GIOVANNI da Montenero
Luigi Canetti
Nacque verosimilmente verso la fine del secolo XIV, forse nel borgo toscano di Montenero, nel Livornese. Quanto al nucleo familiare d'origine, alcuni scrittori autorevoli, [...] che le due persone costituiscono un solo principio la cui unità non può negarsi se non incorrendo nell'eresia di Ario, che distingueva la natura del Padre da quella del Figlio.
Gli interventi di G. destarono profonda impressione sui delegati greci ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] culto di Costantino perché nei secoli VI e VII esse erano sotto il dominio dei visigoti, seguaci della dottrina di Ario e fautori del culto costantiniano almeno fino alla conversione al cattolicesimo del loro re Recaredo (586-601). Inoltre la Spagna ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] Teologia ecclesiastica, che sono ad esso posteriori; in questo modo, risulterebbe smentito qualsiasi condizionamento proveniente da Ario e dall’arianesimo.
In realtà, Eusebio appare del tutto in linea con il subordinazionismo cristologico implicito ...
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Zoroastrismo
Gherardo Gnoli
Introduzione
Col termine 'zoroastrismo' si designa la più antica delle religioni viventi fondate da un profeta della cui storicità non si hanno seri motivi di dubitare: Zoroastro [...] antico e nello zoroastrismo primitivo, mentre Stig Wikander nel 1938 si è sforzato di ricostruire un Männerbund ario o indoiranico quale sfondo socioculturale in cui prese forma per contrasto la nuova religione zoroastriana. Successivamente Georges ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] 336, aveva deposto il vescovo di Ancira, Marcello. Difensore di una teologia delle tre ipostasi, Eusebio si schierò con Ario e i suoi sostenitori. Nel Contra Marcellum, Eusebio tenta di dimostrare la sostanzialità del Figlio e denuncia la teologia ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] il filosofo vestito da ebreo che straccia le Scritture Sacre dinanzi a un s. Domenico che reprime gli eretici (da Ario ad Averroè). Nel 1860 Giacomo Conti dipinse Michele Scoto consegna a Federico II le traduzioni delle opere di Aristotele (Palermo ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] dello scisma di Antiochia, il problema che più da presso interessava Basilio.
Gli anatemi nrr. 3, 16, 17, 20 riguardano Ario ed Eunomio (ariano radicale, o "anomeo") che, sia pure con diverso linguaggio, affermavano il Figlio e lo Spirito essere ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] , il modo in cui l'imperatore Costantino risolve in un primo momento il debutto della questione cristologica, eseguendo con l'esiliare Ario la volontà del Concilio di Nicea (325), fa ben sperare sui rapporti fra Stato e Chiesa.
La convinzione di ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] nostro mondo, a quante anime abbiamo potuto avvicinare e avvicineremo: ma nella lealtà e nella convinzione che Cristo è necess.[ario] e vero" (Paolo VI e i problemi ecclesiologici al Concilio, pp. 32-3). In questo contesto maturò in alcuni ambienti ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] alla nascita e crocifissione di Cristo quanto alla minaccia arrecata alla Chiesa protocristiana dalle eresie antitrinitarie di Ario, Sabellio e Fotino. Nella scena corrispondente, presente nell'Hortus deliciarum di Herrada di Landsberg della seconda ...
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-ario
-àrio [dal lat. -arius]. – Suffisso derivativo presente in agg., per lo più d’origine lat., esprimenti una relazione con il nome che funge da base: ferroviario, leggendario, necessario, ordinario, reazionario, unitario. Le frequenti...
ario1
àrio1 agg. e s. m. (f. -a) [dal sanscr. ā′rya- «ario, un appartenente al popolo ario», der. di ariyà- «signore, nobile»; cfr. anche il pers. ant. āriya- «ario»]. – Che appartiene alla civiltà indoiranica, che è comune alla civiltà indoaria...