Duplice è il significato di questi due termini, che da una parte hanno indicato e indicano semplicemente una suddivisione delle forze armate di un paese, e dall'altra, più largamente, ordini e classi sociali [...] ., 6, 6); altre armi difensive erano rare (ib., 6, 10). Molte tribù germaniche davano eccellente cavalleria; quella di Ariovisto era sostenuta da fanteria leggiera scelta, abituata a combattere frammista ai cavalieri (Caes., Bell. Gall., I, 48). La ...
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Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Una citazione dell’Arte della guerra (da qui in poi Adg) riassume il punto di vista di M. sul ruolo della c. in un esercito: «Debbesi bene avere de’ cavagli, ma per secondo e non per primo fondamento dello esercito suo» (II 79). Questa citazione aiuta a leggere ... ...
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Milizia a cavallo comparsa fra i popoli asiatici (assiri e soprattutto persiani) nel corso del 1° millennio a.C. Nel mondo greco e romano non ebbe molta rilevanza (l’arma fondamentale di un esercito era infatti la fanteria), mentre fu assai diffusa tra le popolazioni germaniche. Lo sviluppo della c. ... ...
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Scienza militare
Milizia a cavallo. Comparsa fra i popoli asiatici (assiri e soprattutto persiani), nel 1° millennio a.C., la c. era presente negli eserciti greci e a Roma, in rapporto però da 1 a 10 rispetto alla fanteria. Fu la necessità di fronteggiare gli eserciti persiani e germanici, costituiti ... ...
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Cavalleria
Jean Flori
La cavalleria nacque intorno all'anno Mille in seguito alle trasformazioni sociali e politiche dell'epoca feudale, all'accresciuto ruolo dei castelli e dei guerrieri che li abitavano, all'adozione di nuove tecniche di combattimento. Questo sviluppo si accompagnò alla valorizzazione ... ...
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F. Cardini
La c. medievale si definisce attraverso due funzioni che polarizzano il significato della parola e che, se non vengono accuratamente distinte e articolate, rischiano di confondere gli oggetti, le 'cose', che nella lingua italiana tale termine designa.Da una parte, la c. è l'insieme dei combattenti ... ...
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GALLIA
Léopold Albert CONSTANS
Giacomo DEVOTO
Secondina Lorenzina CESANO
Pietro ROMANELLI
Mario NICCOLI
. Gli antichi davano il nome di Gallia al paese compreso fra il Mediterraneo, le Alpi, il [...] Elvezî invadenti; poi, rinnovando le gesta di Mario, ormai divenute leggendarie, vinse i Germani con un trionfo riportato su Ariovisto. Cesare doveva apparire nel 58 un vero salvatore dei Galli. Del resto bisogna riconoscere che, se Cesare non avesse ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] Voccio - l'unico re norico di cui ci è stato tramandato il nome - diede sua sorella in moglie al re dei Germani Ariovisto, che risiedeva in Gallia (ibid., I, 53, 4). La politica filoromana del regno si manifestò nuovamente in occasione, tra l'altro ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...