendo ulteriori aiuti. Nel 1508 tentò invece invano di avere la quarta parte della decima concessa al re di Spagna. A più ...
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Gregorio XIV
Agostino Borromeo
Niccolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombarda, l'11 febbraio 1535 da Francesco e Anna Visconti.
La sua nascita avvenne prematuramente: questa circostanza, secondo [...] ducato di Milano da Francesco II Sforza a Filippo V, "Archivio Storico Lombardo", 97, 1970, pp. 83, 148; G. Politi, Aristocrazia e potere politico nella Cremona di Filippo II, Milano 1976, ad indicem; H. Jedin, Storia del concilio di Trento, IV, 1-2 ...
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Sette religiose
Jean-François Mayer
di Jean-François Mayer
Sette religiose
Introduzione
La ricerca è talvolta chiamata a confrontarsi su argomenti che suscitano discussioni violente e appassionate: [...] anni trenta dell'Ottocento nella prospettiva della preparazione del Secondo Avvento, i cui dodici apostoli provenivano dalla piccola aristocrazia, dal foro, dal clero, e comprendevano anche due membri del Parlamento.
Si può pensare che, più che da ...
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Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] .
È facilmente intuibile l'atmosfera di entusiasmo parossistico e di frenetico attivismo che circondava il propheta e l'aristocrazia degli eletti che egli guidava dall'alto della sua autorità carismatica. Il mito escatologico della fine del tempo ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] rapporti politici che poi risulteranno decisive almeno per due secoli successivi della storia italiana. E in mezzo a questa aristocrazia, la C. si ritaglia, con caparbietà e convinzione, un ruolo preciso, di rinunzia a caratteristiche femminili, pure ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] le esigenze d'apparato, gli orientamenti culturali, i legami di clientela del sovrano e del suo seguito.Le b. dell'aristocrazia laica, scarsamente attestate nell'Alto Medioevo - si pensi a quelle di Erardo del Friuli o di Eccardo di Macôn -, seguono ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...