di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] dai dialetti alla lingua. Alcuni dialettismi, specie di area settentrionale, entrano nell’uso generale: si tratta di termini . Policarpo Petrocchi, nel già citato Nòvo dizionàrio, distingue consegni speciali le s e le z sonore dalle sorde, applica ...
Leggi Tutto
Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] in una condizione di bilinguismo e utilizza infatti, con maggiore o minore competenza, almeno due lingue: la lingua scritta e parlata dell’area geografica in cui abita e la lingua dei segni utilizzata dalla comunità dei sordi in quello stesso Paese ...
Leggi Tutto
Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] fine del XII e all’inizio del XIII secolo, che segnano la fine dell’affioramento episodico del volgare e l’inizio di anche nel Ritmo cassinese, spiegabili con la comune origine mediana, è da ricondurre all’area marchigiana l’assenza del betacismo ( ...
Leggi Tutto
Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] cellario ebbe un momento di esitazione, poi fece un segno ai suoi e si gettò giù per il sentiero di
(4) La guerra dei Trent’anni esasperò con i suoi disastrosi effetti i conflitti sociali e politici dunque circostanziata a un’area concettuale e a un ...
Leggi Tutto
Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] romano nella bassa Sabina, nella valle dell’Aniene e nell’area frusinate;
(d) il tipo meridionale, a sud dello storico si riscontrano nella grafia della ➔ scevà, che a volte viene segnatacon una e, come nell’Abruzzo contiguo, altre, ad es. nella ...
Leggi Tutto
Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] della casa imperiale sveva, intorno a cui operavano i poeti siciliani, e con l’ascesa dei comuni toscani. È un’area culturale che include anche Bologna, ed è un segno dell’attrazione già esercitata dal toscano il fatto che Guinizelli lo abbia scelto ...
Leggi Tutto
In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] va messo direttamente a riscontro con l’altro grande crinale della nostra storia, segnato dal crollo della civiltà romana. vaste aree fuori della Toscana; intervengono poi di area in area le più diverse alterazioni dei suoni e gruppi consonantici ...
Leggi Tutto
Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] S. Peirce (1839-1914), in cui i segni sono divisi non più in due ma in tre tutti gli Americani conoscono il gesto della mano alzata con l'indice e il pollice uniti a formare un chiunque avesse scavato o trivellato l'area in cui si trovava la discarica ...
Leggi Tutto
Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] Provenza e in Linguadoca. Due furono i tipi dell'area ashkenazita: quello della Francia settentrionale, che si diffuse metà dell'8° secolo. Così anche l'ortografia (dapprima segnata parimenti con punti) degli accenti per le tre vocali instabili o ...
Leggi Tutto
Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] area arabofona e area italoromanza iniziano con la rapidissima islamizzazione del Mediterraneo (VII sec. d.C.). Con il califfato abbaside (conclusosi con p. 255), dall’ar. āyātu’llāh, propriamente «segno di Allāh», nome di una carica della setta ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...