DE CARO, Lorenzo
Mario Alberto Pavone
Pittore napoletano, fu attivo dal 1740 al 1761.
La produzione pittorica del D., inizialmente confusa con quella di un inesistente L. D. Cayo, è stata oggetto di [...] la sua appartenenza all'area napoletana, escludendo alcune erronee Trionfo di Giuditta) spettano al medesimo momento; mentre con l'Immacolata Concezione della coll. Palmieri a Napoli disegnativo, quale confluirà nel segno di una chiarità tonale ...
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Vedi TOLEMAIDE dell'anno: 1966 - 1997
TOLEMAIDE (Πτολεμαΐς, Ptolemais)
G. Pesce
Centro della Cirenaica; sorto già in epoca arcaica presso una rada della costa come centro dello scalo marittimo di Barce, [...] Porto di Barce" ed altri scrittori identificano T. con Barce, segno che politicamente, in un primo tempo, non aveva a E e a O dai due uidian Ziuana e Chambisch.
Quest'area ha forma quadrangolare e pianta ippodamea. Le mura, di età ellenistica, ...
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Vedi AMPURIAS dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AMPURIAS (᾿Εμπόριον, Emporĭae)
A. García y Bellido
Colonia greca e poi romana, le cui rovine si trovano in Spagna nel Golfo di Rosas, in una località deserta, [...] ancora esplorati in modo adeguato. Nella parte S si trova l'area dei templi, il più grande dei quali comprende un grande peribolo, Di questo periodo sono due sarcofagi pagani con figure. L'invasione araba segnò la fine della città, verso il principio ...
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ROTTWEIL
N.M. Zchomelidse
(lat. Arae Flaviae; Rotuvilla nei docc. medievali)
Città della Germania situata nel Baden-Württemberg meridionale, in corrispondenza di un'ansa del Neckar su un altopiano già [...] . Pelagius nella città vecchia. Nel 771 nell'area del grande castrum, al centro della città, venne la sua dedicazione rispecchia il legame con le crociate. All'epoca dell'imperatore di R., essa costituisce il segno evidente che la città regia deteneva ...
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LATTES, Giorgina
Paola Pietrini
Nacque a Torino il 17 ott. 1913 da Enrico e da Ada Segre. La L., la cui famiglia apparteneva all'alta borghesia torinese, crebbe in un ambiente culturalmente aperto e [...] Il 29 dic. 1938 a Torino sposò Bruno Herlitzka, con il quale il 6 genn. 1939, a causa delle nelle opere presentate nel 1959 alla galleria Il Segno (aperta dal marito e da Carla Panicali cesura nel passaggio da un'"area" all'altra della composizione, ...
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FANTONI, Pietro
Rossana Torlontano
Non si hanno notizie circa le date di nascita e di morte né del luogo esatto di provenienza di questo architetto e stuccatore attivo a Sulmona all'inizio del sec. [...] divenire un tipo comune anche all'edilizia privata dell'area intorno a Sulmona, della zona degli altipiani (Pescocostanzo nei tempi di svolgimento, l'evidenza con la quale il pescolano Norberto di Cicco appose il segno della sua opera su questo fronte ...
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MARCH, Giovanni
Giulia Grosso
Nacque il 2 febbr. 1894 a Tunisi, dal marinaio Enrico e da Iginia Carlesi, in una famiglia di origini livornesi. A Tunisi frequentò le prime classi delle scuole elementari; [...] che il M. iniziò a frequentare assiduamente insieme con gli artisti di area livornese Nomellini, L. Viani e U. Vittorini laguna (ibid., p. 110, tav. XXXIIIb), che segnano un potenziamento della forza costruttiva del dato cromatico, caratteristico dell ...
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COACCI (Coaci)
Luigi Ficacci
Famiglia di argentieri di origine marchigiana, attivi fra il XVIII e XIX sec. Di essi Vincenzo, figlio di Giovanni Battista, nacque a Montalboddo (oggi Ostra, in provincia [...] , giungendo a gravitare nell'area del marchese Hercolani, di Roma 1968, tav. 6 a colori) e la zuppiera con puttino e greca sul coperchio della collezione Macchia Madama di accorda un fine pittoricismo di segno più propriamente settecentesco, assai ...
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CRAFFONARA, Aurelio (Lelo)
Paola Pallottino
Franco Sborgi
Figlio di Adriano e discendente del pittore trentino Giuseppe Craffonara, nacque a Gallarate (Varese) il 15 sett. 1875 (cfr. Bruno, 1981). Nel [...] facciano maggiore riferimento all'espressività di segno dell'area Bonzagni-Ventura.
A questa vena grottesco in Il Risorgimento grafico, V (1918), pp. 84-87; E. Roggero, Come si riesce con la pubblicità, Milano 1920, p. 81 e 2 tav. f. t.; A. Balbi, A ...
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FLABELLO
V.H. Elbern
Oggetto liturgico, derivato dal ventaglio di uso profano, impiegato nelle antiche culture dell'Oriente per offrire ombra, refrigerio e allontanare gli insetti. Il f., poiché agitato [...] f. quale simbolo in metallo dell'altare, già presente in area bizantina, si affermò anche in Occidente in numerosi esempi pregevoli conservatisi pontefice con ventagli di piume di struzzo, segno di grande dignità. I f. venivano utilizzati con funzione ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...