Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] Bembo si venne a trovare in aperto contrasto con l’uso effettivo delle corti italiane (soprattutto quelle dell’area settentrionale), dove la convergenza linguistica (operata sulla base dei tre punti sintetizzati al § 1) aveva prodotto uno strumento ...
Leggi Tutto
Il sinistrese è stato definito
una invenzione linguistica, collettiva e spontanea, di rapida e facile comunicazione, intesa a coprire la mancanza di idee generali e di prospettive per il futuro che è dell’intera [...] in nuce, il nuovo significato nei sintagmi movimento studentesco e movimento degli studenti; analogamente autonomia («area nella quale confluiscono esponenti dei movimenti della sinistra extraparlamentare o sinistra rivoluzionaria in opposizione alla ...
Leggi Tutto
La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] in minoranza sul territorio e perciò particolarmente soggette a perdere funzioni e uso a favore di quelle dominanti nell’area, in un processo di «deriva linguistica» (Fishman 1991 e 2001). Invertire la deriva linguistica (reversing language shift) è ...
Leggi Tutto
Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] sull’ascoltatore e sulla posizione degli oggetti rispetto al centro deittico (sotto / sopra, davanti / dietro, ecc.).
Nell’area italiana esistono diversi sistemi deittici ternari. Basta pensare al toscano, antico e moderno, che indica la posizione di ...
Leggi Tutto
Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] a fare?; con diversi sviluppi: che parliamo a fare?, che ti affatichi a fare? Tale costrutto, proprio soprattutto dell’area centro-meridionale, è in espansione (D’Achille 2001; ➔ Roma, italiano di);
(f) costruzione stare + gerundio: sto facendo i ...
Leggi Tutto
GASPARINI, Evelino (Evel)
Emanuela Sgambati
Nacque ad Altivole, nel Trevigiano, il 24 sett. 1900 da Antonio e da Enrichetta Sarto. Rimasto presto orfano, prima del padre poi della madre, ebbe come tutore [...] nel fondamentale volume Il matriarcato slavo. Antropologia culturale degli Slavi (Firenze 1973), che costituisce, almeno in area italiana, lo studio più completo e una pietra miliare nella letteratura scientifica sui protoslavi. Le teorie formulate ...
Leggi Tutto
Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] ), con ‹z›, ‹cz› e ‹ç› (per la z sonora) e con altre combinazioni meno diffuse (per es., ‹ss› per la s sorda in area settentrionale).
Il peso del modello latino ben si lega al discorso sulle scelte ‘di stile’ nella grafia di una lingua. In Italia, la ...
Leggi Tutto
L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] di playstation, workstation, che sono femminili perché collegate a stazione, o che è percepito come appartenente alla stessa area semantica, come probabilmente nel caso di bistecca, affine a cotoletta, braciola, fettina. In alcuni casi è la forma ...
Leggi Tutto
I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] si avrà, quindi, [aˈɣustu ] o [aˈustu ] per agosto e [ˈfraːɣula] o [ˈfraːula] per fragola). Al contrario in area campana [g] diventa fricativa labiodentale (spago [ˈspaːvə], paragone [paraˈvoːnə]) oppure occlusiva sorda (pagare [paˈka], legume [ləˈku ...
Leggi Tutto
BOTTIGLIONI, Gino
Tullio De Mauro
Nacque a Carrara, il 15 sett. 1887, quinto figlio di Francesco, che dirigeva un modesto laboratorio di scultura, e di Marcella Fabricotti. Studiò a Carrara e Pisa, [...] , in Atti della Soc. ital. per il progresso delle scienze, XXVIII riunione, I (1939), pp. 551-63.
Dai problemi dell'area corsa prendono avvio anche le ricerche, poi estese pure ad altre aree, sui rapporti tra parlate latino-romanze e sostrato non ...
Leggi Tutto
area
àrea s. f. [dal lat. area]. – 1. Superficie circoscritta di terreno: nell’area prospiciente alla villa. In partic., a. fabbricabile, spazio di terreno utilizzabile per la costruzione di edifici; a. pubblica, ogni strada, piazza o altra...
area-euro
(area euro), loc. s.le f. Area geografica ed economica costituita dagli Stati membri dell’Unione europea che hanno adottato l’euro come moneta unica. ◆ le parole di Wim Duisenberg sono apparse alquanto rassicuranti. O quanto meno...