La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] centrale tirrenico, soprattutto dalla Toscana al Lazio, ma con tendenze di segno analogo più a sud fino alla Sicilia, si Esso tocca soprattutto la velare, ma anche – per lo meno nell’area fiorentina – la bilabiale e la dentale: cfr. coca-cola [kɔhaˈ ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] non ambiguamente le relazioni sintagmatiche. Segni dell’irrigidimento nell’ordine lineare si rivedere tre volte
(21) mi ha fatto piacere parlare con Bruno, prima di partire
Gli esempi (20) e romanza si trova nell’area linguistica italoromanza, lungo ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] di perché e caffè viene generalmente scritta allo stesso modo, con un segno a forma di barchetta.
La tendenza a ridurre le e l’Unione tenderà pertanto a riassestarsi come una grande area di libero scambio, secondo l’orientamento mai celato di una ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] mettere in conto non solo all’indisponibilità di un segno specifico nell’alfabeto latino, ma anche, e soprattutto, «a lui lo», con la conseguente possibilità di flettere le in lo, la, li, le.
In testi appartenenti per lo più all’area mediana, tra il ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] a divenire lingua ufficiale dell’area settentrionale, favorito dai traffici con la madrepatria e dal particolare occitanico e franco-provenzale delle province di Torino e Cuneo, segnate anche da una storica emigrazione verso la Francia e da una ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] dai dialetti alla lingua. Alcuni dialettismi, specie di area settentrionale, entrano nell’uso generale: si tratta di termini . Policarpo Petrocchi, nel già citato Nòvo dizionàrio, distingue consegni speciali le s e le z sonore dalle sorde, applica ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] in una condizione di bilinguismo e utilizza infatti, con maggiore o minore competenza, almeno due lingue: la lingua scritta e parlata dell’area geografica in cui abita e la lingua dei segni utilizzata dalla comunità dei sordi in quello stesso Paese ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] fine del XII e all’inizio del XIII secolo, che segnano la fine dell’affioramento episodico del volgare e l’inizio di anche nel Ritmo cassinese, spiegabili con la comune origine mediana, è da ricondurre all’area marchigiana l’assenza del betacismo ( ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] cellario ebbe un momento di esitazione, poi fece un segno ai suoi e si gettò giù per il sentiero di
(4) La guerra dei Trent’anni esasperò con i suoi disastrosi effetti i conflitti sociali e politici dunque circostanziata a un’area concettuale e a un ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] romano nella bassa Sabina, nella valle dell’Aniene e nell’area frusinate;
(d) il tipo meridionale, a sud dello storico si riscontrano nella grafia della ➔ scevà, che a volte viene segnatacon una e, come nell’Abruzzo contiguo, altre, ad es. nella ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...