VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] è inoltre impiegata come segno di abbreviazione (si riconoscono ora con sicurezza alcune parole in forma (a volte al successivo strato celtico) che s'insinua nell'area veneta, specie orientale; in qualche caso si può pensare a diramazioni ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] negli altri comuni. Tipico è anche l'esempio di Milano con un aumento del 9% per l'area urbana e del 38% per la provincia.
Sulla recente Moro era riuscito a imporre due anni e mezzo prima conSegni, Leone si vide costretto a rinunciare, mentre la DC, ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] più antico di "semiotica" - presente soprattutto in area tedesca (Semiotik) e angloamericana (semiotics) -, nonché altre interpretante) ad assumere la stessa relazione triadica con l'oggetto con cui quel segno ha relazione". Questo vuol dire - com ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] frequenti (vedi anche quel che accade in area indiana e iranica). La nozione di f. essenzialmente sul principio dell'arbitrarietà del segno, formulato a suo tempo da F A e la forma y della lingua B con la protoforma *z della protolingua C, occorre ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] Asia (mappa V1c) di J.E. Schwartzberg (1978). L'area compresa tra la Spagna e il Giappone, in questa rappresentazione grafica, numero. Il puntino entrò allora in competizione con il segno negativo '−', dal quale fu molto probabilmente sostituito ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] risalgono i Ritmi laurenziano (area di Volterra), cassinese e su sant’Alessio, di area mediana e ambiente di Montecassino (1995), che segnala la compresenza di tratti arcaici con «i segni di un incipiente sviluppo» legato alla dimensione sempre più ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] acculturati ma in gran parte non professionalmente impegnati in area letteraria, la situazione d’insieme può essere sintetizzata ricorrendo o con basso indice di subordinazione e con frequenti accapo. Un esempio (la doppia barra // segna il capoverso ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] i due sistemi A, per l'area, indicato dal segno per 'campo' (il segno in basso nel verso della tavoletta), e 1/2)]ce+[16+2+(1/2)]ce, vale a dire 20ce. Il confronto con il sistema composto paleosumerico Mr+Ma di pesi per il rame e per l'argento, ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] perejil, ecc.).
Quanto ai segni diacritici, l’italiano ha a] famiglia del napoletano, in Sicilia o dell’area di Roma);
‹sc› è pronunciato /ʃ/ in 55) tenera è la notte
(b) per creare contrasto con un altro elemento dell’enunciato:
(56) il latte non ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] centrale tirrenico, soprattutto dalla Toscana al Lazio, ma con tendenze di segno analogo più a sud fino alla Sicilia, si Esso tocca soprattutto la velare, ma anche – per lo meno nell’area fiorentina – la bilabiale e la dentale: cfr. coca-cola [kɔhaˈ ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...