Vedi TELAMONE dell'anno: 1966 - 1966 - 1997
TELAMONE (Τελαμών, Telamon)
E. Paribeni
Eroe della stirpe reale di Egina, noto innanzi tutto come padre del grande Aiace. A fonti relativamente tarde va fatta [...] Eracle anche quando è anonimo. Ugualmente, nella più recente produzione a figure rosse è solo nel superbo cratere di Euphronios ad Arezzo che l'eroe è indicato col nome a fianco di Eracle. Ed è questa particolare dignità del volto grave e barbuto che ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] della Tuscia, è la chiesa di S. Stefano ad Anghiari (prov. Arezzo), datata ipoteticamente tra il sec. 7° e l'8° (Salmi, di frontiera come la Toscana - nei suoi esempi-guida di Arezzo (Fatucchi, 1977), di Lucca, con le recinzioni delle chiese ...
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Ancona
C. Barsanti
Città delle Marche, capoluogo di prov., situata sui modulati contrafforti nordoccidentali del promontorio del monte Conero. Per la sua posizione geografica A. svolse sempre un ruolo [...] la pur plausibile data 1270, letta sulla facciata da Vasari, il quale ne attribuisce il progetto e il decoro a Margheritone d'Arezzo (Le vite, I, p. 308). L'incendio del 1348 danneggiò gravemente l'edificio e i restauri seicenteschi hanno alterato la ...
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PUNZONATURA
M. Frinta
Decorazione di superfici dorate ottenuta tramite uno strumento metallico con l'estremità incisa (punzone) e utilizzata soprattutto in pittura per creare i motivi che ornavano le [...] del Maestro di S. Francesco. La consueta forma a stelle in uso a Firenze sembra essere legata alla produzione di Arezzo e dei vicini centri dell'Umbria. Similmente, non vi sono inizialmente forme specifiche negli altri antichi centri della Toscana ...
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COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] Die Kirchen von Florenz, I, Frankfurt am M. 1940, pp, 40 n. 53, 425 s. n. 15; M. Moriondo, Mostra d'arte sacra (catal.), Arezzo 1950, p. 58 (rec. di M. Salmi, in Commentari, II[1951], pp. 189 s.); Id., in Nono Annuario dell'Accad. Etrusca di Cortona ...
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GIACOMO il Maggiore, Santo
T. Iazeolla
Il nome Giacomo individua nel Nuovo Testamento due apostoli: G. detto il Maggiore, perché fu uno fra i primi a essere chiamato dal Signore (Réau, 1958), figlio [...] di Deodato di Orlando (Pisa, Mus. Naz. e Civ. di S. Matteo); nel pannello del polittico del 1320 di Pietro Lorenzetti (Arezzo, pieve di S. Maria); nel pannello attribuito a Niccolò di Tommaso, in cui sul bastone G. mostra un'insegna con la conchiglia ...
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CAVALORI, Mirabello
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Antonio Pacini de' Cavalori detto Salincorno, soprannome con cui anche il figlio è talora indicato, la sua data di nascita veniva indicata tradizionalmente, [...] (1953), pp. 77-98 (ma v. Forlani, in Arte ant. e moderna, 1961, pp. 239, 241); L. Berti, La casa del Vasari in Arezzo e il suo museo, Firenze 1955, pp. 20 s.; G. Briganti, La maniera ital., Roma 1961, p. 62; F. Sricchia, L. Lippi nello svolgimento ...
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OVIDIO NASONE, Publio
C. Rabel
Poeta latino (43 a.C.-17 d.C.) autore di numerose opere che nel Medioevo vantano una nutrita tradizione manoscritta illustrata.A partire dall'epoca carolingia, i due poeti [...] 'inizio di una lettera (Roma, BAV, Ross. 893, c. 48v).In una raccolta di opere ovidiane del 1301, prodotta forse ad Arezzo, solo le Pontiche sono introdotte da un'iniziale istoriata che mostra O. intento a scrivere, seduto per terra nella postura del ...
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ANGELO di Michele, detto il Montorsoli (in religione Giovanni Angelo)
Stefano Bottari
Nacque a Montorsoli (Firenze) nel 1507, e fece il tirocinio, attento principalmente alle forme di Iacopo Sansovino, [...] ormai può dirsi la sua duplice esperienza, la tomba del generale dei serviti Angelo Aretino, nella chiesa di S. Pietro di Arezzo, tomba che sarà poi riecheggiata, ma in forme più complesse e organiche, in quella di Mauro Maffei nel duomo di Volterra ...
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LUPA Capitolina
F. Castagnoli
Così vien chiamata comunemente la statua di bronzo, conservata nel Museo dei Conservatori a Roma, rappresentante una lupa che, solidamente piantata sulle quattro zampe, [...] soprattutto con Augusto e nell'età di Adriano e degli Antonini: tra i moltissimi esempî si possono ricordare l'ara di Arezzo, l'ara ostiense del Museo Naz. Romano, l'ara Casali, il rilievo del Museo delle Terme raffigurante il tempio di Venere ...
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granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...
aretino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arretinus]. – Di Arezzo, città e provincia della Toscana: il dialetto a. (o, come s. m., l’a.), la varietà toscana parlata nella città e provincia di Arezzo; vasi a., vasi di terracotta coperti da una...