Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] segnò l’avvio della politica di penetrazione pisana e genovese, che ebbe riflessi anche sulla lingua, con érria a Maria «chiama Maria»; costrutto condiviso col corso e con l’area italiana centro-meridionale.
Il lessico serba traccia della più antica ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] «transizione nasale aperta» (Mioni 1986: 35), trascritta con il segno di nasalità ‹˜› ma priva di un simbolo consonantico: dalle forme vighe e vinghe «vigne» reperibili in area pugliese, peraltro di difficile interpretazione fonetica (Maraschio 1993 ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] Tali ricerche sono effettuate tipicamente su un’area delimitata (definita come comunità linguistica) e variazionale presente in una collettività a essere utilizzato, con consapevolezza o no, come segno di appartenenza a una classe o a un gruppo ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] Ampia è la lista dei diacritici, ovvero segni grafici che consentono di affinare la codifica sequenza latina -ll-.
In una vasta area dell’Italia centrale, /p t k/ formalismi impiegati, ma anche alla terminologia con cui la stessa classe di suoni ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] del secolo, giacché i due mezzi guardavano con sospetto l’uno ai successi dell’altro. cinematografiche, 1912 (Raffaelli 1993: 17-27).
Segno di rapida e duratura fortuna della nuova arte che alcuni gergalismi d’area romana o centromeridionale si ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] dell’enunciazione, come si vede confrontando (1 a.) con (1 b.):
(1)
a. Chiara visse a discese
(Dante, Inf. XIX, 126)
b. Poi fece il segno lor di santa croce;
ond’ei si gittar tutti in su la 2 ottobre 2010)
Nell’area dei dialetti siciliani, calabresi ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] 50.000 alle 100.000 unità, con l’ultima cifra che si avvicina all al Trattato di Utrecht (1713), che segnò il loro passaggio alla sovranità sabauda. di uso assai ristretto (e oggi limitato all’area orientale della regione). Più di recente, Berruto ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] a quella volgare e «le compone non già sotto il segno del compromesso ma della violenza più sfrenata».
La censura dell castaldo e pegaseo fonte; e come li arieti o li zirconi, con li corii aurati viveno, ché «sine doctrina vita est quasi mortis imago ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] amiatina (XI sec.): il notaio, estensore dell’atto con cui due coniugi donavano i loro beni a un e Pier della Vigna. In altra area, il notaio fiorentino Bono Giamboni, attivo comunale, i notai lasciarono il segno della loro presenza nei più vari ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] evoluta nel tempo. A partire dai primi, rozzi segni che ripetevano il modello offerto dalle lettere dell’ s sonora), con ‹z›, ‹cz› e ‹ç› (per la z sonora) e con altre combinazioni meno diffuse (per es., ‹ss› per la s sorda in area settentrionale).
Il ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...