BISEO, Giovanni Battista
Giuseppe Selmo
Figlio di Gaetano e fratello di Camillo, nacque a Brescia l'8 genn. 1815; ebbe i primi rudimenti del disegno dal padre, decoratore murale, dal quale apprese la [...] palazzo Pamphili a piazza Navona creò un laboratorio di riproduzione di opere d'arte, riscuotendo grande successo presso l'aristocrazia romana. La figlia di Vittorio,Maria (n. 1893), si è dedicata alla pittura murale collaborando con G. Bargellini e ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] età umbertina e durante questa. Con sorpresa, e quasi vergognandosi, il pittore scopriva di giorno in giorno che quella aristocrazia tanto avversata non era poi così abominevole come l'opposizione politica l'aveva dipinta; che, a parte certo sussiego ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] al sovrano spagnolo. L'apertura dei ranghi dell'Ordine, attraverso il sistema delle conimende, ai membri non solo dell'aristocrazia fiorentina, ma dei gruppi dominanti delle città e terre del dominio, ne faceva d'altro lato uno strumento importante ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] , che si prospettava assai più pericoloso di quelli sino allora superati, almeno il tentativo di migliorare i suoi rapporti con l'aristocrazia senatoria romana. D'altra parte è da ritenere che B., da Roma, ebbe lo sguardo anche al profitto che poteva ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] società contemporanea, ambiscono sotto traccia alla promozione di un atteggiamento più collaborativo e impegnato da parte di quell’aristocrazia lombarda apparsa fino a quel momento meno coinvolta (se non proprio distratta o assente) in tali processi ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] il matrimonio lo imparentava ad una delle famiglie più in vista di Genova e gli assicurava stretti legami con l'aristocrazia e l'alta finanza francesi grazie al suocero, il marchese Antonio, già funzionario napoleonico e poi diplomatico sabaudo.
Il 7 ...
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MANCINI, Maria
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 ag. 1639 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del futuro cardinale Giulio. A sette anni lasciò la casa paterna per il monastero delle benedettine [...] certo esprit. Già in questa fase, Mazzarino avviò trattative per un matrimonio tra la M. e qualche esponente dell'alta aristocrazia francese. La scelta cadde su C.A. de la Porte, marchese di Meilleraye, ma questi si innamorò dell'ancora giovanissima ...
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CUTOLO, Teodoro
Michele Fatica
Nato a Napoli il 4 genn. 1862 da Carlo e da Antonietta Giannone, si formò nell'azienda paterna, una società di rappresentanza di prodotti agricoli e industriali con sede [...] varie metamorfosi dall'anno della sua fondazione avvenuta nel 1824 e da ultimo era passata dalle mani di una sclerotica aristocrazia a quella di una dinamica borghesia affaristica, che l'aveva trasformata in una vera e propria banca mista, lanciata ...
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DE CESARE, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Spinazzola (Bari) l'11 nov. 1845 da Antonio, possidente, e da Teresa Mandoi.
Il padre apparteneva a famiglia molto in vista per livello culturale - il [...] politiche e giurisprudenza, materie in cui si sarebbe laureato nel 1865 e 1867. Una forte inclinazione verso l'aristocrazia intellettuale e un'istintiva avversione per tutte le organizzazioni democratiche e i loro metodi di lotta lo condussero presto ...
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PETRUCCI, Antonello
Alessio Russo
PETRUCCI (de Petruciis), Antonello (Antonello d’Aversa). – Nacque presso Teano, nel secondo decennio del Quattrocento. Figlio (secondo Tristano Caracciolo) di contadini [...] nobile famiglia, sarebbe infatti emersa nel rapporto tra i due l’aspra competizione allora in atto fra la vecchia aristocrazia e l’emergente ceto funzionariale. Al marito di umili natali, Elisabetta avrebbe dunque imposto con durezza i propri costumi ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...