GIORDANO
Antonio Sennis
Figlio di Eriberto conte di Ariano, a sua volta figlio di Gerardo di Buonalbergo, e Altruda, non si conoscono il luogo e la data della sua nascita.
G. dovette succedere al padre [...] e concludendo un accordo con l'arcivescovo di Benevento Landolfo, ben contento di stabilire relazioni pacifiche con esponenti dell'aristocrazia normanna. È molto probabile che l'irrequietezza di G., che non smise le armi, dipendesse dal fatto che ...
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DE DONNO, Oronzo
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Maglie (Lecce) il 2 ag. 1754 da Nicola e Maddalena Cezzi. Compiuti gli studi delle lettere e delle scienze nella cittadina natale, si trasferì a Napoli [...] ; insieme con molti altri medici e in particolare con gli esponenti più vivaci della scienza, della cultura e dell'aristocrazia pugliese si schierò dalla parte del nuovo regime. Indossò la coccarda della rivoluzione e ricevette attestati di stima dal ...
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BIANCHETTI, Paola
Maurizia Barletta
Nacque a Castelfranco Veneto dal conte Giuseppe Valerio e da Luigia Anna Loro il 4 gennaio del 1876.
Nella sua evoluzione letteraria influirono certamente l'origine [...] suo tentativo poetico, carducciano anche nel titolo: Lucifero.
La B. crebbe quindi nel raffinato ambiente di quell'aristocrazia veneta che aveva saputo inserirsi nel movimento di unificazione nazionale. Dalla villa paterna passò a quella del marito ...
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CAMBRUZZI, Giacomo
Christoph H. Heilmann
Nacque nel 1744 a Castel di Soligo (Treviso), luogo d'origine della famiglia, dove era nato anche il suo bisnonno Antonio Bellucci. Come questo, il C. fu pittore [...] per il suo delicato disegno e per la vivacità degli incarnati sia per la naturalezza dei suoi ritratti di personaggi dell'aristocrazia.
Ai suoi primi anni di attività è databile un gruppo numeroso di ritratti di nobili trevisani, tra i quali spiccava ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] inviato in oriente nel 525; e cerca di isolare a sua volta il papa, mettendo in stato di accusa l'aristocrazia romano-cristiana, ai cui vertici sono Simmaco e Boezio. Le due iniziative di Teodorico si concludono tragicamente. Giovanni I è accolto ...
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BORGHESE CAFFARELLI, Scipione
Valerio Castronovo
Nato a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella di Paolo V, assunse il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. [...] il B., ebbe a esercitare anche dopo la scomparsa di Paolo V, sopravvivendo al rimpasto avvenuto ai vertici dell'alta aristocrazia dello Stato con l'ascesa al pontificato nel 1621 di Gregorio XV e della nuova potente famiglia dei Ludovisi e mantenendo ...
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GUARNERI, Felice
Luciano Zani
Nacque il 6 genn. 1882 a Villanuova di Pozzaglio, presso Cremona, da Ludovico e Giulia Brugnoli.
Profondamente cattolici, i Guarneri erano un'antica famiglia di agricoltori, [...] innovative e vincenti, e l'idea di un'alleanza tra contadini e imprenditori agricoli contro il privilegio fondiario dell'aristocrazia terriera parassitaria e assenteista e contro la riduzione del contadino a salariato puro. Da questa idea di un ...
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CAPECELATRO, Francesco
Carla Russo
Nacque a Nevano (Aversa) feudo appartenente alla sua famiglia, ascritta a Napoli al seggio di Capuana, il 17 ott. 1595 da Annibale e da Lucrezia Pignone, figlia del [...] feudale nelle province. Allargando a queste ultime il quadro della rivolta, veniva ad assumere particolare rilievo l'aiuto prestato dall'aristocrazia per la repressione dei moti. Essa si presentava, in tal modo, come l'unica forza in grado di opporsi ...
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ANTEMIO
Paolo Lamma
Era figlio del magister militum Procopio e di una figlia del prefetto del pretorio Antemio. Ennodio, nella Vita Epiphani, lo chiama galata, ma la espressione messa in bocca a Ricimero, [...] ci dice Giovanni Antiocheno, forse in modo troppo semplicistico, ma tuttavia efficace, da un lato stavano, con l'imperatore, l'arìstocrazia e il popolo, dall'altro i barbari con Ricimero (fr. 209). La verità non era così semplice, perché barbari si ...
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GUIDETTI, Francesco
Stefano Jossa
Nacque a Firenze il 6 nov. 1493 da Lorenzo di Francesco di Guidetto e da Lucrezia di Lorenzo Corsi sotto il gonfalone del Nicchio, nel quartiere di S. Spirito, nel [...] e politica, che trova la sua espressione più significativa nelle poesie giovanili del Guidetti.
La frequentazione dell'aristocrazia intellettuale fiorentina gli diede una posizione di un certo prestigio nella cultura del tempo, come testimonia il ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...