GONZAGA, Luigi
Massimo Marocchi
Nato nel 1745 a Venezia da Leopoldo e da Elena Medini, fu l'ultimo discendente in linea diretta dei Gonzaga di Castiglione delle Stiviere.
Signori d'un minuscolo feudo [...] cultura, combatte i pregiudizi e l'ignoranza, è ministro "del vero, del sublime, del grande". Egli rappresenta la nuova aristocrazia dell'ingegno e della virtù, il miglior sostegno del principe illuminato presso il quale deve assumere la missione di ...
Leggi Tutto
DE RISO, Matteo
Carmela Maria Rugolo
Nacque probabilmente a Messina nella prima metà del sec. XIII.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente della quale non conosciamo le origini e la provenienza, [...] raccontando gli avvenimenti del 1268 Saba Malaspina lo aveva genericamente designato quemdam, l'essere entrato nelle file dell'aristocrazia va ascritto senza dubbio a capacità personali, alle quali vanno sommati il prestigio e la solidità finanziaria ...
Leggi Tutto
MALATESTA (de Malatestis), Galeotto, detto Malatesta Ungaro
Anna Falcioni
Nacque a Rimini nel giugno 1327 dal fecondo matrimonio tra Malatesta detto l'Antico e Guastafamiglia e Costanza Ondedei. Battezzato [...] entrambe figlie di Obizzo (III) d'Este, aveva già iniziato a intessere una serie di rapporti parentali con l'aristocrazia italica destinati a essere presto corroborati dal suo fattivo impegno diplomatico. Il legame con la corte ferrarese si consolidò ...
Leggi Tutto
FARNESE, Pierluigi
Angela Lanconelli
Figlio di Ranuccio e di Agnese Monaldeschi, nacque prima della metà del sec. XV; nel 1450, quando il padre fece testamento, era ancora nella minore età.
Ranuccio, [...] Rocca) che con questo matrimonio i Farnese uscivano dalla cerchia limitata della nobiltà locale ed entravano nel novero dell'aristocrazia romana, imparentandosi con una famiglia di grande prestigio che aveva dato un papa alla Chiesa romana. Non per ...
Leggi Tutto
BUSACCA, Raffaele
Francesco Brancato
Nacque a Palermo da Giacomo, marchese di Gallidoro, e da Rosalia Costantino il 10 genn. 1810. Compiuti i primi studi nella città natia presso i padri dell'oratorio [...] accentrando in uno solo il potere, impedisce il libero sviluppo delle varie forze che compongono la società, e l'aristocrazia come quella che, poggiando sul privilegio, ostacola lo sviluppo organico di tutte le capacità sociali, esalta la democrazia ...
Leggi Tutto
CONTARINI, Maffeo
Francesca Meneghetti
Figlio di Domenico di Nicolò del confinio di S. Angelo e di una nobildonna di cui nulla ci dicono le fonti, nacque con ogni probabilità a Venezia sul finire del [...] , un altro se ne affacciava sul piano della politica interna: individuare un candidato, su cui le diverse fazioni dell'aristocrazia senatoria potessero trovarsi unanimi. Mentre erano in corso tali maneggi, l'8 genn. 1456 Lorenzo Giustinian spirò. In ...
Leggi Tutto
MALOCELLO, Jacopo
Enrico Basso
Figlio di Guglielmo di Enrico (console del Comune nel 1207), nacque presumibilmente all'inizio del secolo XIII e appartenne al ramo della potente famiglia di parte guelfa, [...] II di Savoia, trattenuti in ostaggio dal Comune piemontese.
Il riconoscimento dell'importanza del ruolo politico della vecchia aristocrazia da parte del Boccanegra fece sì che il M., come altri suoi congiunti, fosse chiamato nel 1261 a ratificare ...
Leggi Tutto
ANDALÒ, Brancaleone
Emilio Cristiani
Appartenente a una famiglia nobile bolognese, discendente dall'antica consorteria dei Carbonesi, che intervenne sempre attivamente nelle lotte di fazione di Bologna [...] col senatore. Alessandro IV osteggiò risolutamente l'Andalò. là possibile anzi che il nuovo pontefice contribuisse a sobillare l'aristocrazia baronale; fatto si è che nel novembre 1255 l'A., la cui rielezione nell'agosto di quello stesso anno ...
Leggi Tutto
BERNARDO, re d'Italia
**
Nacque intorno al 797, unico figlio maschio, forse naturale, di Pipino, re d'Italia. Dopo la morte del padre, avvenuta l'8 luglio 810, il regno veniva affidato provvisoriamente [...] insinuarono, forse per giustificare la violenza della reazione di Ludovico.
A sostenere e forse a incitare B. doveva esservi quell'aristocrazia di corte che si era formata intorno al re d'Italia, e che dall'esistenza del regno traeva lustro per sé ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONI, Luigi
Carlo Capra
Nacque a Milano il 3 ott. 1757,secondogenito del conte Ottavio e di Teresa Verri (figlia di Gabriele e sorella di Pietro e Alessandro). Studiò con i barnabiti nel collegio [...] Cisalpina - dalla Francia, ma disponibilità per un assetto istituzionale in cui, aboliti gli anacronistici privilegi dell'aristocrazia, le leve del potere tornassero saldamente nelle mani della classe possidente.
Quando tale aspirazione prese corpo ...
Leggi Tutto
aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...