AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] tebana, in Esiodo e poi in Pindaro, è suo sposo, e dall'unione con il quale nascono Phobos, Deimos e Harmonia; in Omero Ares le è fratello e nell'Odissea è suo amante, mentre Efesto è lo sposo legittimo.
Il centro più antico di culto era Cipro, e ...
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PHOBOS (Φόβος)
C. Gonnelli
Divinità che incute terrore e che mette in fuga i nemici. Compare come divinità a sé stante in Omero (Il., iv, 439 ss.), e in Esiodo (Theog., 933 ss.) è indicato come figlio [...] di Ares che, terribile d'aspetto, accompagna il padre in battaglia insieme al fratello Deimos.
Le fonti letterarie non dicono nulla del suo aspetto. L'unica rappresentazione di cui abbiamo notizia era quella dell'Arca di Kypselos (Paus., v, 19, 4) in ...
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LARAN
AIdo Neppi Modona
. Nome etrusco, che sembra denotare una divinità bellica, essendo inciso su varî specchi accanto a un giovane armato ma nudo, tranne che ha i calzari e la clamide pendente a [...] tergo. Fu ravvicinato, per l'aspetto, all'Ares dei Greci, e per il culto all'italico Maris, ma è da osservare che quest'ultimo appare talora raffigurato accanto a Laran. Non sembra avvalorabile l'ipotesi etimologica dal lat. Lar e dall'etr. lasa. È ...
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ALTHAIA (᾿Αλϑαία)
G. Bermond Montanari
Ninfa delle nuvole, figlia di Thestios ed Eurythemis, cui sono attribuiti numerosi fratelli e sorelle. Dal marito Oineus, re di Calidonia, ebbe diversi figli fra [...] cui Meleagro, che da alcuni però è ritenuto figlio di Ares. Narra la leggenda che quando Meleagro era in fasce, le Moire annunziarono ad A. che sarebbe morto quando fosse bruciato completamente un tizzone che era sul fuoco. A. allora lo nascose, ma ...
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TIMOTEO
Carlo Albizzati
. Scultore greco: uno dei quattro che decorarono il mausoleo d'Alicarnasso intorno al 350 a. C. Plinio (Nal. Hist., XXXVI, 30) gli attribuisce le sculture del lato meridionale. [...] Colà pure il simulacro colossale acrolitico del tempio di Ares, con la testa e le estremità di marmo, il resto d'altra materia, si dubitava se fosse opera sua o di Leocare (Vitruvio, II, 8, 11). A Roma, nel tempio augusteo d'Apollo, al Palatino, l' ...
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(gr. Πλειάδες)
Mitologia
Nome collettivo delle sette figlie di Atlante e di Pleione, generate sul Monte Cillene in Arcadia: Maia, la maggiore, madre, da Zeus, di Ermete; Elettra, madre, da Zeus, di Dardano; [...] Taigete, madre, da Zeus, di Lacedemone; Sterope (o Asterope), madre, da Ares, di Enomao; Alcione, madre, da Posidone, di Irieo e di Antas; Celeno, madre, da Posidone, di Lico e di Nitteo; Merope, moglie di Sisifo e madre di Glauco. Le P., secondo un ...
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(gr. Διομήδης) Mitico figlio di Tideo e di Deipile, nipote di Adrasto, re di Argo; partecipò alla guerra degli epigoni dei Sette, che precedentemente da Argo avevano mosso guerra a Tebe. Partecipò alla [...] guerra troiana. Con il favore di Atena primeggiò tra gli eroi, ferì Ares e Afrodite, con Odisseo partecipò ad ambascerie e rubò il Palladio. Dopo la caduta di Troia, tornò ad Argo, ma oggetto delle insidie di Egiale, la moglie infedele, fuggì verso l ...
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DEIFOBO (Δηίϕοβος)
S. Meschini
Uno degli eroi troiani, figlio di Priamo ed Ecuba (Il., xii, 94 ss.; Apoll., iii, 5, 17, 7; Hig., Fab., 89).
Si distingue combattendo valorosamente contro gli Achei nella [...] battaglia presso le navi, in cui uccide Hypsenor ed Askalaphos figlio di Ares, fino a che non è ferito da Merione (Il., xii, 95 ss.; xiii, 156 ss.). Durante il combattimento fra Ettore ed Achille (Il., xxii, 226 ss.) Atena per soccorrere Ettore ...
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ALKAMENES, 1° (v. vol. I, p. 255)
A. Delivorrias
Gli studi più recenti sullo scultore non hanno ampliato la prospettiva delle ricerche sull'argomento. Mentre restano oscuri i particolari biografici e [...] Tiveriou, Νεοαττικα, Οι αναγλυφοι πίνακες απο το λιμάνι του Πειραια, Atene 1979, p. 57, nota 3; - Statue di culto di Ares e Atena: per il Tempio di Ares: J. Travlos, op. cit., p. 104 s.; H.A. Thompson, R. Wycherley, op. cit., p. 162 ss. - Per il tipo ...
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(gr. Δημόδοκος) In Omero, cantore dei Feaci alla corte di Alcinoo, cui le Muse diedero un male, la cecità, ma anche un bene, il canto consolatore. D., nel libro ottavo dell’Odissea, canta la contesa fra [...] Achille e Ulisse, la presa di Troia e l’inganno del cavallo, gli amori di Ares e Afrodite. ...
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areopago
areòpago (o areopàgo) s. m. [dal lat. Areopagus, gr. ῎Αρειος πάγος «colle di Ares», cioè del dio Marte] (pl. -ghi). – 1. Il più antico tribunale di Atene, le cui attribuzioni, in origine assai ampie, vennero ridotte (462-461 a. C.)...
adone
adóne (o Adone) s. m. – Giovane di grande bellezza, nel volto e nelle forme del corpo; per lo più in frasi negative o di tono iron., anche nel sign. di bellimbusto: essere, parere un a.; si crede un a.; passava per un a.; non è certo...