Filologo e critico letterario, nato Domodossola il 4 gennaio 1912; prof. di filologia romanza nelle univ. di Friburgo, Svizzera (1938-52), e di Firenze (dal 1952), presidente della Società Dantesca Italiana [...] personalità del Contini, a studî e saggi critici sulla poesia e la prosa italiana dal Petrarca al Pascoli, dall'Ariosto al D'Annunzio, dal Tommaseo ai lirici contemporanei (Esercizi di lettura sopra autori contemnporanei. Firenze 1939. Un anno di ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] i rimanti utilizzati dai poeti canonici (Dante, ma soprattutto Petrarca, nel corso del XVI sec. spesso accompagnati da Ariosto e ➔ Pietro Bembo): Fulvio Pellegrino Morato, Rimario de tutte le cadentie di Dante, e Petrarca, Venezia 1529, ristampato ...
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Stella, Angelo. - Linguista e filologo italiano (Travedona Monate, Varese, 1938 - Pavia 2023). Allievo di M. Corti, si è laureato presso l’Università degli studi di Pavia, dove ha insegnato Dialettologia [...] dal Centro di studi manzoniani, inoltre ha curato quattro volumi della monumentale Storia della Lingua Italiana diretta da L. Serianni e P. Trifone. S. si è occupato anche di molti altri autori, tra i quali Bonvesin de la Riva, L. Ariosto e C. Dossi. ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] nella lingua letteraria fino all’epoca rinascimentale.
(1) tal si levò il pagano a piè rimaso,
Angelica presente al duro caso
(Ariosto 1976: 17)
(2) Avendogli mostro un poco di quel modello di quel serrame che io avevo fatto in Firenze
(Cellini 1985 ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] , Firenze, la Nuova Italia.
Bertinetto, Pier Marco (1976), Il ritmo della prosa e del verso nelle commedie dell’Ariosto, in Ludovico Ariosto: lingua, stile e tradizione. Atti del Congresso (Reggio Emilia - Ferrara, 12-16 ottobre 1974), a cura di C ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] con una dissertazione diretta dal Canello su Orlando nella Chanson de Roland e nei poemi del Boiardo e dell'Ariosto, pubblicata l'anno successivo nel Propugnatore (Bologna 1880).
L'opera era esile e vistosamente immatura, ispirata alle Epopées ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] dialetti e nelle maggiori lingue europee), ma, come si è visto, accompagnata da polemiche. La querelle tra tassisti e ariostisti – cioè tra i sostenitori dello stile rotto e inquieto del Tasso e i difensori della classicità percepita come armonica ed ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] a Severo dua difficoltà (ivi, XIX)
(6) I giuramenti e le promesse vanno
dai venti in aria disipate e sparse
(Ludovico Ariosto, Orlando furioso X, ottava 6, vv. 1-2)
(7) E mai ci aveva pensato, ora improvvisamente (Leonardo Sciascia, Il cavaliere e ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] sistematica) dei dittonghi dopo consonante + r (ritruova → ritrova). La tendenza alla norma non è però univoca e Ariosto presenta casi di regressione per ragioni di rima, come quando introduce una terza persona singolare del congiuntivo imperfetto in ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] Castiglione, ➔ Matteo Maria Boiardo e ➔ Ludovico Ariosto, i quali, talvolta, nel timore di sbagliare per errore opposto di introdurre lettere doppie improprie per ➔ ipercorrettismo: Ariosto, per es., scempia allora in alora, commercio in comercio ...
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ariostesco
ariostésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta L. Ariosto (1474-1533), proprio e caratteristico dell’Ariosto: l’ottava a., la poesia a.; la fantasia a.; o che riguarda l’Ariosto e la sua opera: una biografia a.; la critica ariostesca....
trito
agg. [dal lat. tritus, part. pass. di terĕre «pestare, tritare, logorare»]. – 1. a. Tritato, sminuzzato: carne t.; sale t.; roccia t.; gesso trito. Come s. m., tipo di pezzatura dei combustibili solidi, costituito da pezzi o scaglie...