Pittore ungherese, nato il 20 dicembre 1821 a Veszprém, morto il 19 agosto 1883 a Budapest. Fu allievo a Vienna prima (1840) del Kupelwieser e poi (1842) del Waldmüller. Protetto dall'aristocrazia aulica [...] ungherese, rimase per vent'anni a Vienna, distinguendosi coi ritratti dei conti Carlo Andrássy, Giovanni Pálffy, Giorgio Károlyi ecc., con quadri di genere e nature morte. Nel 1861 si stabilì a Budapest, ...
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Pittore, nacque nel 1668 a Praga, morì nel 1739 a Kutná Hora. Allievo del pittore di corte Christian Schröder di Praga, dipinse a Praga e nei castelli in campagna dell'aristocrazia cèca e principalmente [...] a Kukus presso il conte Franc. Ant. Sporck e a Kutná Hora. Lavorava molto e rapidamente. I suoi numerosi quadri nelle chiese cèche appartengono ai migliori saggi della pittura barocca: nella composizione ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] -, quell'aristocrazia senatoria che aveva mantenuto prestigio sociale e potere economico, pur nella crisi delle istituzioni politiche. Non è invece in alcun modo provato il rapporto di parentela con la famiglia Anicia, sorta di luogo comune spesso ...
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KEMĀL, Meḥmed Nāmyq
Luigi Bonelli
Scrittore, poeta e patriota turco, nato nel 1840, morto a Chio nel 1888. Nato da una delle più nobili famiglie di Turchia, fu sempre nemico dichiarato d'ogni specie [...] d'aristocrazia politica e casta privilegiata. Geniale ed efficace continuatore dell'opera del suo maestro, Shinīsī, dedicò tutta la sua vita a rinnovare la Turchia, schiava delle antiche forme, dal punto di vista politico, letterario e scientifico, ...
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Giulini della Porta, Cesare
Uomo politico (Milano 1815 - ivi 1862). Legato da una fitta rete di parentele a gran parte della nobiltà lombarda, esercitò una nascosta quanto efficace opera di collegamento [...] fra gli esponenti dell’aristocrazia liberale e quei settori della borghesia che costituirono l’ossatura del movimento del ’48. Membro del governo provvisorio di Lombardia nel 1848 e della Consulta lombarda (1848-49), fu incluso nella lista dei ...
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Wudi
Imperatore cinese (n. 155-m. 87 a.C.) della dinastia degli Han occidentali (206 a.C.-9 d.C.). Regnò dal 141 all’87 a.C. Attuò una politica accentratrice limitando il potere dell’aristocrazia e ristabilendo [...] il controllo imperiale su feudi e marchesati. Sotto W. ci fu un grande sviluppo della burocrazia imperiale e il confucianesimo, di cui il filosofo Dong Zhongshu fu il massimo rappresentante, divenne dottrina ...
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SUCHENWIRT, Peter
Vittorio Santoli
Poeta cortigiano professionale, fiorito fra il 1356 e il 1395 in Austria, soprattutto a Vienna.
Il nome evoca una vita, in fondo, giullaresca: i suoi Wirte erano cavalieri [...] dell'alta o altissima aristocrazia austriaca. Ebbe una certa cultura biblico-chiesastica e cortese-cavalleresca. Con animo di rimpianto verso il passato dettò le Ehrenreden, elogi dallo schema fisso, recitati davanti ai parenti e amici del morto, nei ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] e il ducato da quasi due secoli di concorrenza con le autorità bizantine. I papi affermarono questi poteri sia contro l’aristocrazia romana, sia contro i Longobardi, pur avendo necessità dell’aiuto di quella contro questi (Gregorio II e III, Zaccaria ...
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Pittore svedese (Stoccolma 1695 - ivi 1786). Si formò dapprima presso il ritrattista D. von Krafft e poi sull'esempio di R. Carriera, e a Parigi (dal 1720) divenne apprezzato pastellista. In patria, fu [...] pittore della corte e dell'aristocrazia. Vivaci ed eleganti i numerosi ritratti (F. Boucher, Parigi, Louvre). ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] fu sempre tesa ad un'intransigente difesa dei diritti della classe sociale cui apparteneva. L'autorità dell'aristocrazia magnatizia, praticamente annullata dagli Ordinamenti di giustizia del 1293 e sostanzialmente ridotta per tutta la prima metà del ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...