LOLLIO, Alberto (Flavio)
Valentina Gallo
Nacque il 18 maggio 1508 da Francesco e Caterina Ferrari a Firenze, dove il padre svolgeva incarichi diplomatici per i duchi di Ferrara. Trasferitosi a Ferrara [...] di B. Guarini. Nel 1563 venne rappresentata, a spese degli studenti di diritto, a palazzo Schifanoia e alla presenza del duca, l'Aretusa del L., con le musiche di A. Della Viola e le scene di R. Costabili: a caldeggiare la composizione del testo era ...
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BONARELLI, Godeardo
Mario Natalucci
Di nobile famiglia anconitana, nacque a Sirolo (Ancona) il 15 maggio 1806. Secondo una tradizione orale, non confortata da documenti, nel 1827 si recò a Roma frequentandovi [...] . eredi Bonarelli), inciso da A. Bedetti.
Numerosi anche i quadri a soggetto mitologico non privi di un certo effetto: Aretusa (propr. eredi Bonarelli).
Nelle varie opere di soggetto sacro la cura del disegno si accompagna spesso a un senso mistico ...
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Musicista, nato circa il 1508 a Ferrara, morto (ivi?) circa il 1570. Il D. V. era buon autore di madrigali e di mottetti, ma non si può vedere in questi lavori il meglio della sua produzione, mentre maggiore [...] altre due pastorali, probabilmente in stile madrigalesco: nel 1557 si allestiva Lo Sfortunato, favola di Agostino Argenti, e nel 1563 l'Aretusa del Lollio. Della musica del D. V. si conosce oggi soltanto la scena a solo e coro del Sacrificio (Firenze ...
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Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] per la valle '... L'episodio di Cadmo aveva dunque tutti i numeri per essere menzionato da Dante; ma quello di Aretusa (Met. V, 275-641) non presenta proprio alcun riscontro col canto dantesco... Piuttosto Dante avrebbe potuto ricordare un altro ...
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CORNER, Vincenzo
Gino Benzoni
Questo è il nome dell'autore del compatto poema epico di quasi undicimila decapentasillabi a rima baciata, l'Erotocrito, che costituisce il capolavoro della letteratura [...] e tenace tra, appunto, Erotocrito (cioè il tormentato dall'amore), l'eroico e gentile protagonista, e la bella e dolce Aretusa, la virtuosa figlia del re a lui pervicacemente negata. Ma il loro "amore costante nella gioia trovò fine" ché tanti ...
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Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] Case Popolari della Provincia di Venezia, a cura di Elia Barbiani, Milano 1983, pp. 131-132 (pp. 112-140).
118. Aretusa verso il degrado, «Il Gazzettino», 21 agosto 1975.
119. Un fenomeno tutto mestrino. Una ‘città in vendita’ per i ricchi emigrati ...
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Storiografo, morto verso il 1212 a Lubecca. Crebbe sotto la guida di Enrico, futuro vescovo di quella città e già maestro in Hildesheim e in Brunswick, visse la maggior parte della sua vita a Lubecca, [...] regioni: l'Etna, il Vesuvio, le meraviglie di Napoli e Baia, Capri e Ischia, Siracusa e la fonte di Aretusa vi sono rappresentate mirabilmente, nella luce dei miti a questi luoghi connessi. Anche interessante è una descrizione dell'Egitto, contenuta ...
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RESPIGHI, Ottorino
Compositore, nato a Bologna il 9 luglio 1889; compì gli studî musicali in quel liceo con F. Sarti e di composizione con G. Martucci (1901); poi seguì a Berlino i corsi di Max Bruch [...] danza, Scherzo, Stornellatrice; Cinque canti all'antica, per canto e pianoforte (1906); Sei Melodie, canto e pianoforte (1909); Aretusa, soprano e orchestra (1910); Sei liriche, canto e pianoforte (1912); 4 Rispetti toscani, id. (1914); La Sensitiva ...
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NEREO e NEREIDI (Νηρεύς, Νηρηίδες; Nereus, Nerēides)
Giulio GIANNELLI
Gabriella BATTAGLIA
Nereo fu, presso i Greci antichi, la più gradita e la più cantata fra le divinità marine. Lo si immaginò come [...] , specialmente nelle leggende siceliote e italiote, Galatea, amante del ciclope Polifemo; né meno famose furono Amaltea e Aretusa.
Dal ricordo delle Nereidi il pensiero era costantemente riportato alla dolce serenità del mare tranquillo; poiché esse ...
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OCEANO e OCEANIDI ('Ωκεανός, 'Ωκεανίδες)
Giulio Giannelli
OCEANIDI In Omero (Iliade, XIV, 201-246-302) Oceano è il principio di tutte le cose, ciò che fin dall'origine ed eternamente scorre; e se anche [...] accentrare in esse le più belle leggende locali. Si ricordino Peitho e Admete, Primno e Calipso, Callirroe, Acaste, Rodeia, Amaltea, Aretusa, ecc.
Si rappresentò di solito Oceano, come gli dei fluviali, in figura di un vecchio barbato e con corna di ...
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quadriglia
quadrìglia s. f. [dallo spagn. cuadrilla (con raccostamento, in alcuni usi, a quattro); nel sign. 3, dal fr. quadrille, che ha lo stesso etimo]. – 1. a. ant. Drappello di cavalieri che combattevano uniti nei tornei. Con sign. affine,...
trasmutare
(ant. transmutare) v. tr. [dal lat. transmutare, comp. di trans- «trans-» e mutare «cambiare»], letter. – 1. Trasformare, mutare in altra forma, in altro aspetto: Taccia di Cadmo e d’Aretusa Ovidio ... Ché due nature mai a fronte...