CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] sunt", si era lasciato trascinare nella disputa sulla forma della Chiesa, sembrando propendere per una monarchia temperata di aristocrazia, seguendo l'autorità di teologi parigini (In Theologiam, pp.371, 453).
Pur nella sostanziale prudenza e nella ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] che ostacola l'affermazione del merito personale, oscurando il carattere originario dello Stato: "Si è gradualmente alterata l'aristocrazia, sì perché è cessata in gran parte l'elezione degli uomini valorosi, e perché la maggior parte degli onori ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] le tesi del M. alla lunga risultarono perdenti, l'esperienza permise comunque al M. e ad altri esponenti della borghesia e dell'aristocrazia (come i milanesi V. Borromeo, G. Durini e il podestà G. Casati) di entrare in contatto tra loro e iniziare a ...
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MARSILI, Antonio Felice
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Antonio Felice. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1651, e non nel 1649 come riportano Fantuzzi e quanti lo hanno seguito. Era il figlio primogenito [...] elaborando. La prima iniziativa, tesa anche a creare consenso tra gli intellettuali bolognesi, gli universitari e l’aristocrazia cittadina, fu la riattivazione nel 1687 dell’Accademia dell’Arcidiacono, istituita nel 1656 da uno dei suoi predecessori ...
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GOZZADINI, Gozzadino
Giorgio Tamba
Nacque a Ferrara intorno al 1370 da Simonino di Gabione e da Francesca di Bartolomeo Constabili. Non si hanno notizie di suoi fratelli o sorelle.
Simonino, stabilitosi [...] a seguito di un nuovo rivolgimento era stato cacciato il legato pontificio, e aveva assunto il potere una fazione dell'aristocrazia cittadina nella quale primeggiava Antonio Bentivoglio. Con il nuovo regime il G. era in forte sintonia e nei cinque ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] civile eguaglianza, suscitate, contro il sistema il quale, però, "oggi tende a mettersi sulla sella della scavalcata aristocrazia di sangue, superandola in burbanza e corruttela". Così si ricade dal comune nell'antidemocratico municipio romano. Alla ...
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MALETTA, Alberico
Maria Nadia Covini
Nacque attorno al 1410 da Cristoforo, insigne giurista, consigliere ducale e conte palatino, di famiglia originaria di Mortara, probabile luogo di nascita del Maletta. [...] più brillanti risultati ottenuti dalla diplomazia sforzesca, convalidato poi dalla conquista delle roccaforti rimaste in mano all'aristocrazia genovese. Ottenuto il dominio sulle città liguri, assicuratosi l'amicizia e la protezione del potente Regno ...
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FABBRO, Angelo Antonio
Paolo Preto
Nato a Valdobbiadene (Treviso) il 3 giugno 1711 da Battista e Maddalena Bottoglia, studiò nel seminario di Padova e si laureò in teologia e diritto civile e canonico [...] fine del '700. Ricerche storiche, Firenze 1956, pp. 176 s., 227; G. Tabacco, Andrea Tron (1712-1785) e la crisi dell'aristocrazia senatoria a Venezia, Trieste 1957, pp. 39 s.; A. Stella, Chiesa e Stato nelle relazioni dei nunzi pontifici a Venezia ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] della borghesia fiorentina fra Due e Trecento, con le sue mode e consuetudini e le sue velleità di attingere certa aristocrazia di costumi, in assenza di un'elaborazione di propri miti. Il Reggimento appare inoltre quale riflesso del severo moralismo ...
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DAL POZZO, Giuseppe Maria Ferdinando
Marco Gosso
Di famiglia di origine alessandrina, quintogenito di Angelo Francesco, quinto conte di Castellino e San Vincenzo, e di Teresa Cristina Della Valle Galliziano, [...] conoscenze, a cui ben presto si aggiunsero numerose amicizie e relazioni con esponenti della politica, dell'intellettualità e dell'aristocrazia londinese. Il lungo soggiorno in Gran Bretagna (1823-1831) fu fra i più fecondi della sua attività di ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...