PASCULLI, Antonino
Anna Tedesco
– Nacque a Palermo il 13 ottobre 1842 da Francesco, funzionario del governo borbonico, e da Angela Cottone.
Rimasto orfano, insieme al fratello Gaetano entrò come interno [...] 1919 (dattiloscritto).
S. Gentile, In memoria del Mo A. P., Palermo 1924; C. Giacchino, Figure che scompaiono. A. P., in Aretusa. Periodico mensile d’arte, I (1924), 1, p. 7; O. Tiby, Il Real Teatro Carolino e l'Ottocento musicale palermitano ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] . In suo onore fu rappresentata l'11 febbr. 1561, nel palazzo di Schifanoia, il dramma pastorale di Alberto Lollio, l'Aretusa, e qualche anno dopo, nel 1567, un'altra pastorale, Lo sfortunato di Agostino Argenti.
In quel periodo fu agli stipendi ...
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PINCHERLE, Alberto
Marcello Ciocchetti
PINCHERLE (Pincherle Moravia), Alberto. – Nacque a Roma il 28 novembre 1907 da Carlo e da Teresa Iginia (Gina) de Marsanich, secondo di quattro fratelli: preceduto [...] 1944, pp. 203-206). Moravia raggiunse Napoli e da qui si recò a Sorrento a far visita a Benedetto Croce; sulla rivista Aretusa pubblicò le prime note di un suo Diario politico.
Verso la fine di giugno Moravia e Morante fecero ritorno a Roma. Andarono ...
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di (de; si ha di per protonia sintattica; in composizione sempre de; nelle forme articolate il testo della Commedia a cura del Petrocchi reca sovente d'i, per cui vedi Introduzione 106 n.)
Tullio De Mauro
È [...] vostro stato umano, XV 103 Saper d'alcuno è buono, XXIII 6 el parlò de la rana e del topo, XXV 97 Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio, XXVI 62 Deïdamìa ancor si duol d'Achille; Pg I 4 canterò di quel secondo regno, III 43-44 io dico d'Aristotile e di ...
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anafora
Francesco Tateo
. Figura retorica appartenente al genere della repetitio, e designata appunto in latino col nome di repetitio, o anche di iteratio e relatio: consiste nel ripetere la medesima [...] dichiara la superiorità del suo racconto rispetto a quello degli antichi poeti (Taccia Lucano... / Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio, If XXV 94, 97), e alla ripetizione che introduce una triste profezia con allusione alla passione di Cristo (veggio ...
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ladro, ladrone (latro)
Bruno Basile
Sergio Romagnoli
La forma che continua il nominativo latino non si differenzia dall'altra in D.; ma alcuni commentatori pensano che ‛ ladrone ' valga " bandito ", [...] l'altro si dilatò sino a perdere umana sembianza e a scoppiare; Ovidio è da D. ricordato per le trasfigurazioni di Cadmo in serpente e di Aretusa in fonte (Met. IV 563-604 e V 572-678). Il vanto di D. di fronte a tanto alti esempi è che egli narra di ...
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CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] pp. 166-69; P. Pancrazi, Racconti e novelle dell'Ottocento, Firenze 1943, p. 727; G. Baldini, E. C. romanziere, in Aretusa, I(1944), 3, pp. 69-79; G. Contini, Introduzione ai narratori della Scapigliatura piemontese, in Letteratura, IX(1947), 4-5, pp ...
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RESTAURO (XXIX, p. 127)
Cesare BRANDI
Emilio LAVAGNINO
Restauro delle opere d'arte. - Si intende generalmente per restauro qualsiasi attività svolta per prolungare la conservazione dei mezzi fisici [...] , in Urbanistica, 1944, p. 86; G. Giovannoni, Il restauro dei monumenti, Roma 1945; R. Pane, Il restauro dei monumenti, in Aretusa, I, 1944, fasc. I; E. Lavagnino, Il restauro del Tempio Malatestiano, in Nuova Europa, 5 agosto 1945; id., Offese di ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] dall'intensa stagione scenica di drammi pastorali ferraresi (dall'Egle di G.B. Giraldi al Sacrificio di A. Beccari all'Aretusa di A. Lollio), lo stesso gareggiamento con l'Aminta, raffinato lungo il corso dei rifacimenti in chiave sempre più allusiva ...
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PRIMATICCIO, Francesco, detto il Bologna
Vittoria Romani
PRIMATICCIO (Primaticci, Primadizzi), Francesco, detto il Bologna. – Nacque a Bologna nella parrocchia dei Ss. Simeone e Giuda il 30 aprile 1503 [...] Philibert Delorme, Primaticcio fornì, tra il 1547 e il 1553, i disegni con storie di Fedra e Ippolito e storie di Aretusa (Cordellier, 2008; Py, 2008).
L’impresa più significativa di questi anni fu la decorazione delle volte della galleria di Ulisse ...
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quadriglia
quadrìglia s. f. [dallo spagn. cuadrilla (con raccostamento, in alcuni usi, a quattro); nel sign. 3, dal fr. quadrille, che ha lo stesso etimo]. – 1. a. ant. Drappello di cavalieri che combattevano uniti nei tornei. Con sign. affine,...
trasmutare
(ant. transmutare) v. tr. [dal lat. transmutare, comp. di trans- «trans-» e mutare «cambiare»], letter. – 1. Trasformare, mutare in altra forma, in altro aspetto: Taccia di Cadmo e d’Aretusa Ovidio ... Ché due nature mai a fronte...