GUGLIELMO della Chiusa
Carlo Albarello
Monaco di S. Michele della Chiusa nella seconda metà dell'XI secolo, G. è autore delle Vite di due abati clusini, Benedetto (I) e Benedetto (II): sotto il governo [...] , Torino 1988, pp. 161-174; G. Sergi, S. Michele della Chiusa, in Diz. degli Istituti di perfezione, VIII, Roma 1988, pp. 601-604; G. Sergi, L'aristocrazia della preghiera. Politica delle scelte religiose nel Medioevo italiano, Roma 1994, pp. 73-104. ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] sunt", si era lasciato trascinare nella disputa sulla forma della Chiesa, sembrando propendere per una monarchia temperata di aristocrazia, seguendo l'autorità di teologi parigini (In Theologiam, pp.371, 453).
Pur nella sostanziale prudenza e nella ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] che ostacola l'affermazione del merito personale, oscurando il carattere originario dello Stato: "Si è gradualmente alterata l'aristocrazia, sì perché è cessata in gran parte l'elezione degli uomini valorosi, e perché la maggior parte degli onori ...
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GIOVANNI GUALBERTO, santo
Antonella Degl'Innocenti
Nacque, probabilmente tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, in Toscana, non lontano da Firenze (secondo le agiografie più tarde nel castello [...] di Firenze Pietro Mezzabarba colpì indirettamente il marchese Goffredo, fedele alleato del presule fiorentino, e l'alta aristocrazia a lui legata.
Un momento fondamentale nella storia di G. e del monachesimo vallombrosano è rappresentato appunto ...
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STEFANO II
Paolo Delogu
Figlio di un Costantino, apparteneva ad una famiglia nobile romana che aveva le case nella regione della via Lata (via del Corso). Non se ne conosce la data di nascita. Rimasto [...] stabilire un contatto e forse avviare una trattativa. Giunto da poco al potere regale, egli doveva fare i conti con l'aristocrazia franca che probabilmente non vedeva di buon occhio il consolidamento di un'intesa fra il re e il papato, tanto più se ...
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GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 15 marzo 1444. Destinato sin dalla nascita alla carriera [...] , il primo di quella che si sarebbe rivelata una serie innumerevole; era cioè un esponente di punta di quella aristocrazia italiana che veniva nella seconda metà del Quattrocento monopolizzando le cariche di Curia e insieme ridefinendo i rapporti fra ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] , cominciate nel marzo 1817, si tenevano nel palazzo dell'A. in Torino, reclutò i suoi adepti essenzialmente nell'aristocrazia. Retta su una buona organizzazione, fiancheggiata dalla Congregazione degli Oblati, il cui fondatore, Lanteri, ne era stato ...
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FAVARONI, Agostino (Agostino da Roma)
Daniela Gionta
Nacque intorno al 1360 a Roma. Nulla si sa della sua famiglia di provenienza: la prima notizia certa si rinviene nei registri dell'Ordine agostiniano [...] . Il Garofolo aveva, infatti, già riunito una ristretta comunità di osservanti, tra i quali figuravano molti esponenti dell'aristocrazia veneziana, come Francesco Contarini, Daniele Morosini, Filippo Paruta e Andrea Bondumier. Il F. favorì anche lo ...
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FILOMARINO, Marino (Marino da Eboli, Marinus Neapoletanus)
Norbert Kamp
Nacque a Napoli tra il 1205 e il 1210. Da un documento in cancelleresca napoletana, che egli fece redigere nel 1274, "ut privata [...] ultimi due anni, metteva in evidenza che la sua azione sarebbe stata efficace grazie ai legami di parentela con l'aristocrazia locale. Dal pontefice il F., il quale forse dubitava ancora di rendere definitivo il passo verso Capua con l'ordinazione ...
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GENTILE (Gentile Pignolo), Deodato
Dario Busolini
Nacque a Genova nel 1558, dalla nobile famiglia Pignolo che era stata ascritta all'"albergo" dei Gentile, con la riforma del 1528.
Avviato, secondo [...] punto da attrarre tra le sue fila, a vari livelli, funzionari dei tribunali laici ed ecclesiastici, esponenti dell'alta aristocrazia e grandi ufficiali dell'amministrazione, e da ottenere la protezione della viceregina Caterina de Sandoval.
Ma il G ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...