PAULUCCI DI CALBOLI, Fulcieri
Elena Papadia
PAULUCCI DI CALBOLI, Fulcieri. – Nacque a Napoli il 26 febbraio del 1893 dal conte Raniero e da Virginia Lazari Tornielli.
Il padre era un diplomatico, discendente [...] generale Pietro Panizzardi, comandante dell’artiglieria della 3ª armata, esemplificavano una percezione di sé come esponente di un’aristocrazia morale, oltre che di sangue: Paulucci riteneva, infatti, di dover sempre combattere in prima linea per il ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] -Egger, in Mon. Germ. Hist., Scriptores, XV, 1, Hannoverae 1887, p. 419, 39), uno dei più potenti rappresentanti dell'aristocrazia dell'Italia settentrionale, di origine transalpina, durante i regni di Lotario I e di Ludovico II, e da Gisella, figlia ...
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FORZATÈ, Alvise (Aloduxe, Aloduse da Monte Merlo; Luixe, Ludovico di Forzatè)
Laura Gaffuri
Figlio di Marzio, conte di Montemerlo, e di Cubitosa, figlia di Jacopino da Carrara detto il Pappafava, nacque, [...] prima metà del sec. XIV, a Padova, dall'illustre e potente famiglia Tanselgardi (o Transelgardi) Forzatè dell'aristocrazia municipale strettamente legata da vincoli di interesse e di parentela alla casa dei signori della città.
Divenuti vassalli dei ...
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Romano (m. Roma 767), fratello di papa Stefano II, cui successe (757), cercò con ogni mezzo di consolidare la posizione della Chiesa di fronte ai Longobardi, mirando a sostituire all'influenza loro quella [...] la politica eccessivamente antilongobarda e antibizantina del pontefice, la cui durezza politica suscitò molto malcontento specialmente tra l'aristocrazia romana, che fu poi causa della rivolta avvenuta all'indomani della sua morte. Festa, 28 giugno. ...
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Scrittrice svedese (Växjö 1894 - Stoccolma 1940); la sua varia opera, fortemente autobiografica, è tutta centrata sull'erotismo e sull'istinto di morte; artisticamente è forse migliore la sua prima opera, [...] connessi alle prime esperienze sessuali di un'adolescente; altri romanzi, nei quali analizza con crudezza la degenerazione dell'aristocrazia svedese cui apparteneva per nascita, sono Fröknarna von Pahlen ("Le signorine von P.", 7 voll., 1930-35 ...
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Iyasu V
Imperatore d’Etiopia (n. 1896-m. 1935). Regnò nel 1913-16. Figlio di ras Mikael del Wallo, aristocratico musulmano convertito al cristianesimo, e della figlia maggiore di Menelik II, fu da questi [...] scelto come erede nel 1908, in un quadro di forti tensioni successorie nella corte. Asceso al trono, si alienò rapidamente aristocrazia e Chiesa con la sua scarsa diplomazia, con una politica capricciosa e la simpatia per l’islam (corsero voci di una ...
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Nipote (Napoli 1622 - Roma 1666) del papa Innocenzo X. Figlio di Pamfilio e di Olimpia Maidalchini (v. Pamphili, Olimpia), fu nominato dallo zio generale della Chiesa, comandante della flotta, governatore [...] il volere della madre abbandonò (1647) la porpora per sposare Olimpia Aldobrandini principessa di Rossano, che partecipò attivamente alla lotta dell'aristocrazia romana contro la suocera, ma trasmise altresì ai P. feudi e beni degli Aldobrandini. ...
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Storico, sociologo e uomo politico svedese (Ölme, Värmland, 1850 - Djursholm 1923); prof. all'univ. di Lund (1889-1915), fondò (1897) la rivista Statsvetenskaplig Tidskrift e diffuse in Svezia la metodologia [...] del sistema parlamentare e del movimento socialista e propugnatore di una federazione pangermanica estesa a tutta l'Europa settentrionale. Pubblicò saggi sull'aristocrazia svedese, sulle classi sociali, sulla politica e la costituzione svedese. ...
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Scrittrice spagnola (n. Madrid 1590 - m. 1661); dimorò per qualche tempo a Napoli e a Saragozza. Compose una commedia, La traición en la amistad. Ebbero molto successo due raccolte di novelle, Novelas [...] amorosas y exemplares (1637), Parte segunda del sarao y entretenimientos honestos (1647), notevoli per qualità descrittive, stile rapido e passionale. La Z. inquadrò i suoi personaggi dell'aristocrazia femminile in ambienti realistici. ...
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DURFORT, Astorge de
Bernard Guillemain
Apparteneva probabilmente al ramo di Aurillac (diocesi di Saint-Flour, Cantal) della grande famiglia dei Durfort, imparentata per mezzo di matrimoni ai La Tour, [...] con il titolo di damigello o cavaliere della diocesi di Limoges, appartiene al novero di famiglie dell'aristocrazia limosina i cui membri percorsero carriere importanti nella gerarchia della Chiesa, negli uffici della Curia e nella diplomazia ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...