fonte
La forma maschile (come nel latino) si alterna a quella femminile, quando il termine è in senso proprio, mentre prevale quando è in senso figurato. In senso proprio, nel preciso significato di [...] nasce il Nilo picciol fiume; anche in If XXV 98 e Pd III 18, dove il f. è, rispettivamente, quello in cui Ovidio / ... [Aretusa] converte poetando, e quello che D. chiama altrove lo specchio di Narcisso (lf XXX 128; cfr. Met. V 572 ss., III 407 ss ...
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Siracusa Comune della Sicilia sud-orientale (207,7 km2 con 119.056 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, nel suo nucleo originario continuativamente abitato dal 14° sec. a.C., occupa l’isola [...] , la reggia, le case e le tombe dei tiranni, e altre costruzioni di cui non si hanno tracce. In Ortigia rimane la fonte Aretusa, mentre presso l’odierna piazza del Foro doveva sorgere l’agorà e a O del porto il ginnasio e l’odèion, di cui rimane ...
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Poeta (Venosa 1510 - Teano 1568). Fu al servizio del viceré di Napoli don Pedro di Toledo; col figlio di questo combatté contro i Turchi e i pirati; infine fu capitano di giustizia a Gaeta. Lasciò un'egloga [...] Martirano (1540), in cui descrive la sua dura vita di mare; la Clorida (1547), pure in ottave, modellata sull'Aretusa di B. Martirano; Le lagrime di San Pietro (iniziato nel 1539, ripreso nel 1559 e rimasto incompiuto); i poemetti didascalici ...
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Cadmo
Clara Kraus
Mitico fondatore di Tebe, capoluogo della Boezia. Secondo la versione meno antica e più divulgata del mito, C., figlio del re fenicio Agenore, venuto da Sidone in Grecia, avrebbe qui [...] , intesa come espiazione per aver ucciso il drago (Met. IV 563-604). E alla metamorfosi ovidiana si riferisce D. in If XXV 97-99 Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio, / ché se quello in serpente e quella in fonte / converte poetando, io non lo 'nvidio. ...
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CALCIDE di Eubea (Χαλκίς, Chalcis)
A. Stucchi
È la città più notevole dell'Eubea, situata di fronte alla Beozia, sull'Euripos dalle rapide e alterne correnti. Fu popolata in origine da genti di stirpe [...] 70 stadî di circuito. Essa era collinosa, ombreggiata e dotata di molte sorgenti salmastre, di cui però una, l'Aretusa, dava acqua salutare e sufficiente per tutta la popolazione. Era ricca di ginnasî, porticati, santuarî, teatri, statue e quadri ...
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Nato a Gaeta il 14 aprile 1757, morto a Sorrento nel 1825. Figlio del tenente generale Giuseppe Bausan, entrò a soli dieci anni nell'Accademia di marina di Napoli, e col grado di guardiamarina (i ottobre [...] Robusto nella spedizione d'Algeri. Dal 1789 al 1798, col grado di tenente di vascello, navigò sulle fregate Pallade, Cerere ed Aretusa. Il B. si trovava a Palermo quando Ferdinando IV vi riparò fuggendo da Napoli, dove egli si recò subito dopo per ...
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ARCOVITO, Luigi
Angela Valente
Nato a Reggio Calabria il 29 maggio 1766 da Santo, buon intagliatore in legno e tornitore, e da Margherita Dito, studiò nel collegio per piloti in S. Giuseppe a Chiaia [...] alla guerra contro la Russia e l'Olanda (1788).
L'Acton lo richiamò in patria nel '92. Venne imbarcato sull'"Aretusa" come tenente di vascello, e prese parte alla spedizione contro Tolone. Gli aristocratici ufficiali della marina borbonica, però, mal ...
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forcuto
Vincenzo Valente
L'aggettivo appartiene alla serie desinenziale in -uto, che denota particolarità fisiche: ‛ membruto ', ‛ nasuto ', ‛ barbuto ', ‛ cherchuto ', ecc. E usato per indicare qualche [...] vult plura loqui, sed lingua repente / in partes est fissa duas "), cui D. fa esplicito riferimento: Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio (XXV 97).
In un altro passo dell'Inferno l'aggettivo è usato come predicativo: l'altro che l'uomo ha forcuto è ...
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ORTIGIA (gr. 'Ορτυγία, lat. Ortygia)
Giulio Giannelli
Sorella di Latona (v.). conosciuta prima col nome di Asteria; da essa l'isola di Delo avrebbe ricevuto il suo secondo nome di Ortigia. Amata da Zeus, [...] altre, fu l'Ortigia siciliana, presso Siracusa, che segnava il luogo fino al quale Alfeo aveva inseguito la ninfa Aretusa, da lui amata.
Bibl.: Stark, Mythologische Parallelen I, Die Wachtel, Sterneninsel und der Ölbaum in Bereiche phönikischer und ...
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Grecista italiano (Roma 1871 - ivi 1938), prof. di lingua e letteratura greca nelle univ. di Milano e di Roma. Concepì un vasto disegno di versione di tutta la poesia classica greca, che iniziò con la [...] e divulgazione della letteratura greca (si vedano i volumi Nel regno di Orfeo, 1921; Il libro della poesia greca, 1921; Aretusa, con G. Lipparini, 1926); scrisse anche alcune opere drammatiche (Drammi satireschi, 1914; Il carro di Dioniso, 1927; ecc ...
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quadriglia
quadrìglia s. f. [dallo spagn. cuadrilla (con raccostamento, in alcuni usi, a quattro); nel sign. 3, dal fr. quadrille, che ha lo stesso etimo]. – 1. a. ant. Drappello di cavalieri che combattevano uniti nei tornei. Con sign. affine,...
trasmutare
(ant. transmutare) v. tr. [dal lat. transmutare, comp. di trans- «trans-» e mutare «cambiare»], letter. – 1. Trasformare, mutare in altra forma, in altro aspetto: Taccia di Cadmo e d’Aretusa Ovidio ... Ché due nature mai a fronte...