forca
Vincenzo Valente
Nel senso di " cosa forcuta ", e anche per parte inferiore del corpo umano, che D. chiama altrove ‛ forcata '. La parola è adoperata (If XVII 26 torcendo in sù la venenosa forca) [...] : è un passo fitto di corrispondenze e contaminazioni, in cui D. con virtuosismo consapevole (Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio, v. 97), rifà a rovescio il tratto ovidiano della trasformazione di Cadmo in serpente: " commissa ... in unum / paulatim ...
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Cerere
Giorgio Padoan
. Divinità della mitologia classica. Figlia di Saturno e di Opi, dea delle biade e dell'agricoltura, che ella avrebbe iniziata (Mete V 341-345). Fu molto onorata nell'antichità; [...] notte, ma sempre invano; allora, adirata, gettò la terra sicula nel lutto impedendole di produrre frutti: finché seppe da Aretusa che Proserpina era divenuta sposa di Plutone e regina dell'Ade. Giove, da lei scongiurato, le promise la restituzione di ...
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PROCLE
Secondina Lorenzina Cesano
. Si vuole riconoscere in questo nome, che si legge su un tetradramma di Catania e su un didramma di Nasso di Sicilia, la firma di un artista incisore della fine del [...] , con l'auriga incoronato da una piccola vittoria. Il tipo apollineo è una rielaborazione e una variante del tipo di Aretusa di Eveneto, che qui assume una morbidezza di linee più che femminee. Lo stesso tipo, con più marcate queste caratteristiche ...
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GIARRIZZO, Manlio
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 3 genn. 1896 dal pittore Carmelo e da Elisa Huber. Compiuto il primo apprendistato sotto la direzione del padre, frequentò l'Istituto d'arte [...] e altri artisti palermitani, nel 1924 il G. diede vita al gruppo "Artisti siciliani indipendenti" e al periodico Aretusa. L'anno seguente fece la sua prima esperienza espositiva partecipando alla Mostra d'arte primaverile siciliana, allestita al ...
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Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (Συρακούσαι; Syracusae)
G. V. Gentili
M. T. Currò Pisanò
L'antica città, sorta nella Sicilia sud-orientale, occupava oltre all'isoletta di Ortigia, lunga [...] Kimon (v.) dalle chiome strette nel ricamo di una reticella, ed il volto florido, con i riccioli che salgono liberi, dell'Aretusa di Euàinetos (v.) nei decadracmi forse emessi a ricordo della vittoria sugli Ateniesi; la testa di Kòre di prospetto di ...
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MARTIRANO, Coriolano
Elena Valeri
– Nacque a Cosenza nel 1503 da Giovan Battista; ignoto è il nome della madre. La famiglia, di antica nobiltà calabrese, era composta anche dai fratelli Bernardino, [...] da Trento, per recarsi a Venezia tra l’8 febbraio e il 1° marzo 1546, forse per procurare la pubblicazione del Pianto di Aretusa presso un tipografo lagunare, e ancora tra il 21 giugno e il 6 luglio 1546, tra il 26 dicembre e i primi di gennaio ...
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trasmutare (transmutare; tramutare)
Alessandro Niccoli
Nel suo valore fondamentale, se transitivo, indica l'azione di modificare la forma o l'aspetto di una persona o di una cosa, ed è per lo più riferito [...] nei due esempi dell'episodio dei ladri che, di serpenti, diventano uomini e viceversa: If XXV 101 Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio / ... ché due nature mai a fronte a fronte / non trasmutò sì ch'amendue le forme / a cambiar lor matera fosser pronte ...
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L'attività editoriale, italiana ed estera, in questi ultimi anni è sinteticamente espressa nelle tabelle 1, 2 (in base alle rilevazioni statistiche della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze) e 3.
Le [...] di filologia romanza.
Caltanissetta. - Sciascia (1947-49) di Salvatore Sciascia, opere di letteratura, filosofia, poesia, collana "Aretusa", saggi storici e critici relativi alla sicilia.
Firenze. - La Fenice (1950), per l'edizione integmle, in 35 ...
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EUAINETOS (Εὐαίνετος)
L. Breglia
1°. - Forse il maggiore incisore monetale dell'antichità, per la mole del lavoro, per la compiutezza tecnica, e, soprattutto, per l'alto valore artistico della sua varia [...] tema vela di ideale nobiltà questi accenti nuovi, in un volto in cui ritroviamo la luminosa e composta bellezza dell'Aretusa, in contrasto col pittorico intreccio dei capelli, ritorna la singolare personalità di E. nel tipo del dio fluviale Amenanos ...
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NINFE (Νύμϕαι)
H. Sichtermann
Divinità greche della natura, dall'aspetto di giovani fanciulle; non posseggono una mitologia uniforme a causa del loro numero; il loro nome deriva dal termine con cui comunemente [...] alberi.
Singole n. potevano distinguersi dalla gran massa, assumere nomi proprî ed essere protagoniste di vicende proprie, come Aretusa, Peirene, Salmakis; ma anche figure originariamente a sé stanti, come Calipso e Circe, poterono in seguito essere ...
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quadriglia
quadrìglia s. f. [dallo spagn. cuadrilla (con raccostamento, in alcuni usi, a quattro); nel sign. 3, dal fr. quadrille, che ha lo stesso etimo]. – 1. a. ant. Drappello di cavalieri che combattevano uniti nei tornei. Con sign. affine,...
trasmutare
(ant. transmutare) v. tr. [dal lat. transmutare, comp. di trans- «trans-» e mutare «cambiare»], letter. – 1. Trasformare, mutare in altra forma, in altro aspetto: Taccia di Cadmo e d’Aretusa Ovidio ... Ché due nature mai a fronte...