GHERARDINI, Giovanni
Elisabetta Corsi
Figlio di Giovanni e di una certa Domenica, nacque a Modena il 17 febbr. 1655. Apprese l'arte della quadratura a Bologna, dove fu allievo del pittore A.M. Colonna. [...] nel 1698 (Bologna 1854). Il resoconto, scritto in uno stile brillante e fitto di citazioni da T. Tasso e L. Ariosto, rivela la profonda cultura del G. nonché la sua perfetta padronanza della lingua francese. In lettere da Pechino, una del febbraio ...
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FARRI (De Farri, Faris), Domenico
Mario Infelise
Non conosciamo la data di nascita di questo tipografo, figlio di Cristoforo.
La famiglia Farri, originaria di Rivoltella, nei pressi di Dcsenzano del [...] realizzate sulla base dell'edizione giolitina del 1555; nel 1575 e nel 1580 due edizioni dell'Orlando furioso dell'Ariosto. La prima, in traduzione castigliana di Ieronimo de Urrea, ristampa della prima edizione veneta in lingua spagnola del Giolito ...
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PALAZZI, Fernando
Chiara Di Giorgio
PALAZZI, Fernando. – Primogenito di tre figli, nacque ad Arcevia (Ancona) il 21 giugno 1884 da Filippo e da Felicita Terenzi.
Seguirono Ferruccio (1886-1972) e Bianca [...] e all’attività critica, aveva curato edizioni di classici, tra cui opere di Doni, Berni, Goldoni, Tasso, Molière, Ariosto, Parini, Plutarco. Dall’inizio degli anni Venti soggiornò a Milano e ottenne una rubrica di critica letteraria sull’Ambrosiano ...
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MANARDI (Manardo), Giovanni
Margherita Palumbo
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 da Francesco, notaio di famiglia nobile.
Allievo nello Studio cittadino di B. Guarini, F. Benzi e Niccolò da Lonigo [...] , il M. morì a Ferrara il 7 marzo 1536 e fu sepolto nel chiostro di S. Paolo. Già lodato in vita dall'Ariosto (Orlando furioso, XLVI, 14, v. 7), la lapide apposta dalla moglie - e ora nella sede universitaria di Palazzo Paradiso - si chiude con ...
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RAMPAZETTO, Francesco, il Vecchio
Laura Carnelos
RAMPAZETTO, Francesco, il Vecchio. – Tipografo, forse originario di Lona (Lases) nel Trentino, nacque presumibilmente nel primo decennio del Cinquecento.
Fu [...] diversificò la produzione e, oltre a lavorare su commissione, stampò opere di autori quali Giovanni Antonio Tagliente, Ariosto, Boccaccio, Sannazaro, Petrarca e Bembo. In particolare collaborò con Francesco Sansovino, che in calle delle Rasse fece ...
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CASTELLI, Girolamo
Marco Palma
Nacque a Ferrara nei primi anni del sec. XV da Ludovico “artium doctor”, appartenente a una famiglia di probabile origine bolognese. Fu allievo di Guarino Veronese, che [...] le sue qualità letterarie solo dalle frequenti lodi altrui. Tito Vespasiano Strozzi gli dedicò tre elegie, Francesco Ariosto ne fece il personaggio principale dei suo inedito dialogo De la divina providentia, Cristoforo Landino lo elogiò nella ...
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MESTICA, Enrico
Marco Severini
– Nacque il 17 giugno 1856 a Tolentino da Francesco, studioso di letteratura e patriota, e da Ermelinda Fabroni, camerinese.
Il M. trascorse l’adolescenza peregrinando [...] ), la Commedia di Dante Alighieri (Ascoli Piceno 1909), ancora manuali di letteratura ed edizioni di passi scelti da Omero, Dante, L. Ariosto, T. Tasso, A. Manzoni e altri. La sua opera più nota è però il Dizionario della lingua italiana (Torino 1936 ...
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CAVARA, Cesare
Stefano Giornetti
Nato ad Anzola dell'Emilia (Bologna) il 29 apr. 1818 da Gregorio e da Geltrude Cacciari, aveva studiato sotto la guida di D. Vaccolini lettere e filosofia; e fin dall'età [...] secolo della lingua, Bologna 1853; Sulprobabile soggiorno di Dante a Persiceto, Persiceto 1864; Sulla prima sepoltura di Ludovico Ariosto e su Gregorio Montagnana, docum. ined., Vicenza 1872; sotto lo pseudonimo di C. Avarchide, La morte di Vittorio ...
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ESSENGA, Salvatore (Salvatore da Modena)
Franco Bruni
Nato nei primi decenni del secolo XVI, molto probabilmente in area modenese, l'E., servita, fu attivo come compositore di musica vocale sia sacra [...] A quattro voci, 1566. A proposito del secondo libro di madrigali, in cui sono presenti soprattutto poesie del Petrarca, Ariosto, Sannazzaro, è da notare la loro organizzazione interna in cinque grandi cicli caratterizzati a loro volta dall'impiego di ...
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BOLIZZA, Marino
Gino Benzoni
Nacque a Cattaro, da nobile famiglia, nel 1603. Studiò a Padova e, abbracciata la vita sacerdotale, si trasferì a Venezia, dove ebbe incarichi di segreteria dal nunzio G. [...] grandezza dell'opera epica dipenda anzitutto dal campeggiare d'un personaggio, dall'"azione d'uno solo", ne derivano critiche all'Ariosto e al Tasso e, soprattutto, al Marino. Anche l'unità di tempo va rigorosamente rispettata: perciò "non si può se ...
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ariostesco
ariostésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta L. Ariosto (1474-1533), proprio e caratteristico dell’Ariosto: l’ottava a., la poesia a.; la fantasia a.; o che riguarda l’Ariosto e la sua opera: una biografia a.; la critica ariostesca....
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...