Alfredo StussiUn’amicizia interdisciplinare. Ricordi di Gino«Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia», serie 5, 2022 Negli ultimi due fascicoli degli «Annali della [...] in buona parte dai medesimi normalisti: la grande letteratura era monopolio esclusivo di Gino (molto Leopardi, ma anche Dante, Ariosto e Montale), i documenti dei volgari antichi erano affar mio. Gino ha goduto della stima e dell’affetto degli ...
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Per quanto non sia semplice stabilire con certezza la produttività di un elemento derivazionale, non c’è dubbio che la suffissazione con -eggiare (‘fare come, essere come, imitare qualcosa o qualcuno’), [...] un deonimico: è il caso di ariosteggiare, per cui il TB («Imitare la maniera dell'Ariosto») rimanda a Bergantini (1745, p. 27: «Imitare la maniera del gran poeta Ariosto»), che a sua volta rinvia a Stigliani (1627, p. 386: «Ariosteggia nel modo del ...
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È costante nella letteratura italiana la tendenza a riflettere sulla propria arte: si tratti di autocommenti o di attività critica militante, tolto Ariosto e pochi altri, tutti i nostri grandi autori dimostrano [...] una salda coscienza teorica della prop ...
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È nella seconda cornice purgatoriale, quella dell’invidia, canto XIV, che si legge, in un gioco di specchi rovesciato, la fonte letteraria del celeberrimo incipit dell’Orlando furioso: le donne e ' cavalier, li affanni e li agi 109che ne 'nvogliava ...
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Ariosto non fu né un teorico né un grammatico, e addirittura – fatto singolare nel primo Cinquecento – non consegnò mai alla pagina scritta le proprie idee linguistiche; ciononostante prestò grande attenzione [...] alla lingua delle sue opere, sottoponend ...
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di Arnaldo Soldani* Le forme metriche sono istituti storici, e come tali vanno valutate in rapporto alla tradizione in cui si inseriscono e alle funzioni che assumono di volta in volta nel sistema letterario. Non avrebbe senso, dunque, considerarle ...
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di Lucinda Spera* Opera-mondo per eccellenza, il Furioso di Ariosto ha sollecitato nel corso dei secoli riletture (testuali, iconografiche, teatrali e cinematografiche) prestigiose e molteplici. Tra queste, [...] in area novecentesca merita un posto d’ono ...
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Menzogna e inganno hanno da sempre stimolato la fantasia di scrittori e poeti spingendoli a creare immagini fortemente suggestive e spesso orrifiche; una delle più riuscite è, senz'altro, quella dedicata [...] dall'Ariosto alla Fraude, nel canto XIV dell'O ...
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«In casa mia mi sa meglio una rapa / ch'io cuoca, e cotta s'un stecco me inforco, / e mondo, e spargo poi di acetto e sapa, / che all'altrui mensa tordo, starna o porco / selvaggio»: in questi famosissimi [...] versi della Satira III, Ludovico Ariosto rive ...
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di Sara Giovine* Sono passati cinquecento anni dalla pubblicazione della prima edizione dell’Orlando Furioso, capolavoro di Ludovico Ariosto cui l’autore dedica quasi un trentennio di assiduo lavoro, durante [...] il quale l’opera viene ripetutamente rivi ...
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ariostesco
ariostésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta L. Ariosto (1474-1533), proprio e caratteristico dell’Ariosto: l’ottava a., la poesia a.; la fantasia a.; o che riguarda l’Ariosto e la sua opera: una biografia a.; la critica ariostesca....
trito
agg. [dal lat. tritus, part. pass. di terĕre «pestare, tritare, logorare»]. – 1. a. Tritato, sminuzzato: carne t.; sale t.; roccia t.; gesso trito. Come s. m., tipo di pezzatura dei combustibili solidi, costituito da pezzi o scaglie...
Famiglia bolognese, il cui nome si vuole derivato da Riosto, terra appunto del Bolognese. Nota dal sec. 12º, con Ugo, console nel 1156, si ricordano nel sec. 13º il crociato Aldobrandino, Antonio e Bonaventura, uomini d'arme distintisi contro...
Umanista (n. Ferrara nei primi decennî del '400 - m. forse nel 1476), fratello di Francesco; ebbe dagli Estensi incarichi politici e uffici pubblici. Scrisse, oltre che versi latini, una rappresentazione allegorica, in volgare, per festeggiare...