Bouterweck, Friedrich
W. Theodor Elwert
Filosofo e critico tedesco (Oker, Harz, 1766 - Gottinga 1828), fu amico di Biirger e di Gleim, e subì l'influsso di Schiller e di Rousseau; si rivolse poi verso [...] le letterature europee occidentali tranne le scandinave. Il primo volume (1801) è dedicato per intero alla letteratura italiana fino all'Ariosto, ed è la prima importante trattazione di questa materia in lingua tedesca. Nel vasto capitolo su D. il B ...
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Bisso, Giambattista
Enzo Esposito
Gesuita, studioso di D. (Palermo 1712 - Roma 1787). Con l'opera Introduzione alla volgar poesia (Palermo 1749) favorì la penetrazione di D. nelle scuole siciliane, [...] : Taverna: e Lucerna del Mondo, invece di Sole ".
Così nella raccolta di Voci e locuzioni poetiche di D., Petrarca, Ariosto, Tasso e d'altri autori del Cinquecento (Palermo 1756), D. è chiamato " Padre della Poetica italiana ", è definito " divino ...
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Wordsworth, William
Eugenio Ragni
Poeta inglese (Cockermouth, Cumberland, 1770 - Rydal, Westmorland, 1850); studiò da giovane l'italiano a Cambridge, sotto la guida dell'esule Agostino Isola, che lo [...] mi hanno colpito spesso perché violentemente grottesche e fantasiose, e ho trovato il poema noioso per diverse ragioni... Ariosto e Tasso sono molto assurdamente avviliti per innalzare Dante ".
Il poeta italiano, ricordato in una composizione del ...
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VAVASSORE, Zoan Andrea
Luigi SERVOLINI
Tammaro DE MARINIS
Con questo nome si designa da alcuni un unico artista veneziano dalla multiforme attività (sarebbe stato libraio-editore, tipografo, cartografo [...] il nome del fratello Florio, con cui il V. fu in società per qualche anno. Del "Guadagnino" sono note le edizioni di Ariosto (1549, 1554, 1556, 1559, ecc.); nel 1553 ottenne privilegio per la stampa delle sue "nove figure et nove additioni sopra l ...
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CAVALLO (Cavalli, Caballus, Caballinus), Marco (Marco Antonio)
Gianni Ballistreri
Nacque ad Ancona nella seconda metà del sec. XV; secondo il Vecchietti e il Peruzzi, fu figlio di Lionardo, patrizio [...] e il Sadoleto alla fine di quell'anno (I. Sadoleto, Epistolae, I, Romae 1760, pp. 85, 87, 90).
Nella primavera del 1524, quando l'Ariosto lo elencò tra gli amici più cari che avesse a Roma nella Satira VII a Bonaventura Pistofilo (vv. 127-29), il C ...
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VINCIGUERRA, Antonio
Massimiliano Malavasi
– Figlio di Francesco, di Recanati (ignota è l’identità della madre), trasferitosi a Venezia forse nei tardi anni Trenta e annoverato tra i cittadini veneti, [...] ricerche moderne su questo autore. Inoltre si vedano: A. Tissoni Benvenuti, La tradizione della terza rima e l’Ariosto, in L. Ariosto: lingua, stile e tradizione, Milano 1976, pp. 303-313; N. Giannetto, Bernardo Bembo: umanista e politico veneziano ...
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BAGNOLI, Pietro
Nicola Carranza
Nacque a San Miniato (Pisa) il 21 dic. 1767, da famiglia di umili condizioni.
Il suo primo maestro fu un barbiere, cantore del duomo della città, al quale i suoi lo affidarono [...] San Miniato, e allora si vestì da abatino. A undici anni, con l'ambizioso intento di continuare l'Orlando Furioso dell'Ariosto, cominciò un poema al quale dette il titolo di Orlando Savio (esso venne pubblicato solo nel 1835 e una ulteriore edizione ...
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PANCIATICHI, Paolo
Paolo Rondinelli
PANCIATICHI, Paolo. – Nato a Pistoia, fu battezzato il 17 giugno 1499. I genitori, Ulivieri e Margherita di Paolo Benvoluti, ebbero altri sei figli maschi.
Quasi [...] Mangiò nel tinello del papa, lamentandosi nei suoi versi della scarsa qualità dei pasti e senza risparmiare feroci critiche a Carlo Ariosto, maestro di casa («Che per sparmiare al papa argento e oro / tolse a’ tinelli e a noi provisione, / del papa ...
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GIANFERRARI, Vincenzo
Salvatore de Salvo
Nacque a Reggio Emilia il 10 ott. 1859 da Prospero e da Luigia Mussini. Iniziato lo studio del violino nella città natale sotto la guida di G. Tebaldi, fu successivamente [...] 1889 diresse al teatro Croppi di Reggio Emilia l'opera Tutti in maschera di C. Pedrotti, replicata sempre a Reggio, al teatro Ariosto, insieme con Norma di V. Bellini.
Nel novembre 1889 il G. si trasferiva a Rovereto, dove aveva vinto il concorso al ...
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TIMONEDA, Juan de
Salvatore Battaglia
Commediografo e novelliere spagnolo, nato a Valenza e vissuto durante il sec. XVI; morto nel 1583. Della sua vita si sa soltanto che fu libraio ed editore: mestiere [...] e ritradotti con gusto autentico. Editore, traduttore (dal teatro latino derivò Anfitrión e Los Menemnos; dal Negromante dell'Ariosto la Cornelia), raccoglitore (curò un'importante collezione di Romances, 1573, in quattro parti: Rosa de amores ...
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ariostesco
ariostésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta L. Ariosto (1474-1533), proprio e caratteristico dell’Ariosto: l’ottava a., la poesia a.; la fantasia a.; o che riguarda l’Ariosto e la sua opera: una biografia a.; la critica ariostesca....
trito
agg. [dal lat. tritus, part. pass. di terĕre «pestare, tritare, logorare»]. – 1. a. Tritato, sminuzzato: carne t.; sale t.; roccia t.; gesso trito. Come s. m., tipo di pezzatura dei combustibili solidi, costituito da pezzi o scaglie...