FERRARI, Bartolomeo
Marina Romanello
Nato a Milano nel 1499 da Luigi e Caterina Castiglioni, di illustre casato milanese. ancora bambino rimase orfano di entrambi i genitori e privato anche del fratello [...] risveglio religioso milanese, di cui fu una delle manifestazioni più significative; contava tra i suoi membri il meglio dell'aristocrazia autoctona e anche di quella francese, ed era favorita dallo stesso re Francesco I come dai pontefici.
Il F ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] 14 su 90). In Sicilia poi la scelta cadeva spesso su teatini o su monaci benedettini appartenenti a famiglie dell’aristocrazia isolana, di riconosciuta cultura (nel 1848 erano tre per ciascun ordine su diciassette vescovi). Essi, come in genere gli ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] solo in modesta misura sull'appoggio della sua famiglia (che, come s'è detto, non faceva parte della potente aristocrazia cittadina). Così, se la propensione di O. verso la mediazione limitò l'entità dei contrasti, la sua sostanziale debolezza ...
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PIER DAMIANI
Umberto Longo
(Petrus Damiani, Petrus peccator), santo. – Nacque tra la fine del 1006 e gli inizi del 1007 a Ravenna. Non si conoscono i nomi dei genitori.
Monaco, cardinale vescovo, diplomatico, [...] ai milanesi da Pier Damiani con l’ep. 84, e dall’altra del vescovo di Parma Cadalo (Onorio II), caldeggiato dall’aristocrazia romana ed eletto al concilio di Basilea del 1062 su iniziativa dell’imperatore Enrico IV – mise ancora alla prova la ...
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Costantino e il monachesimo
Fabio Ruggiero
Lo scambio epistolare fra Costantino e Antonio
Nella Vita di Antonio, composta da Atanasio di Alessandria, si trova un breve capitolo dedicato alla relazione [...] Paolino?», è la domanda che Ausonio gli pone e, piace pensarlo, forse insieme si pone19. Del resto, come altri membri della aristocrazia del tempo, egli è persuaso che dietro la professione di vita monastica vi sia un rifiuto del mondo e dei suoi ...
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MALABAILA, Filippo
Nicolina Calapà
Nacque il 18 ag. 1580 a Castellinaldo nell'alto Monferrato. Era figlio cadetto di Maria Pelletta appartenente all'illustre casato dei signori di Cossombrato, e del [...] che il Comune di Asti si era affermato nel Medioevo ribellandosi ai vescovi, suoi legittimi signori, e che l'aristocrazia cittadina aveva potuto assumere la guida della città soprattutto grazie alle ricchezze accumulate gestendo banchi di pegno. Una ...
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Città della Toscana occidentale (185,1 km2 con 90.036 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge a circa 12 km dal Tirreno, nella pianura alluvionale costiera formata dall’Arno, che l’attraversa dividendola [...] conquista si avvia a farsi totale. Ma se ghi;belline sono l’aristocrazia mercantile e la borghesia industriale, rivaleggiante con Firenze, in contrasto con esse l’aristocrazia feudale e il popolo minuto o singole fazioni – espressione non di classi ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] : come la libertà di fronte agli eccessi delle autorità ecclesiastiche, la democrazia del Cristianesimo primitivo dinanzi «all’aristocrazia della Chiesa ufficiale», la laicità, «cioè la cessazione del privilegio e il ritorno [...] al diritto comune ...
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CORRER, Gregorio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 14 settembre del 1409 da Giovanni di Filippo del ramo a Castello e da una nobildonna di nome Santuccia di cui ignoriamo il casato (in proposito cfr. [...] la scelta tra lo stato laico, che gli prometteva brillanti soddisfazioni all'ombra di una delle più potenti famiglie dell'aristocrazia veneziana, e quello ecclesiastico, cui lo sollecitavano l'esempio e lo stimolo dello zio, che gli faceva balenare ...
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GIUSEPPE BENEDETTO Cottolengo, santo
Giuseppe Tuninetti
Nacque a Bra (nei pressi di Cuneo) il 3 maggio 1786, primogenito di dodici figli, da Giuseppe e da Benedetta Chiarotti. Il cognome paterno originario [...] sardo in cui giungeva G. era la Torino della Restaurazione, guidata da Vittorio Emanuele I, coadiuvato dall'aristocrazia, tornata sotto le ali protettrici dei Savoia; la Chiesa torinese, sotto la direzione dell'arcivescovo camaldolese C. Chiaveroti ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...