FILANGIERI, Carlo
Renata De Lorenzo
Nacque il 10 maggio 1784 a Cava de' Tirreni (Salerno) da Gaetano, noto giurista illuminista, e da Caterina Frendel, nobile ungherese, chiamata a Napoli dalla regina [...] successo, le restanti operazioni demaniali, riuscendo anche a conciliare provvisoriamente alla monarchia una frazione della aristocrazia palermitana, irritata e spaventata dalle tendenze democratiche manifestatesi nel 1848" (Romeo, pp. 358 s.). In ...
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CORSINI, Bartolomeo
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Firenze il 9 maggio 1683 da Filippo, marchese di Laiatico, e da Lucrezia Rinuccini, primogenito di una nobile casata, arricchitasi nei secoli aurei [...] fu in grado di svolgere una equilibrata mediazione tra le direttive del governo napoletano e le resistenze opposte dall'aristocrazia e dalle magistrature siciliane.
A Celestino Galiani, occupato in quegli anni a comporre le vertenze con Roma sulle ...
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GORANI, Giuseppe
Elena Puccinelli
Nacque a Milano il 2 febbr. 1740, dal conte Ferdinando e dalla contessa Marianna Belcredi, entrambi di nobili famiglie pavesi i cui membri avevano ricoperto, e ancora [...] fin dall'inizio della rivoluzione. "Difesa della proprietà, difesa della religione (depurata degli aspetti superstiziosi), difesa dell'aristocrazia naturale fondata sul censo e sull'educazione" (Capra, 1989, p. XIII), furono i principî del suo ...
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GUZZONI, Boccolino
Francesco Storti
Appartenne a nobile e antica famiglia podestarile originaria della terra di Offagna, trapiantata a Osimo intorno alla metà del XII secolo. Fu primogenito di Guzzone [...] di Osimo, ma mostrano, al contempo, l'incapacità di Innocenzo VIII di gestire i rapporti con la bellicosa aristocrazia del proprio Stato. Il G., dopo i primi falliti approcci, aveva infatti manifestato disponibilità alle proposte di accordo dell ...
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PANTALEONI, Maffeo
Antonio Bianco
– Nacque il 2 luglio 1857 a Frascati, primo dei tre figli di Diomede – medico, politico e senatore del Regno – e di Jane Isabella Massy Dawson.
Aveva cinque anni quando [...] Da a-socialista sedette tra le fila radicali. Convinto che la democrazia non dovesse essere «una aristocrazia di nuove clientele», sostenne posizioni liberaldemocratiche e federaliste, liberiste e anticorporative, antimilitariste e anticlassiste. Nel ...
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BOTTA ADORNO, Antonio
Adam Wandruszka
Nacque a Pavia intorno al 1688 da antica famiglia genovese.
Il padre Alessandro fu, secondo l'Arneth, cancellato per un delitto dal libro d'oro della nobiltà genovese; [...] Carlo VI aveva proposto le riforme ora attuate dallo Haugwitz; diceria senza fondamento e forse dovuta soltanto all'antipatia dell'aristocrazia austriaca per il riformatore Haugwitz.
Il 2 apr. 1749 il B. si era insediato al palazzo Egmont a Bruxelles ...
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GONZAGA, Luigi
Isabella Lazzarini
Primo capitano di Mantova della casa di Gonzaga, nacque a Mantova da Corrado di Antonio (talora chiamato anche Guido) e dalla sua prima moglie, una donna della casata [...] formalizzare in una cerimonia memorabile il potere raggiunto e consolidato: di fronte al fior fiore dell'aristocrazia dell'Italia settentrionale si festeggiarono con tornei e cerimonie cavalleresche quattro matrimoni familiari: quello dello stesso ...
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LUDOVICO I di Borbone, re d'Etruria
Alba Mora
Nacque a Colorno, presso Parma, il 5 luglio 1773, primogenito maschio del duca di Parma e Piacenza Ferdinando I e di Maria Amalia d'Asburgo Lorena. La sua [...] , così spoglio da dover ricorrere alla nobiltà locale per candelieri, vasellame e altri oggetti di prima necessità. Nell'aristocrazia fiorentina, molti restavano legati al passato granducale e stentavano ad accettare i nuovi sovrani; ben 13 dame ...
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BORGO, Ignazio Solaro di Moretta, marchese del
Valerio Castronovo
Nato intorno al 1662 da Carlo Gerolamo, gran maestro di artiglieria e da Maria Roero di Cortanze, fu avviato in giovane età alla carriera [...] ancora nel 1734 il B. figurava tra i detentori di beni e capitali più cospicui nell'ambito della grossa aristocrazia piemontese rappresentata a corte.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Torino, Sezione I, Materie Politiche, Negoziazioni Francia, mazzi ...
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DE THOMASIS, Giuseppe
Luciano Martone
Nacque il 19 marzo 1767 a Montenerodomo, in provincia di Chieti, da Tommaso e da Orsola Pizzala.
Compiuti i primi studi nel paese natio, fu assai presto allievo [...] la sua origine borghese e per il suo passato murattiano era già tutt'altro che ben accetto a quell'aristocrazia siciliana che si ostinava nel rifiutare l'ordinamento giuridico del decennio, per opporsi al predominio conseguito nel continente dalle ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...