Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] una forza risolutiva,9 ma fu altrettanto facile per i governanti spagnoli capire che l’aumento di potere dell’aristocrazia era stato a sua volta una causa determinante della rivolta.10 Così progressivamente lo stato aveva cominciato a prendere ...
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LAVAGNA, Giovan Giacomo
Girolamo de Miranda
Nacque probabilmente a Napoli nella prima metà del XVII secolo. La famiglia era forse legata a un ramo dei Ravaschieri che, originari di Genova, erano giunti [...] indirizzato verso gli studi giuridici, in cui conseguì la laurea. È probabile che, sulla scia di altri esponenti dell'aristocrazia, dapprima in attrito con l'arcivescovo di Napoli Ascanio Filomarino (morto nel 1666), quindi in diffidente rapporto con ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] re comprendesse ciò che secondo lui i fatti stessi stavano dimostrando, e cioè che la monarchia non poteva reggersi senza l'aristocrazia.
Lasciata la famiglia (si era sposato circa dieci anni prima con donna Teresa Galluccio dei duchi di Toro), dopo ...
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DE RENZIS, Francesco
Silvio De Majo
Nacque a Capua il 7 genn. 1836 da Ottavio e da Maria Rosa Sorvillo.
Il suo casato era nobile da vecchia data. Alla fine del XVI secolo un Vincenzo De Renzis aveva [...] arruolarsi nell'esercito sabaudo. Questa scelta si inquadrava nell'adesione alla linea liberale e antiborbonica di una parte dell'aristocrazia napoletana ed era anche in linea con le tradizioni democratiche della sua famiglia (tra gli altri il prozio ...
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Scrittore e diplomatico romeno (Focşani 1858 - Agapia 1922), segretario di legazione a Roma (1888-1906), tranne due anni in cui fu a Bruxelles e ad Atene. Tornato a Bucarest, fu eletto membro dell'Accademia; [...] "Orientamenti", 1902; Anna, 1911), si ricordano il romanzo filosofico Lydda. Scrisori romane ("Lydda. Lettere romane", 1911) e la raccolta di racconti O muză ("Una musa", 1922), vivace evocazione della nobiltà e dell'aristocrazia napoletana e romana. ...
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Poeta, nato a Casamassella (Lecce) il 23 novembre 1890; da giovane dimorò a lungo a Parigi; a Roma, dal 1928 al '40 curò le edizioni di poesia "Al tempo della fortuna"; nel 1949 ha fondato a Lucugnano [...] , attraverso un lungo travaglio spirituale di cui sono testimonianza i saggi Necessità dello stato poetico (ivi 1934) e Aristocrazia del cattolicesimo (Modena 1937) e che porterà C. da posizioni paniche, orfiche e antroposofiche ad una visione ...
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DI GIOVANNI, Girolamo
Rosario Contarino
Nacque intorno alla metà del sec. XVI a Palermo da Francesco, barone del Parco, e da Delizia Del Carretto, entrambi esponenti di casati altolocati di estrazione [...] a Palermo e in tutte le occasioni in cui poteva mostrare la sua destrezza di spadaccino. Tipico esponente di un'aristocrazia altezzosa e pronta alle dimostrazioni di puntiglio, il D., come riferisce il fratello Vincenzo nel suo Palermo restaurato ...
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Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] française ampî estratti delle sue opere. Fin dagli anni liceali frequentò assiduamente i salotti dell'alta borghesia e dell'aristocrazia parigina, di cui avrebbe poi stigmatizzato lo snobismo, e nell'affaire Dreyfus si schierò in favore della tesi ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] nelle Isole Britanniche. La società celtica, in cui le tribù erano suddivise in clan familiari, aveva al suo vertice un’aristocrazia composta da guerrieri e druidi, cui seguivano i liberi non armati e infine gli schiavi. Popolo assai religioso, i C ...
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Scrittore inglese (Londra 1892 - Firenze 1969), fratello di Edith e Sacheverell. Nelle sue raccolte di poesie (Twentieth century harlequinade and other poems, 1916, in collab. con Edith; Argonaut and Juggernaut, [...] (Left hand! Right hand!, 1944; The scarlet tree, 1946; Great morning, 1948; Laughter in the next room, 1949; Noble essences, 1950). Con Tales my father taught me (1962) ha ricreato l'atmosfera anteguerra in un ambiente di aristocrazia intellettuale. ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...