KRASICKI, Ignacy
Giovanni Maver
KRASICKI, Ignacy - Poeta polacco, nato a Dubieck sul San il 3 febbraio 1735, morto a Berlino il 14 marzo 1801. Dai genitori, appartenenti all'alta, ma finanziariamente [...] decaduta, aristocrazia, fu avviato al sacerdozio: studiò nel collegio gesuitico di Leopoli, soggiornò a Roma dal 1759 al 1761, e dopo l'avvento al trono di Stanislao Augusto (1764) ne diventò cappellano. Nel 1766 è già vescovo di Varmia. Divenuto ...
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MALVEZZI, Ludovico
Elvira Vittozzi
Nacque a Bologna nel 1418 da Giovanna Bentivoglio e da Gaspare di Musotto, del ramo della famiglia Malvezzi di Ca' Grande (o Malvezzi da S. Sigismondo) dell'aristocrazia [...] senatoria cittadina.
Formatosi al mestiere delle armi, seguì probabilmente il cugino Annibale Bentivoglio nella compagnia di ventura di Micheletto Attendolo, al soldo di Renato d'Angiò nella guerra di ...
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GUERCIO, Balduino
Enrico Basso
Nacque forse a Genova, presumibilmente verso il terzo decennio del sec. XII; non conosciamo i nomi dei genitori.
Esponente di spicco di una delle principali famiglie di [...] in Terrasanta, partecipando all'assedio di San Giovanni d'Acri. Dell'assenza degli esponenti più prestigiosi dell'aristocrazia guelfa approfittarono i filoimperiali per imporre il primo esperimento di governo podestarile in Genova, provocando un ...
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Discendente (n. 995 - m. 1030) di Aroldo I Hårfager, fu alla corte del duca di Normandia a Rouen (1013-14). Divenuto re (1016), si impegnò nel riordinamento civile ed ecclesiastico del paese. Inviso all'aristocrazia, [...] dovette abbandonare il regno (1029) di fronte alla minaccia di Canuto il Grande, re di Danimarca e di Inghilterra, che pretendeva anche la sovranità sulla Norvegia. L'anno dopo cercò di riconquistare il ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] la componente borghese trovava uno dei suoi (non molti) tratti distintivi proprio nell’essere un «ceto coltivato»; ma anche l’aristocrazia tendeva sempre più a connotarsi in questo senso, in alcuni casi, anzi, rivendicando a sé un primato che poi il ...
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OFFREDUCCI, Gerardo da Marostica
Marco Bolzonella
OFFREDUCCI, Gerardo da Marostica. – Nacque presumibilmente attorno agli anni Trenta del XII secolo.
Gli Offreducci, forse un tempo signori di Marostica, [...] con sicurezza erano membri dell’aristocrazia comunale di Padova durante il suo episcopato: un probabile membro di questa famiglia, Ofreduzo, era infatti console nel 1182.
Il primo documento in cui Gerardo compare risale al 1163, quando fu incaricato ...
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Figlio (n. 1156 - m. 1184) del capo norvegese Erling Skakke e di Cristina, figlia del re Sigurd Jorsalfarer, nel 1164 fu incoronato re di Norvegia a Bergen, e fu coinvolto in lotte interne. Fautore dell'aristocrazia [...] laica ed ecclesiastica, combatté contro il partito dei Birkebeinar (vincitore nel 1177, fu poi sconfitto da Sverre e costretto a rifugiarsi in Danimarca); morì in battaglia, a Fimreite nel Sognefjord ...
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TURAMINI, Alessandro
Paolo Nardi
– Nacque da Emilio di Crescenzio, presumibilmente non prima del 1554, né dopo il 1558. In precedenza, infatti, non compare tra i battezzati della sua famiglia, che apparteneva [...] all’aristocrazia senese e si era arricchita svolgendo attività mercantile e bancaria prevalentemente tra Siena e Roma.
Nel periodo dal 1554 al 1560 non si hanno notizie sui battesimi e i matrimoni dei Turamini, che durante la guerra di Siena si ...
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MATTHEY, Ulisse
Maurizio Tarrini
– Nacque a Torino il 17 apr. 1876 da Giuseppe e da Aminta Pedotti. Iniziò lo studio del pianoforte all’età di cinque anni esibendosi presto nei salotti dell’aristocrazia [...] torinese come bambino prodigio; proseguì gli studi di pianoforte presso il liceo musicale G. Verdi di Torino, nonostante l’opposizione del padre. L’interesse per l’organo si manifestò dopo aver suonato ...
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TANARI, Luigi (Luigi Maria Nicolò)
Stefano Magagnoli
– Nacque a Bologna il 28 luglio 1820, primogenito del marchese Giuseppe e di Brigida Fava Ghislieri, entrambi appartenenti a due importanti famiglie [...] del nuovo secolo.
Il caso di Tanari mostra che, nel corso dell’Ottocento, le distinzioni convenzionali tra aristocrazia e borghesia persero progressivamente di sostanza, lasciando che fosse l’innovazione a segnare la differenza tra chi rimaneva ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...