BENEDETTO XII, papa
Bernard Guillemain
Giacomo Fournier, originario di Saverdun (dipartimento dell'Ariège distretto di Pamiers) nella contea di Foix (Francia meridionale), nacque, probabilmente tra [...] non se ne cominciarono nemmeno i preparativi. B. XII sapeva che Roma era agitata dalle lotte tra le famiglie dell'aristocrazia, e si limitò a testimoniare il suo interesse ordinando il rifacimento della copertura della basilica di S. Pietro, opera ...
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DIOSCORO, papa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, nella seconda metà del V secolo giunse a Roma per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] di Simmaco contro quelle di Lorenzo. Infatti si deve ricordare che Agapito, discendente di una illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria, era figlio di quel Gordiano, che parteggiando per Simmaco era stato ucciso nel 502 dai fautori di Lorenzo ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] ed economiche, come nel Tibet e nel Giappone; l'alleanza fra essi e i grandi proprietari terrieri e l'aristocrazia feudale era inevitabile: l'aderire alla setta arroccata in una serie di monasteri coinvolgeva i laici in una cooperazione, dalla ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] , fornisce agli Zande una spiegazione della malattia e delle sventure (e lo stesso vale per la fattucchieria tra l'aristocrazia): i cattivi raccolti, gli insuccessi nella caccia, le difficoltà coniugali, i problemi con i capi, la malattia e perfino ...
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ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] del tempo di Gregorio XVI e non volevano sentir parlare di riforine, nemmeno amministrative. In molti prelati della vecchia aristocrazia si aggiungeva l'invidia per questo parvenu, che profittava di tutte le occasioni per arrotondare la fortuna della ...
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Callisto II
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la metà dell'XI [...] i laici esercitavano su decime e benefici ecclesiastici: col rischio, aggiungerei, di veder nuovamente incrinata quella saldatura tra aristocrazia laica e clero che costituiva uno degli assi portanti della restaurazione ormai avviata dopo la bufera ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] (13 maggio 1873), indicando l'impossibilità di "far vivere in pace l'assolutismo teocratico e il libero esame, l'aristocrazia dell'alto clero e l'eguaglianza civile, l'onnipotenza papale e la libertà di coscienza del genere umano" (cit. in ...
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CALLISTO II, papa
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la [...] i laici esercitavano su decime e benefici ecclesiastici: col rischio, aggiungerei, di veder nuovamente incrinata quella saldatura tra aristocrazia laica e clero che costituiva uno degli assi portanti della restaurazione ormai avviata dopo la bufera ...
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EUGIPPIO
Rajko Bratoz
Presbyter (abate) del monastero di S. Severino in castro Lucullano presso Napoli, nacque intorno al 460 o - al più tardi - intorno al 467 nel Noricum Ripense o nella Raetia Secunda, [...] del 476 la caduta dell'Impero romano in Occidente: un punto di vista diffuso a Costantinopoli e nelle cerchie filobizantine dell'aristocrazia romana. Cassiodoro, scrivendo tra il 507 e il 511 (Variae, a cura di A. J. Fridh, in Corpus Christ., Ser ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] 'età delle riforme e riflettevano l'esperienza dell'autore al centro di una fitta trama di rapporti con personalità dell'aristocrazia non soltanto toscana e con esponenti di rilievo della Reggenza: tra i primi ricordiamo Gian Rinaldo Carli e Agostino ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...