commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] in latino ma poi si fa sempre più stretta. La prima c. in volgare nel mondo moderno è la Cassaria di L. Ariosto (1508): dopo di lui, nella gara dei letterati cinquecenteschi nel far rifiorire tutte le forme dell’antica vita e della sua letteratura ...
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Filosofo (Cherso 1529 - Roma 1597). Letterato del Rinascimento, P. fu un difensore del platonismo contro l'aristotelismo, da lui principalmente combattuto nelle Discussiones peripateticae.
Vita
Studiò [...] 'arte come mimesi, motivo che svolge anche nella polemica contro T. Tasso e I. Mazzoni in difesa dell'amico O. Ariosto. Altre opere: La militia romana di Polibio, di T. Livio e di Dionigi Alicarnasseo (1583); Della nuova geometria (1587); Paralleli ...
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(gr. Αἰνείας; lat. Aenēas) Mitico eroe della Troade, e più tardi del Lazio, le cui gesta occupano una parte notevole nell’Iliade e costituiscono il soggetto dell’Eneide. Nato sul monte Ida, da Afrodite [...] da Pisa, 14° sec.). Nel Rinascimento essa diventa uno dei modelli ideali della tradizione epico-cavalleresca: e sarà presente all’Ariosto e al Tasso nella figurazione, rispettivamente, di Ruggiero e del ‘pio’ Goffredo di Buglione.
L’arte antica ha ...
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Della vita esteriore del maggior poeta del Portogallo e creatore delle Lusiadas sappiamo pochissimo. I documenti ci mancano; il fastoso centenario che si celebrò nel 1924 non ci portò nessuna luce; le [...] , una quintessenza del suo spirito. Non vi ritrovate il riso, l'ironia sottile, il fino e blando umore che erano nell'Ariosto natura; natura era nel poeta lusitano la serietà, e natura la tristezza. Toglie dalla sua lira le note più dolenti e gravi ...
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TESTI, Fulvio
Luigi Fassò
Poeta, nato a Ferrara il 23 agosto 1593, da Giulio e da Margherita Calmoni; morto a Modena il 28 agosto 1646. Dal padre, arricchitosi al servizio degli Estensi, fu avviato [...] di abbandonarla. Nel 1639 il duca, accogliendo una sua domanda, lo nominò governatore della Garfagnana, dove, come già l'Ariosto, si trovò a disagio. Richiamato nel 1642 a Modena, e incaricato di nuove missioni, ne profittò per allacciare col governo ...
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GRAZZINI, Anton Francesco
Giulio Dolci
Nacque a Firenze il 22 marzo 1503. Fu dei fondatori dell'Accademia degli umidi, dove prese il nome di Lasca, e vi ebbe uffici varî anche quando essa si trasformò [...] vi mancano le agnizioni, le situazioni, gli intrecci del tipo classicista, e la conoscenza di autori comici contemporanei, Ariosto, Lorenzino de' Medici, il Bibbiena, il Cecchi, vi è evidente, senza dire della novellistica, specialmente del Decameron ...
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LUZÁN, Ignacio de
Salvatore Battaglia
Letterato spagnolo, nato a Saragozza il 28 marzo 1702, morto a Madrid il 19 maggio 1754. Conobbe molte lingue e molte letterature; di cultura umanistica e di mentalità [...] a quella verità "ipotetica o popolare" perseguita soltanto dalla pura fantasia, per cui poteva accettare i sogni dell'Ariosto e il sovrannaturale degli autos di Calderón. A questa intelligenza critica era portato dalla sua varia, se non profonda ...
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SAINT-GELAYS, Octovien e Mellin de
Ferdinando Neri
Poeti francesi del Rinascimento. Il primo, Octovien, nato nel 1468, probabilmente a Montlieu (Charente Inf.), di cui era signore suo padre, studiò [...] il Bembo; contribuì alla voga del sonetto, introdotto a quel tempo nella poesia francese da Clément Marot; trasse dall'Ariosto l'episodio di Ginevra; rivide la traduzione francese del Cortegiano, di Jacques Colin; compose, sulle orme del Trissino, la ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] soddisfare ampiamente la sua viva e crescente curiosità culturale. Divenne esperto dei classici; conosceva a memoria l'Ariosto e Orazio; e non lasciò perdere alcuna possibilità di conoscenza, letteraria ma anche scientifica, leggendo ed assimilando ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] sé in una pagina autobiografica, intense sono per il G. le letture di classici della poesia e del romanzo (da Dante ad Ariosto, da Cervantes a Salgari, a Verne), che vanno a formare una cultura da un lato tradizionale, ma pure curiosa e sensibile a ...
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ariostesco
ariostésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta L. Ariosto (1474-1533), proprio e caratteristico dell’Ariosto: l’ottava a., la poesia a.; la fantasia a.; o che riguarda l’Ariosto e la sua opera: una biografia a.; la critica ariostesca....
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...